LE TARTARUGHE ACQUATICHE COME ANIMALI DA COMPAGNIA
Le tartarughe d’acqua sono sicuramente i rettili più diffusi e allevati in Italia, ma questa loro popolarità non deve trarci in inganno.
Le tartarughe d’acqua sono rettili con una precisa biologia e per far sì che crescano bene e non vadano incontro a morte certa bisogna rispettarle e stabularle in maniera adeguata. In questa guida scopriremo come allevare le tartarughe d’acqua in modo corretto.
LA CONSAPEVOLEZZA DELLE ESIGENZE DELLA TARTARUGA
Vedendo le tartarughe in un negozio di animali o ad una fiera si è tentati di acquistarne una, spesso senza conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze.
È importante invece affrontare l’acquisto con la consapevolezza che tutti gli animali sono degli esseri viventi, che devono essere rispettati sia per quanto riguarda le loro abitudini di vita che per le loro necessità alimentari.
I punti fondamentali da conoscere sulle tartarughe acquatiche riguardano il loro alloggiamento all’interno della casa, la loro alimentazione ed il tempo necessario per la pulizia e le coccole.
L’acquisto della tartaruga d’acqua deve essere corredato dall’acquisto degli alimenti e degli accessori adatti. Ma la cosa fondamentale quando si decide di far entrare un animale nella propria vita è quella di essere consapevoli che bisogna dedicargli del tempo. Anche una piccola tartaruga necessita di tempo per il suo accudimento: tempo per la pulizia della vasca, per la somministrazione degli alimenti, per le coccole. E questo tempo non sempre ce lo abbiamo, quindi, prima di prendere un animale, dobbiamo chiederci: sarò in grado di fornirgli tutto quello di cui ha bisogno? Se la risposta è “Sì!”, allora la vita con un nuovo compagno ci regalerà una delle esperienze più belle in assoluto.
L’ALIMENTAZIONE
L’ alimentazione deve essere completa e non costituita da soli gamberetti, che le tartarughe adorano, ma che sono assolutamente insufficienti dal punto di vista nutrizionale.
Un’alimentazione esclusivamente a base di gamberetti può provocare serie malattie da carenza di vitamine, che possono causare anche la morte dei nostri animali.
È consigliabile acquistare un mangime completo per tartarughe d’acqua dolce, di solito venduto in pellet.
Quando mangiano, le tartarughe tendono a prendere il cibo e portarlo in acqua per poi ingoiarlo. Così facendo sporcano molto la loro vasca e bisogna cambiare spesso l’acqua. Il consiglio è di procedere con la somministrazione degli alimenti in una vasca a parte, in maniera da evitare che residui di cibo non consumato marciscano nella vasca principale, provocando proliferazione batterica, che può essere causa di infezioni batteriche per le tartarughe e di cattivo odore in casa.
COSA MANGIANO LE TARTARUGHE D’ACQUA
I gamberetti essiccati sono il cibo di base per le tartarughe acquatiche, ma non possono costituire l’unica fonte di approvvigionamento per quanto riguarda tutti gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno.
Le tartarughe piccole devono essere alimentate tutti i giorni; man mano che crescono la frequenza dei pasti va diminuita, fino ad arrivare a 2-3 volte la settimana negli individui adulti. Sono ghiottissime di gamberetti, ma nei negozi specializzati esistono alimenti già pronti per tartarughe d’acqua definiti mangime composto completo. Questo, però, non deve costituire che una parte (25% al massimo) della dieta.
Può essere utile mescolare una parte di vegetali a pezzetti con un alimento particolarmente gradito alla tartaruga, ad esempio carne macinata. Somministrare inoltre un buon integratore minerale-vitaminico specifico.
LA PULIZIA DELL’AMBIENTE
La pulizia dell’ambiente dove vivono le tartarughe è indispensabile per evitare che le tartarughe contraggano malattie e che possano trasmetterle all’uomo. Per prevenire quest’ultima eventualità è buona regola lavarsi bene le mani dopo averle maneggiate. Si possono toccare ed accarezzare tranquillamente a patto di evitare i contatti animali-bocca e mani sporche-bocca.
L’ALLOGGIAMENTO DELLA TARTARUGA D’ACQUA
Riguardo all’alloggiamento, nei negozi di animali le tartarughe ci vengono proposte in vendita spesso abbinate ad una vasca-tartarughiera molto carina, ma assolutamente inadatta all’animale che devono ospitare. La tartarughiera è troppo piccola per farci vivere una tartaruga. Può essere usata per un breve periodo, per esempio se la portiamo in vacanza o la affidiamo a qualcuno durante una nostra assenza, oppure se la usiamo per la somministrazione della razione alimentare.
L’ideale per la detenzione domestica di una tartaruga acquatica è sistemarla in un terracquario, un acquario bello grande (misure minime 60x40x40 cm) con una zona di acqua profonda dove possa nuotare ed una zona emersa dove riposarsi e prendere i raggi UV. Questa zona emersa può essere un mattone o un sasso grande. Le tartarughe amano nuotare e devono avere lo spazio idoneo per farlo.
