L’HABITAT DEL PETAURO DELLO ZUCCHERO
Il nome scientifico di questo animale è Petaurus Breviceps, che significa “acrobata dalla testa corta” in latino. Esso viene detto “dello zucchero” perché è un grande fan dei dolci. Esso appartiene alla classe dei mammiferi marsupiali, alla famiglia dei Petauridi.
Originario delle foreste australiane, il Petauro viene erroneamente definito “scoiattolo volante”; raggiunge circa 24 cm di lunghezza, coda compresa. Il pelo, fitto e morbido, è di colore grigio sul dorso e bianco sul petto, delle striature nere percorrono l’animale dalla testa fino alla base della coda. Tra le zampe anteriori e le posteriori si estende una membrana (Petagio) che permette al Petauro di planare da un ramo all’altro.
L’HABITAT NATURALE
Il petauro dello zucchero è un marsupiale originario del continente oceanico e in particolare dell’Australia nord-orientale, della Nuova Guinea, dell’Arcipelago di Bismark e dell’Indonesia. Il suo habitat naturale è quindi costituito dalle tipiche foreste di eucalipto e dai folti boschi australiani e delle isole che compongono gli arcipelaghi della zona. Qui i petauri trovano abbondanza di cibo e un clima favorevole per la loro sopravvivenza. Negli ultimi decenni alcuni esemplari sono stati introdotti anche in Tasmania.
Il suo habitat naturale è quello delle foreste pluviali e quello delle zone costiere, in particolare Nuova Guinea ed Australia.
La stagione riproduttiva coincide con il periodo di maggiore presenza di insetti, probabilmente per la maggior disponibilità di proteine che questi forniscono ai petauri.
In natura se la temperatura scende troppo o se il cibo è scarso i petauri cadono in uno stato di letargo per un breve periodo.
Questo animale di solito vive negli alberi quelli alti, specialmente nelle foreste nordamericane. In questi alberi, costruisce nidi con rami che lo aiuta a proteggersi da predatori.
Purtroppo, non tutti riescono a sfuggire ai loro predatori: gufi e serpenti per lo più che si muovono attraverso alberi. Con il disboscamento, anche l’uomo, che come sempre finisce per essere il peggior nemico degli animali, è artefice della distruzione del suo habitat.
IL COMPORTAMENTO NELL’HABITAT NATURALE
Il petauro dello zucchero proviene dalle foreste pluviali e costiere di Nuova Guinea e Australia del nord-est, est e sud-est, una zona prossima all’equatore dove vi sono pochissime variazioni stagionali e della durata delle ore di luce nel corso dell’anno.
I petauri formano gruppi di 7-12 individui, in cui maschi e femmine convivono pacificamente e tutte le femmine si riproducono, ma in cui in genere solo un maschio (quello dominante) si accoppia. Gli individui del gruppo si riconoscono tra loro grazie all’odore emesso da ghiandole odorose presenti sulla pelle; i membri che non appartengono al gruppo sono scacciati dal territorio. Una colonia occupa un territorio di circa 2,5 acri.
I petauri passano il giorno in tane ricavate da cavità degli alberi, foderate di foglie, dormendo insieme in piccoli gruppi. Quando scende la notte escono in cerca di cibo, percorrendo distanze anche notevoli.
COME SI ALIMENTA NELL’HABITAT NATURALE
L’alimento preferito dai petauri è rappresentato dalla linfa di acacia e di eucalipto, soprattutto durante l’autunno e l’inverno e da insetti in primavera e in estate. Una parte della dieta è rappresentata da uova di uccelli e piccoli vertebrati quali lucertole ed uccellini. Si nutrono anche di nettare, polline, manna (la linfa indurita che emettono gli alberi a causa della puntura di insetti), e della sostanza zuccherina prodotta dagli insetti che succhiano la linfa.
Il petauro dello zucchero in natura è un abile e rapido predatore: esso si nutre di piccoli roditori e di animali di dimensioni simili, con l’aggiunta di frutta e vegetali. Sostanzialmente quindi è un animale che ha una dieta varia, onnivora, ricca di cibi con proteine e vitamine. I petauri si spostano saltando da un ramo all’altro, e in caso di distanze maggiori planano da un ramo all’altro utilizzando il patagio, arrivando a coprire 45 metri con il volo planato.
L’HABITAT DEL PETAURO IN CATTIVITA’
I Petauro e animaletto docili specie se abituato alla presenza dell’uomo. In natura vivono in piccoli branchi, in cattività è bene che il numero sia limitato in quanto non è raro che arrivino ad attaccarsi tra loro. I Petauri sono dotati di denti incisivi lunghi e affilati in grado di infliggere anche colpi mortali (di solito alla base del cranio). Per prevenire questo comportamento è bene possedere quindi pochi esemplari in ampi spazi, evitare d’introdurre nuovi soggetti che potrebbero non venire riconosciuti dal branco già preesistente ed evitare stress vari. I Petauri sono animali notturni.
