L’ORIGINE E LA STORIA DELL’ASINO
L’asino è un’animale alquanto famoso nella tradizione contadina italiana, forte soprattutto nelle Isole maggiori e nel meridione, ma la sua origine storica è localizzata tra il Nord Africa e il Medio Oriente (circa tra Egitto e l’antica Mesopotamia) dove si svilupparono le prime razze progenitrici dell’esemplare moderno; difatti le prime tracce di addomesticazione risalgono all’antico Egitto; ed è solo con il contatto economico-culturale con i romani che iniziarono ad arrivare sul continente europeo i primi asini e da allora trovarono largo impiego divenendo un’animale d’importanza primaria.
ALCUNE CARATTERISTICHE DELL’ASINO
L’asino (equus asinus) appartiene alla classe dei mammiferi nell’ordine dei perissodattili della famiglia degli equidi. Il colore del manto è vario, l’altezza del garrese varia da 75 cm a 150, secondo le razze, il peso varia da150 kg a 500 kg,la gestazione dura circa 12 mesi.
L’UTILIZZO DELL’ASINO DA PARTE DELL’UOMO
Per le sue doti di robustezza, fedeltà e frugalità, l’asino è stato da sempre letteralmente sfruttato dall’uomo sia come animale da soma sia come aiuto nei campi sia come produttore di carne, pelli e latte.
L’asino è da sempre stato un fedele ma non rispettato lavoratore a fianco dell’uomo. Sfruttato per secoli, vede la sua prima domesticazione fra il 7.000 e il 4.000 AC nelle zone della Numidia e del basso Egitto.
La sua prima apparizione in Europa è, invece, più tarda, in quanto i primi ritrovamenti appartengono esclusivamente all’Età del Bronzo e all’Età del Ferro. Oltre che in Africa, l’asino era un animale facilmente riscontrabile anche in altre regioni orientali come la Siria, la Mesopotamia, la Persia, la Russia e la Mongolia.
Il mulo, ossia l’incrocio fra un asino e una giumenta, pare abbia fatto la sua prima apparizione nell’Asia Minore subito dopo l’immigrazione mongola.
LE VARIE TESTIMONIANZE SULLA DOMESTICAZIONE
Numerose sono le testimonianze sia scritte che grafiche ritrovate dagli archeologi nelle zone interessate dalla prima domesticazione (e non solo) degli asini: ciò fa capire l’importanza che questo animale assolveva all’interno della comunità,da semplice mezzo di trasporto a produttore di latte, carne e pelli.
Nella cultura popolare l’asino ha assunto molteplici varianti: c’è infatti chi nel tempo ha adorato questo animale come un vero e proprio dio praticando l’onolatria (in voga soprattutto nei paesi orientali ed africani), e chi invece lo ha associato all’uomo in modo dispregiativo, sottolineando erratamente l’ignoranza e la testardaggine.
I primi dati e reperti risalenti alla domesticazione dell’asino si sono ritrovati nella zona della Numidia e del Basso Egitto e risalgono al periodo compreso fra il 7.000 e il 4.000 AC, segno della profonda storia che lega l’uomo a questo animale fin dai tempi più antichi. In Europa, invece, l’asino venne importato intono all’Età del Bronzo o a quella del Ferro, poiché è proprio a questo periodo che si fanno risalire i primi ritrovamenti realizzati nel Vecchio Continente, che attestano la presenza dell’asino nelle comunità umane dell’epoca.
Oltre che in Egitto e in Europa, altre scoperte paleontologiche hanno dimostrato la presenza dell’asino anche nelle zone della Mesopotamia, della Siria, della Persia, in Russia ed in Mongolia.