L’ACQUARIO
Un acquario può essere molto costoso. Si può ovviare a questa spesa acquistando un ben più economico contenitore in plastica a sponda alta, uno di quelli che si usano per riporre i maglioni in estate. Da utilizzare senza chiudere il contenitore con il coperchio, altrimenti si rischia il soffocamento degli animali. Se necessario si possono praticare dei fori con un trapano sul coperchio ed utilizzarlo come barriera, per esempio se abbiamo gatti e temiamo che possano cercare di catturare le tartarughe.
Un acquario viene venduto con il filtro per la pulizia in dotazione, mentre se optiamo per l’acquisto di un contenitore in plastica, questo non sarà dotato di filtro e tenderà a sporcarsi maggiormente, quindi sarà necessario cambiare l’acqua più spesso.
LA LAMPADA A RAGGI UVA E UVB
Oltre alla vasca, bisogna fornire una lampada a raggi UVA e UVB, molto importanti per i rettili, perché i raggi UVA, stimolano l’appetito e l’attività riproduttiva, mentre i raggi UVB sono indispensabili per la sintesi di vitamina D3 e per fissare il calcio nel guscio e nelle ossa. Senza la vitamina D3, infatti, viene assorbito solo il 10-15% del calcio alimentare, mentre con la vitamina D3 ne viene assorbito fino all’80%.
Nel sistemare le lampade UVB dobbiamo ricordare che non devono essere schermate da vetro o plastica, altrimenti i raggi vengono bloccati e la loro funzione risulterebbe inutile. Inoltre devono essere sostituite ogni 6-12 mesi, perché dopo tale periodo non emettono più raggi UVB.
GLI ERRORI DA EVITARE
Acqua, sole e terra: Sono i tre elementi assolutamente indispensabili alla sopravvivenza delle tartarughine d’acqua che non sono anfibi (come le rane), ma rettili.
Respirano aria e possono anche assorbire l’ossigeno dell’acqua e restare pertanto sommerse a lungo. A differenza dei mammiferi non sono in grado di mantenere una temperatura corporea adatta al loro metabolismo. Per questo assorbono il calore del sole, scegliendo zone d’ombra in terra o l’acqua quando è troppo caldo.
Errori nell’alimentazione, scarsa luce e acqua sporca sono i loro nemici più pericolosi. Le Tartarughe d’acqua sono animali timidi che al minimo segno di pericolo si immergono in acqua per nascondersi. Sono animali diurni che vivono preferibilmente in acque ferme come stagni, laghi, paludi, fiumi tranquilli, dove trascorrono la maggior parte della vita.
L’HABITAT IDEALE
Le tartarughe d’acqua dolce ci tengono compagnia per decenni, non richiedono particolari cure e conferiscono al nostro giardino un piacevole tocco esotico.
Allevare tartarughe non è difficile: l’importante è che siano presenti piante acquatiche e fondali fangosi. Tuttavia, hanno bisogno anche di posti asciutti e di molto sole (a eccezione della Graptemys che non gradisce l’esposizione diretta al sole).
Il laghetto è la soluzione migliore per allevare tartarughe d’acqua all’aperto: si trovano vasche da interrare e da porre in una zona dove ci sia ombra, per non causare il surriscaldamento corporeo. L’animale deve però potersi esporre al sole, indispensabile per il carapace. Il rammollimento di quest’ultimo, infatti, porterebbe la tartaruga alla morte. In alternativa le tartarughine d’acqua possono essere allevate in casa con opportuni terracquari.
Chi non intende realizzare un laghetto, può attrezzarsi con un “acquaterrario” di dimensioni adeguate, facilmente lavabile e disinfettabile. Man mano che le tartarughine crescono, la vasca va sostituita con una più grande. Non bisogna mettere sul fondo dell’acquario ghiaia troppo piccola: se ingoiata, potrebbe causare danni agli animaletti.
Per le tartarughe acquatiche, invece, si può predisporre un acquaterrario di buone dimensioni, adattate a quelle degli esemplari. Bisogna tener conto del fatto che alcune specie possono crescere molto. Occorre pertanto adattare la sistemazione in base a questi possibili cambiamenti.
L’ACQUA DEL RUBINETTO
L’acqua del rubinetto così come è non va bene per le tartarughe. Per poterla utilizzare si devi fare stare almeno 24 ore in un contenitore aperto affinché il cloro presente in essa possa evaporare completamente. Questa sostanza che viene immessa nella rete idrica cittadina come disinfettante, si rivela tossico per le tartarughe e può provocare congiuntiviti e altri disturbi anche gravi. Se vuoi stare tranquillo usa l’acqua naturale per consumo umano, quella in bottiglia per intenderci.
LA TEMPERATURA DELL’ACQUA
Le tartarughe d’acqua possono stare a temperatura ambiente, tuttavia il consiglio è di riscaldare l’acqua almeno per i primi tre anni di vita. Infatti spesso per errori di alimentazione o stabulazione le tartarughe acquatiche più giovani non riescono a superare il letargo, per questo è meglio riscaldare l’acqua mediante un riscaldatore per acquario, mantenendo la temperatura al disopra dei 18 gradi.
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