IL DRAGO BARBUTO COME ANIMALE DOMESTICO
I draghi barbuti sono lucertole piccole e amichevoli che hanno acquistato grande popolarità come animali domestici negli ultimi decenni.
Questi rettili sono oggi i rappresentanti più riconosciuti della razza PogonaIl drago barbuto è un sauro particolarmente bello che acquista immediatamente dimestichezza con l’uomo: facile da allevare in un terrario, un contenitore che può contenere una singola specie o un intero habitat di animali esotici, è di taglia contenuta e dal carattere docile.
La Pogona vitticeps (questo il nome scientifico del “drago barbuto”), è un sauro originario delle regioni calde e desertiche dell’Australia centrale particolarmente adatto allo sviluppo e mantenimento in terrario.
COME E DOVE ACQUISTARLO
I draghi barbuti sono reperibili in commercio presso numerose fiere dedicate ai rettili oppure in allevamenti specializzati o amatoriali. Dopo l’acquisto è necessario che l’animale venga posto in quarantena, da solo, in un terrario, per monitorare costantemente il suo stato di salute. Una verifica di salute importante da non sottovalutare è l’analisi delle feci, da far effettuare presso il veterinario: lo stress da trasporto potrebbe infatti aver causato o causare un aumento del numero dei parassiti intestinali.
Crescere un drago barbuto richiede il rigoroso rispetto di alcuni parametri indispensabili. Quando ci si trova all’interno dell’allevamento preposto per l’acquisto, è opportuno scegliere il pogona più vivace, magari già sviluppato sui quindici centimetri di lunghezza, almeno per scongiurare i rischi correlati al mantenimento dopo le primissime settimane post-nascita. Bisogna prestare eventualmente attenzione anche al suo stato di salute: devono essere infatti assenti ferite o segni di malessere. Nonostante siano docili e abituati all’uomo, i draghi barbuti non sono da considerare animali domestici: necessitano per la loro crescita di terrari giusti e zone a differenti temperature all’interno dello stesso terrario.
CARATTERE E COMPORTAMENTO DEI DRAGHI BARBUTI
Il successo di questi piccoli rettili come animali domestici è dovuto non solo alla loro peculiare bellezza, ma anche al loro carattere: i draghi barbuti sono di solito molto docili ed equilibrati, con un temperamento particolarmente socievole.
Per questo motivo, il drago barbuto è di solito una delle specie più raccomandate per i principianti.
Grazie alla loro docilità e alle dimensioni ridotte, sono più facili da gestire rispetto ai rettili di grandi dimensioni e dal temperamento complesso, come le iguane.
Un altro vantaggio dell’adozione di un drago barbuto come animale domestico è che la popolazione di questo rettile è considerata stabile in natura. Cioè, i draghi barbuti non sono tra le specie in via di estinzione. Bisogna sempre ricordare l’importanza di un’adozione responsabile. Non è consigliabile acquistare animali domestici da individui non autorizzati o tramite Internet.
Soprattutto quando si adotta un rettile, l’ideale sarebbe farlo tramite negozi e allevatori specializzati o centri di soccorso per animali esotici.
L’HABITAT NATURALE
Il drago barbuto è una specie originaria dell’Australia sud-occidentale, più precisamente delle savane e dei deserti di questa regione. Alcuni esemplari si trovano anche nel Sud del Galles.
Quando si adotta un drago barbuto come animale domestico, sarà essenziale fornire un ambiente favorevole al suo sviluppo fisico e cognitivo. Questi piccoli rettili si sentono a proprio agio su substrati terrosi o sabbiosi, con rami, piccoli tronchi secchi e pietre.
Dovrete prestare particolare attenzione alla temperatura e all’umidità della terra e dell’ambiente.
Poiché sono abituati ai climi caldi e secchi, le temperature medie del loro ambiente dovrebbero essere comprese tra 30º e 36ºC durante il giorno, fino a 21º o 23ºC durante la notte. Il livello di umidità, invece, non dovrebbe mai superare il 50%.
IL COMPORTAMENTO E LA COMUNICAZIONE
I draghi barbuti sono animali dotati di una forte personalità, soprattutto nel periodo della maturità sessuale. Durante il corteggiamento dondolano la testa su e giù e muovono gli arti in senso rotatorio per catturare l’attenzione della loro “preda”, anche se è spesso frequente osservare autentiche lotte tra maschi per dimostrare alla femmina chi è l’esemplare più adatto per l’atto riproduttivo.