Sono già costretti a vivere in cattività, abbiamo come minimo l’obbligo di fornirgli una gabbia adatta alle loro esigenze. L’animale ha bisogno inoltre di parecchio spazio, non è certo sufficiente una gabbia per conigli o simili, serve una voliera per uccelli, abbastanza grande: che abbia un’altezza circa sui 2 metri. Nella gabbia dovrete anche sistemare un nascondiglio e tutto quel che può servire all’animaletto: rami, ciotola del cibo, acqua, qualche gioco e volendo vari accessori.
Serve anche uno spazio sufficiente per sistemare la voliera quindi e voi dovrete avere la costanza di preparare ai vostri petauri il cibo ogni sera.
LA SCELTA DEL LUOGO
La voliera andrà sistemata in un posto lontano dalle fonti di luce, in particolare dalle finestre. È necessario fare attenzione agli sbalzi di temperatura. Non ci sono differenze particolari tra le femmine ed i maschi della specie, anche se è ovvio che se prendete una coppia femmina-maschio dovrete tenere conto che si accoppieranno e che quindi si moltiplicheranno. Se prendete più di 2 esemplari mettete già in conto che i maschi diventano competitivi per le femmine. Anche se pensate di lasciarli molto liberi di girare per le stanze di casa, sappiate che la gabbia sarà la loro casa per molte ore e che quindi essa deve essere ben spaziosa.
Anche la scelta del luogo è importante. Come tutti gli animali hanno un odore, anche se minimo, devono essere al riparo dal sole nelle ore più calde e dalle intemperie, di notte saltano e zampettano e per chi ha il sonno leggero sarà difficile tenerli nella stanza da letto!
Il Petauro è un animale che richiede grandi spazi. Ideale sarebbe quindi una voliera sviluppata in altezza all’interno della quale verranno posti un po’ di rami, una casetta nido e le ciotole per il cibo. La presenza di rami è importante per diverse ragioni: il petauro dello zucchero ama saltare da un ramo all’altro, unghie e denti (a crescita continua) potranno essere regolati. La tana, va bene la casetta per gli uccellini in legno, va posta nella parte alta della gabbia, lontano da fonti di calore e da correnti. La temperatura non deve scendere sotto i 20°. Se l’animale si trovasse a vivere per qualche giorno a temperature inferiori potrebbe anche cadere in letargo.
L’ALIMENTAZIONE IN CATTIVITA’
In natura vive 4-5 anni, tuttavia in cattività può sopravvivere molto più a lungo. Nel suo habitat naturale si ciba di insetti, foglie e gemme di acacia o di eucalipto, nettare, palme.
In cattività sarebbe ottimale alimentarlo con vari tipi di frutti (mele, angurie, banane, albicocche, kiwi), uniti a mangimi commerciali per uccelli a basso contenuto di ferro e a nettari preconfezionati per pappagalli lori. Durante la gravidanza e l’allattamento è necessario fornire alla femmina insetti vivi, come i grilli. Un’alimentazione troppo ricca di grassi e proteine può condurre all’obesità, che per il petauro è veramente molto dannosa, in quanto provoca danni cardiaci, epatici ed oculari.
Gli invertebrati sono, invece, molto graditi e vanno preferibilmente acquistati nei negozi che vendono rettili o di caccia e pesca, anziché catturati all’aperto. Mai somministrare zucchero, dolcificanti, cioccolata, frutta candita o disidratata che contiene pericolosi conservanti. La dieta ideale dev’essere non troppo grassa e contenere calcio e fosforo in un rapporto di 2:1.
Il petauro ha bisogno di calcio per le ossa: non esiste ad oggi un alimento bilanciato specifico, di conseguenza dovete miscelare diversi alimenti. Va tenuto comunque conto che il petauro non è un roditore, quindi ha la tendenza a ingrassare.
CONCLUSIONI
Il petauro dello zucchero è un animale sociale, una caratteristica base nel momento in cui si decide appunto di acquistare l’animaletto. E’ un animaletto amabile e abituandolo a voi fin da quando è piccolo, vi farà le feste quando tornerete a casa. Vi planerà spesso addosso, andando a dormirvi nel taschino.
Valutati i costi, la necessità di attenzioni costante, lo spazio ingente e il fatto che è un animale che vive essenzialmente di notte, valutate se è il caso di prendere un petauro dello zucchero.
Il petauro dello zucchero non è un animale per bambini, perché bisogna maneggiarlo con delicatezza e oltretutto è un marsupiale notturno, quest’ultimo particolare è bene tenerlo presente. Non si riesce a trasformarlo in un animale diurno. Il petauro tenuto in condizioni ideali può vivere anche 10 anni.
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