L’ALIMENTAZIONE DEL DRAGO BARBUTO
Il drago barbuto è un animale onnivoro, ossia si nutre sia di carne che di verdure, la sua dieta è a base di insetti quali: locuste, tarme della farina, camole del miele, kaimani, grilli e blatte. Da variare di tanto in tanto con verdura.
In aggiunta, si può somministrare un pinky di tanto in tanto. Una cosa fondamentale per la Pogona è il calcio in polvere che va somministrato più volte a settimana.
L’ALIMENTAZIONE DEL DRAGO BARBUTO
Come per tutti gli animali, un’alimentazione equilibrata per il drago barbuto è alla base di un buono stato di salute. Provvedere ad un alimentazione varia sarà alla base di questo principio.
Il drago barbuto è un rettile onnivoro, la cui dieta è prevalentemente insettivora da giovane e progressivamente più vegetariana con l’avanzare dell’età. E’ un animale che si nutre sia di vegetali che di cibo vivo. Durante i vari stadi della crescita le percentuali e le preferenze per l’uno o per l’altro alimento sono variabili, in generale però gli esemplari giovani preferiscono una dieta più proteica costituita principalmente da insetti vivi.
I principali insetti da utilizzare come cibo vivo sono grilli, locuste e blatte, che sono anche quelli con un contenuto nutritivo più appropriato, per variare la dieta si potranno invece utilizzare anche camole del miele, camole della farina e caimani, che dovranno costituire comunque una piccola percentuale.
Per la parte di vegetali potranno essere utilizzate verdure e frutta, tutti rigorosamente freschi. Tra i più appropriati per fare dei mix giornalieri da somministrare ci sono anche alcune erbe di campo come trifoglio, tarassaco, erba medica, nei supermercati potrete invece trovare radicchio, germogli di soia, indivia, cicoria e tanto altro ancora.
La dieta delle pogona deve essere integrata con alcune vitamine e minerali per evitare deficienze nutrizionali. Gli insetti andranno quindi spolverati calcio carbonato 2-3 volte alla settimana e saltuariamente con minerali e vitamine specifiche.
LA DIETA CARNIVORA IL CIBO VIVO
La dieta “carnivora” è costituita prevalentemente da insetti e l’insetto principe nella dieta di un sauro, del drago in particolare, è senza dubbio il grillo.
Non disdegna, però, anche le locuste, le cavallette ed anche le blatte, i kaimani e le camole inviece somministriamogliele più di rado. Poiché in natura il Drago Barbuto preda anche vertebrati di piccola taglia, pensiamo anche ogni tanto di regalargli qualche pulcino di quaglia o dei pinky.
Fra gli insetti appropriati di cibo vivo sono i grilli, le mosche e le loro crisalidi (non le larve), le camole della farina e i kaimani: altre specie che possono andare bene ma sono di reperibilità meno agevole sono le cavallette, le camole del miele, le blatte giganti (particolarmente facili da allevare) e le larve dei bachi da seta.
Tutte queste prede hanno diverse qualità nutrizionali (contenuto proteico, lipidico e calorico) e quindi devono essere offerte tutte alternativamente, senza obbligare il drago ad una dieta monotona a base della specie più facilmente reperibile. Anche i pinkies e fuzzies di topo sono un’utile integrazione proteica per i draghi di dimensioni sufficienti.
Sconsigliati invece i lombrichi (ricchissimi di calcio ma spessissimo contaminati e vettori di svariati parassiti), le cimici, le formiche, le api, le vespe e le lucciole che sono proprio velenose: in generale gli insetti catturati in natura sono pericolosi perché possono essere venuti a contatto con pesticidi ed altri tossici.
L’ALIMENTAZIONE VEGETARIANA
Per l’alimentazione vegetariana il Drago non ha preferenze ed è possibili variargli la dieta anche quotidianamente, tra verdure del tipo “a foglia”, della frutta purché fresca, dell’erba medica ma anche la soia o qualche fiore o anche delle piante grasse. Sono sconsigliate, però, le zucche, le carote e tutti gli agrumi.
Ricordiamoci di aggiungere al cibo un po’ di integratori del calcio in polvere, magari con vitamina D 3 quale aiuto ai processi di calcificazione.