La deposizione delle uova vede numeri importanti: circa 24/25, ma in cattività è facile ottenerne intorno alle 30 unità. Una giovane femmina può persino deporre le uova anche otto volte in un anno.
COME ALLEVARLI IN CASA
Per poterli ospitare in casa dovremo fare fronte alle loro necessità primarie, partendo da un terrario in legno (non in vetro) dalle dimensioni minime di 100cm x 60cm x 40cm.All’interno del terrario si dovrà quindi ricreare un micro-ambiente che rispecchi quanto possibile quello naturale.
Innanzitutto servirà fornire un gradiente di temperatura, per dare la possibilità al nostro animale di termoregolarsi. Con l’utilizzo di una lampadina ad incandescenza a spot, posizionata in un’angolo del terrario, si dovranno creare tre zone a temperature diverse: punto basking di 45°C (direttamente sotto la lampadina) – zona calda: 30°C (a metà terrario) zona fresca: 26°C (nell’angolo opposto alla lampadina).
Essendo animali diurni, necessiteranno anche di un neon ad emissioni UVB che copri l’intera lunghezza del terrario uniformemente.
L’ALLESTIMENTO, LA MANUTENZIONE E LA CURA DEL TERRAIO
Il terrario, oltre a essere ben spazioso e facile da pulire, deve replicare il più possibile l’habitat naturale di questi rettili: ecco perché è necessaria al suo interno una fonte di riscaldamento capace di raggiungere temperature prossime ai 40-43 °C. Un buon allestimento, che consenta interventi e modifiche prive di complicazioni, prevede inoltre piccoli nascondigli (vasi di coccio o scatole con aperture), semplici luoghi dove l’animale può sentirsi, nell’arco della giornata, più al sicuro.
L’IGIENE E LA SALUTE
Sarà importantissimo per il benessere del nostro animale mantenere il terrario pulito giornalmente dalle deiezioni, e disinfettare completamente almeno una volta al mese. Ulteriormente, sarà importante lavarsi bene le mani con acqua e sapone ogni qual volta si tocca un animale, si pulisce la sua teca ecc..
Come per tutti gli animali domestici, anche per i Draghi Barbuti si potranno presentare patologie nell’arco della propria vita. Tra queste, le più comuni patologie riscontrate sono quelle parassitarie del tratto gastroenterico.
Sarà quindi importante rivolgersi a un veterinario esperto in rettili, che oltre a poter consigliare il proprietario al meglio riguardo la corretta gestione dell’animale, potrà effettuare una visita clinica di controllo ed un’analisi delle feci completa, almeno una volta l’anno.
COSA MANGIA UN DRAGO BARBUTO
Per quanto riguarda l’alimentazione, le Pogona vitticeps sono animali onnivori, che si alimentano sia di Vegetali (rucola, radicchio, valeriana, tarassaco, ecc) che di Insetti (Grilli, Blatte, Tarme, Camole, Bachi, ecc). Nei giovani la dieta consisterà per il 70% di cibo vivo e per il 30% di vegetali, mentre negli adulti si invertono le percentuali. In entrambi i casi si dovrà prestare cura a somministrare una dieta quanto più varia possibile. Da piccoli gli esemplari di pogona sono insettivori, ma crescendo iniziano a consumare (e apprezzare!) una buona quantità di vegetali. Un adulto si nutre mediamente di un 50 % di insetti e di un altro 50% di verdure. Una bilanciata dieta insettivora si può servire di grilli, larve del miele, camole della farina e in minima parte anche di topini neonati.
Gli invertebrati somministrati ai “cuccioli” devono essere di dimensioni ridotte e nutriti, almeno un paio di giorni prima del loro utilizzo, con una dieta nutriente, ad alto contenuto di vitamine. I vegetali, invece, devono variare il più possibile: cicorie, coste, carote, zucchine grattuggiate, vari tipi di frutta, insalata (non la brasiliana). Il tutto va preparato con attenzione e ben mescolato.
I pogona necessitano sempre di un piccolo recipiente colmo d’acqua per abbeverarsi, anche se si accontentano delle goccioline spruzzate sul terrario.
QUANTO VIVE UN DRAGO BARBUTO
Se vi state chiedendo quanto vive il drago barbuto, dovete sapere che in natura in media vive intorno ai 6-7 anni. Se tenuto in cattività, in condizioni ottimali, con la giusta alimentazione e i corretti accorgimenti, allora può arrivare a vivere anche più di 10 anni. Ma è davvero molto importante sapere come curare e nutrire il drago barbuto, chiedendo consiglio al medico veterinario.
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