LA TARTARUGA DA TERRA COME ANIMALE DA COMPAGNIA
Le tartarughe possono essere cresciute come animali domestici, a patto di conoscere le loro esigenze etologiche per garantirne la migliore cura. Un aspetto fondamentale è rappresentato dalla ricerca della sistemazione migliore per questi esemplari.
LE TARTARUGHE DA TERRA
Le tartarughe terrestri sono degli animali molto particolari, e molto amati da grandi e piccini. Prima di adottarne una, è importante sapere di quali cure ha bisogno, perché, pur essendo un animale così affascinante, è pur sempre una creatura che necessita di attenzioni particolari e costanti. Nell’articolo che segue cercheremo di spiegare cosa comporta l’adozione di una di queste meravigliose creature, e come accudirla al meglio.
SI PUÒ ALLEVARE UNA TARTARUGA DI TERRA IN CASA?
Avendo bisogni specifici, le testuggini non possono essere allevate in casa, dato che nessun terrario potrà mai ricreare le condizioni necessarie per far vivere la tartaruga da terra nel modo corretto. Le testuggini, infatti, essendo animali a sangue freddo, hanno bisogno della costante esposizione al sole, oltre che di poter camminare e muoversi liberamente.
Nel caso in cui il giardino dove ospitarle fosse troppo esteso, si potranno costruire delle tartarughiere da terra, dove le testudo possano stare, senza correre pericoli.
Le tartarughe terrestri sono animali abbastanza esigenti: hanno bisogno di muoversi all’aria aperta, soprattutto in luoghi molto assolati.
Anche l’ombra è necessaria nelle giornate molto calde. Inoltre, è indispensabile un riparo per la notte.
IL LUOGO IDEALE PER ALLEVARE LE TARTARUGHE DA TERRA
Nel caso delle tartarughe di terra occorre predisporre un’area all’esterno in cui possano essere esposte direttamente alla luce solare. Allo stesso tempo bisogna assicurare una parte ombreggiata in cui possano trovare riparo dall’eccessivo calore. Deve essere, inoltre, garantita loro un’ampia possibilità di movimento.
Si consiglia di recintare la zona esterna in cui farle vivere per non rischiare l’attacco di possibili predatori. Inoltre, durante il periodo invernale l’esemplare potrà scavare una buca in cui trovare riparo durante il letargo.
Per le tartarughe autoctone, sarà indispensabile una recinzione posta in una zona molto soleggiata. Il recinto potrà essere costruito con una rete metallica, che dovrà poi essere coperta, nella parte bassa, da doghe di legno che evitino la fuga della tartaruga.
Nel caso in sui le tartarughe siano particolarmente piccole, è necessaria anche una rete di copertura, che impedisca attacchi da parte di rapaci ed altri volatili.
Un riparo sicuro dove ripararsi e una ciotola interrata, ricolma d’acqua completeranno la sistemazione.
IL TERRARIO
Anche se sarebbe meglio optare per una specie adattabile ai nostri climi, per le altre specie risulta necessario allestire un terrario adeguato. Bisogna opportunamente considerarne la struttura, le dimensioni, la temperatura, il sistema di riscaldamento, l’umidita e il substrato.
Ogni specie ha un range di temperatura ed un habitat, che devono essere ricreati in cattività per garantire una gestione ottimale alla tartaruga.
COME SI COMPORTA DURANTE IL LETARGO
Non appena le temperature si abbassano e le giornate si accorciano, le testuggini cominciano a mangiare meno e ad essere meno attive. Con il passare dei giorni scavano delle buche nel terreno, a profondità variabile, si interrano e vanno in letargo per tutto il periodo invernale.
Il letargo è un periodo durante il quale tutti i metabolismi della tartaruga rallentano fino quasi ad interrompersi. È fondamentale ricordare che non tutte le tartarughe vanno il letargo e non tutte allo stesso modo e la discriminante è rappresentata dall’areale di provenienza.
Come ben si sa, le tartarughe vanno in letargo, in inverno scavano una buca e si interrano completamente. In regioni molto calde, può capitare che le tartarughe si interrino anche per ripararsi dalla calura: questa pratica si chiama estivazione.
L’ALIMENTAZIONE DELLE TARTARUGHE
L’ alimentazione corretta ha un importanza fondamentale per la loro salute, la dieta ideale deve essere tanto più simile a quella adottata in natura.
Abbiamo due gruppi:
- Vegetariani: appartengono la maggior parte delle tartarughe di terra, le quali si nutrono quasi esclusivamente di piante, erbe di campo, vegetali in foglia, ortaggi e frutta.
- Onnivori: si trovano le tartarughe che si nutrono sia di vegetali che di alimenti di origine animale (insetti, invertebrati e carogne).
Quando si adotta una tartaruga bisogna sempre informarsi sulle caratteristiche della specie, per evitare di incombere in spiacevoli errori che potrebbero essere fatali per l’animale.
Le tartarughe terrestri sono animali prevalentemente erbivori, ed in natura si nutrono di piante ed erbe selvatiche. In estate si nutrono anche di piante ormai secche.
In cattività la dieta delle tartarughe è più varia e ricca.
- Erbe fresche: tarassaco, piantaggine, crescione, erba medica, trifoglio.
- Insalate: cicoria, radicchio e scarola romana.
- Frutti: fragole, lamponi, more, albicocche, meloni, angurie, fichi e ciliegie.
- Verdure: carote e zucchine lesse.
Sono molto ghiotte di pasta, da somministrare massimo una volta la settimana.
È importante mettere a disposizione un osso di seppia intero per il fabbisogno di calcio.
LE TARTARUGHE DI TERRA ED ALTRI ANIMALI DOMESTICI
Nonostante il suo robusto carapace, la tartaruga può essere oggetto di attacchi da parte dei cani.
Fate attenzione a lasciare il vostro cane con una tartaruga, potrebbe scambiarla per un giocattolo e morderla causando ferite gravi, anche letali.
Assicuratevi che i vostri animali non infastidiscano la tartaruga. I cani molto grossi potrebbero morderla e farle del male, ma anche la tartaruga potrebbe mordere il vostro cane o il vostro gatto, se lo ritiene un pericolo. Cercate perciò di essere sempre presentiquando interagiscono fra loro.
LE INFORMAZIONI UTILI SULLA TARTARUGA TERRESTRE
Le tartarughe sono i rettili più antichi, presenti sulla terra da duecento milioni di anni.
Le specie di tartarughe viventi sono più di 240. Molte di loro sono in seria minaccia di estinzione, sia per l’indiscriminata raccolta di esemplari allo stato libero che per la distruzione del loro habitat.
Sono animali solitari, che non vivono in branco, si spostano camminando in un territorio molto ampio, si incontrano soltanto per accoppiarsi. Da questi incontri-scontri possono risultare traumi e lesioni del carapace e del piastrone.
La maggior parte delle patologie delle tartarughe sono correlate ad una sbagliata gestione, una errata alimentazione e una scarsa informazione sulle caratteristiche di specie.
La vita delle tartarughe dipende dal calore del sole. Se il clima lo consente il mantenimento all’aperto è sicuramente la sistemazione ideale. La possibilità di movimento, l’erba fresca e la luce diretta del sole ne sono i benefici, ma bisogna ricordarsi che sono molto abili a crearsi una via di fuga.
I CONTROLLI VETERINARI
È consigliato effettuare una visita subito dopo l’acquisto per avere tutte le informazioni riguardo una corretta gestione del vostro animale.
Inoltre è consigliabile far visitare la tartaruga prima e dopo il letargo per verificare le condizioni del soggetto.
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