LE VARIE TESTIMONIANZE SULL’UTILIZZO DELL’ASINO
Oltre che ai ritrovamenti di tipo paleontologico che intessano la domesticazione e l’utilizzo dell’asino nelle comunità antropiche, numerose sono state anche le testimonianze scritte e grafiche che raccontano gli usi e gli utilizzi di questo animale, così da denotare anche l’importanza che l’asino rivestiva per l’uomo dell’epoca, tant’è che alcune popolazioni ne fecero addirittura un dio: l’onolatria, infatti, è il culto dell’asino praticato in passato in alcuni paesi orientali ed africani.
Dall’incrocio con un asino ed una giumenta nasce, invece, il mulo, animale sterile a causa dell’innesto di specie diverse seppur afferenti, ma molto utilizzato dall’uomo soprattutto nel campo agricolo e per il trasporto. La prima apparizione del mulo si fa risalire, invece, al periodo dell’immigrazione mongola in Asia Minore.
Nel tempo l’asino è stato utilizzato a più livelli anche se, proprio per la sua pacatezza e per la sua forza, è stato ed è troppo spesso trattato in modo più duro e con meno riguardo rispetto ad altri animali.
LE ORIGINI DELL’ASINO DOMESTICO
Le origini dell’asino domestico si fanno risalire presumibilmente all’asino selvatico africano da cui si sarebbe giunti alle razze attuali attraverso successive selezioni ed incroci, si sa in ogni caso che il suo addomesticamento è anteriore a quello del cavallo, pur non potendo stabilire una data precisa. La zona di diffusione dell’asino domestico è ovunque l’uomo ne abbia bisogno: città, campagne, deserti, spiagge e montagne.
Per millenni usato nei più vari lavori oggi viene sempre più sostituito dai mezzi meccanici.
Dotato di una pazienza infinita, seppure talvolta assai ostinato, l’asino segue il padrone ovunque questi lo voglia.
Si accontenta degli alimenti più scarsi e più poveri (mangia persino le pale dei fichi d’India) nonostante ciò il latte d’asina fu usato sin dall’antichità non solo come alimento per neonati (essendo il più simile al latte umano) ma anche per curare i malati e come prodotto di bellezza; tanto è vero che nell’antica Roma le matrone usavano bagnarsi nel latte d’asina per conservare la freschezza della pelle.
L’ASINO NELLA LETTERATURA
Anche nella letteratura, fin dall’antichità, l’asino appare frequentemente in vari testi. In Italia l’asino è presente con molte razze: quella di Martinafranca, dell’Asinara, dell’Amiata, della Sardegna ecc..
Dotato di sensi acutissimi e di una memoria quasi umana raramente sbaglia strada anche se ha fatto il percorso una sola volta.
L’asino appare frequentemente collegato ad episodi delle diverse religioni; nell’antico Egitto, nella mitologia cinese e soprattutto nella religione cattolica dove è legato ai diversi momenti della vita terrena di Gesù. Lo riscalda nella grotta, lo trasporta nella fuga in Egitto e sempre sul dorso di un asino fa il suo ingresso trionfale a Gerusalemme. Una leggenda vuole che per quest’ultimo episodio l’asino porti sulla schiena una croce nera.
IL RUOLO IMPORTANTE DELL’ASINO
Ideale come mezzo di trasporto soprattutto sui sentieri di montagna, l’asino riveste un ruolo importante nell’economia domestica e agricola fino al secondo dopoguerra, quando il boom economico successivo, la meccanizzazione dell’agricoltura e il diffondersi dell’automobile presero il sopravvento su questo animale che venne in parte dimenticato e, quanto meno in Italia oggi rischia in modo piuttosto evidente l’estinzione, soprattutto per quanto riguarda le razze autoctone.
Nonostante ciò, si fa affermando una corrente inversa che tenta di valorizzare l’asino e le sue capacità, soprattutto inserendolo all’interno di circuiti dedicati al turismo rurale e alle fattorie didattiche, senza contare che questo animale ben si presta alla pet therapy e alla socializzazione.
Molto pregiato è il latte d’asina, che sul mercato ha un costo notevole sia per via della sua bontà che per le sue qualità.
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