Per quanto riguarda le sostanze vegetali, i draghi possono appetire pressoché tutta le verdura e la frutta che si trova in commercio: saranno da privilegiare le qualità più ricche di calcio, come le foglie esterne del cavolo, le cime di rapa, (cavoli e simili però non vanno somministrati quotidianamente) la bieta, la scarola, la cicoria, la lattuga romana, il tarassaco (dente di leone), l’indivia e la carota; fra la frutta il mandarino, il mango, la papaia e la fragola.
LE PREFERENZE ALIMENTARI IN BASE ALL’ETA’
Questi sauri come molti altri rettili cambiano preferenze alimentari con l’età, tendenzialmente prediligono cibi di origine animale da giovani e divengono prevalentemente vegetariani da adulti. In cattività, una pogona adulta dovrebbe essere nutrita con una dieta in cui il rapporto tra alimenti d’origine animale e vegetale sia di 1:1. Dopo il terzo anno, la quota vegetale andrà gradualmente aumentata e le prede diminuite, due volte a settimana gli invertebrati, una volta ogni dieci giorni i vertebrati. I piccoli di pogona vanno nutriti con insetti nei primi due mesi di vita, in seguito la dieta andrà integrata anche con frutta e verdura.
Con la crescita dell’animale dovrà essere adeguata anche la taglia delle prede; in linea di massima la lunghezza degli insetti da pasto non dovrebbe mai superare la distanza che c’è tra gli occhi della pogona, e nei giovanissimi quella tra le narici. Sarebbe consigliabile mettere a disposizione dei neonati anche dei vegetali, in modo da stimolarli e abituarli al loro consumo.
GLI ALIMENTI PER I SOGGETTI PIU’ GIOVANI
I soggetti giovani sono principalmente insettivori e dovranno ricevere insetti supplementati di calcio due volte al giorno (mattina e metà pomeriggio): pochi minuti prima del pasto vale comunque la pena di offrire vegetali tagliuzzati fini per cominciare ad abituare i piccoli. Man mano che assaggiano la verdura, questa verrà aumentata fino ad essere il 50% della razione. Calcio e vitamine passeranno da quotidiani a due volte la settimana nei soggetti dopo l’anno. Dopo il terzo-quarto anno di vita le Pogona diventano principalmente vegetariane e potranno ricevere insetti in abbondanza due volte la settimana ed un topolino ogni 10 giorni: l’eccesso di vegetali si riconosce per l’emissione di feci molli o anche liquide e di solito rientra aumentando la quota di insetti.
In commercio si trovano alimenti pellettati per draghi barbuti, che sono molto comodi da somministrare: vanno però somministrati solo come complemento e mai come dieta principale, sia per la loro composizione non sempre ottimale sia per l’estrema secchezza che rischia di causare costipazione ed anche ostruzione intestinale.
L’INTEGRAZIONE DI CALCIO
Il calcio è fondamentale per il metabolismo dei draghi barbuti ed è necessario fornire alimenti in cui il rapporto calcio/fosforo sia almeno di 2/1, cioè che contengano il doppio di calcio rispetto al fosforo. Per garantire un corretto apporto di calcio, oltre ad allevare gli insetti preda su un substrato ricco di carbonato di calcio in polvere, è buona norma spolverare le prede con lo stesso carbonato di calcio; una o due volte alla settimana si potrà somministrare un integratore per rettili che contenga solo calcio e vit D.
Attenzioni agli integratori multivitaminici perché la vit A in eccesso può alterare il metabolismo del calcio causando la malattia osteometabolica anche se la gestione è per il resto corretta.
L’ACQUA
Malgrado il drago barbuto sia un animale desertico, ha comunque bisogno di una discreta quantità d’acqua, che in parte assimila dal cibo. Tenete comunque sempre una ciotola di acqua dentro il terrario in un angolo più fresco.
Pur essendo un animale che vive nei deserti, il nostro Drago necessita in ogni caso di acqua. In parte la ricava dagli alimenti, ma è utile fornirgliene anche un po’ in una ciotola da tenere nella parte meno calda del suo terrario.
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