LE CARATTERISTICHE DEI COLEOTTERI
I coleotteri sono un ordine di insetti che conta più di 350000 specie le quali costituiscono il più grande raggruppamento sistematico tra gli organismi del pianeta, compresi i vegetali. E’ sorprendente pensare che, secondo gli studiosi, un numero altrettanto grande di specie non ancora conosciute vivrebbero sotto i nostri occhi, con nuove razze scoperte ogni anno. Si suppone che sul pianeta vivano almeno altrettante specie o molte ancora non conosciute, con un centinaio di specie scoperte annualmente. Si pensa che il numero di specie compreso nell’ordine dei coleotteri sia superiore al numero di tutte le altre specie animali.
LE CARATTERISTICHE
Considerando la diversità e numerosità di specie, l’anatomia dei coleotteri è piuttosto uniforme. La struttura del corpo dei coleotteri è, come per gli altri insetti, suddivisa in capo, torace e addome
In generale, i coleotteri hanno un esoscheletro particolarmente duro e ali anteriori (elitre) dure, sclerificate, che coprono la parte posteriore del corpo e proteggono le ali posteriori. Le elitre non sono usate per volare, ma devono essere sollevate per scoprire e muovere le ali posteriori; quando l’insetto si posa, le ali posteriori sono state ripiegate sotto le elitre.
In alcuni casi, tipicamente in famiglie vengono i Carabidi, i Curculionidi e i Crisomelidisi è persa la capacità di volare e con essa le ali posteriori si sono ridotte a moncherini o sono scomparse del tutto (atterismo). In poche famiglie, come i Fengodidi, è persa non solo la capacità di volare, ma anche le elitre stesse
Gli occhi sono composti e possono presentare adattamenti speciali, come nel caso dei Girinidi, in cui sono divisi per consentire la vista sia sopra che sotto il livello dell’acqua.
Le antenne possono utilizzare fortemente: possono essere filiformi, claviformi, flabellate o genicolate.
Le dimensioni selezionate da meno di un millimetro fino ai 15-18 cm .
Con una lunghezza dei media di 170 millimetri, il titanus giganteus (nativo dell’ Amazzonia) è la specie più grande di coleotteri al mondo, mentre al Genere Goliathus appartengono i più pesanti, potendo arrivare anche a 100 grammi di peso. Delle circa 8.000 specie europee, il più grande è il cervo volante ( Lucanus cervus)
La respirazione è garantita da un sistema di trachee diffuso in tutto l’addome.
LE CARATTERISTICHE SOMATICHE
La caratteristica che li distingue dagli altri ordini è la trasformazione del primo paio di ali in elitre (il nome Coleotteri deriva da Coleos = astuccio), di costituzione coriacea, che assicurano protezione e garantiscono anche una minore disidratazione, consentendo loro di sopravvivere anche in ambienti poco favorevoli (zone aride e desertiche).
Il corpo è protetto da un robusto esoscheletro, spesso ornato di setole, di vari processi e disegni. La livrea è estremamente varia e spesso mimetica con l’ambiente in cui si sono adattati, oppure è imitante specie armate di organi di offesa/difesa.
Il capo, generalmente prognato, è di norma sviluppato e, generalmente, incassato nel protorace; esso può portare ornamentazioni e processi diversi come ad esempio corna o spine.
L’apparato boccale è tipicamente masticatore e dotato di robuste e spesso grosse mandibole in alcuni casi di dimensioni imponenti.
Alcuni durante la nutrizione, bagnano il materiale da ingerire con dei succhi digestivi; altri invece lambiscono il nettare e la linfa dagli alberi. Nelle larve di molte specie le mandibole sono tubuliformi e con queste succhiano alimenti liquidi. Il labbro superiore, può essere libero o fuso con il clipeo; le mandibole sono spesso simmetriche, con una sclerificazione molto consistente. In alcune specie predatrici, il labbro superiore può funzionare come organo raeptatorio.
Nel torace il segmento più sviluppato è il protorace, l’unico a fornire la mobilità; il meso – e metatorace si presentano invece collegati tra loro. II protorace è libero e generalmente grande, a volte porta caratteristiche espansioni oltre a varie ornamentazioni. Il protorace (corsaletto) è ben distinto e più voluminoso degli altri due segmenti.
Il mesotorace ed il metatorace sono fusi insieme e, in riposo, appaiono coperti dalle elitre ad eccezione del mesoscutello di forma triangolare.
Il mesotorace porta le elitre che proteggono, oltre al secondo paio di ali membranose, anche l’addome; in alcuni gruppi le elitre sono corte e lasciano scoperti gli ultimi segmenti addominali. In certe specie le elitre sono fuse insieme a formare un unico astuccio protettivo. Le ali posteriori, quando sono presenti, sono membranose e atte al volo; le elitre infatti possono servire ad equilibrare il volo ma la loro funzione è tipicamente protettiva. I Coleotteri, pertanto, non sono generalmente buoni volatori.
L’elitra è l’ala anteriore sclerificata della quale sono dotati i coleotteri e gli emitteri. Nei primi, tutta l’ala anteriore è sclerificata, mentre nei secondi si parla più propriamente di emielitre in quanto solo la metà prossimale è sclerificata, mentre la restante parte rimane membranosa.
Le elitre sono costituite da sclerotina e hanno perduto la funzione del volo, divenendo una sorta di scudo o protezione per l’addome e le ali membranose sottostanti, che sono le sole utilizzate per il volo, durante il quale le elitre sono mantenute sollevate.
Le ali anteriori sono trasformate in astucci più o meno chitinizzati (elitre) e ricoprono per lo più tutto il corpo: in varie specie sono corte e rudimentali o saldate assieme. Le ali posteriori, membranose, nel riposo si ripiegano completamente sotto le elitre; in parecchie specie sono atrofiche
Le zampe sono per lo più uguali fra loro, possono avere diversa conformazione a seconda delle abitudini di vita dell’insetto; pertanto possono essere: cursorie, saltatorie e natatorie.
Le zampe sono generalmente di tipo ambulatorio o cursorio. Spesso le coxae sono scavate nella parte posteriore, per ricevere il femore quando le zampe sono ripiegate. Quelle anteriori alcune volte fungono invece da organi fossori, mentre le posteriori da natatori o saltatori.
L’addome più o meno sviluppato e sessile è costituito da 9-10 uriti, alcuni dei quali più o meno fusi insieme, soprattutto nella parte ventrale. Il decimo è anale e, se presente, è molto ridotto. Spesso l’ultimo segmento addominale rimane scoperto dalle elitre e prende il nome di pigidio (es.: Scarabeidi). L’addome ha forma e grandezza variabili, manca di cerci.
I COMPORTAMENTI PARTICOLARI
Tra i coleotteri si possono osservare comportamenti particolari, spesso atti al corteggiamento della femmina. Per esempio le femmine delle lucciole (famiglia dei Lampiridi) possiedono un organo luminoso sull’addome, con il quale emettono una luce (diversa fra le varie specie) in grado di attirare il maschio, o talvolta un’ignara preda.
L’emissione di luce è possibile grazie a una molecola, chiamata luciferina, che, ossidata dall’enzima luciferasi, è in grado di provocare una bioluminescenza simile a quella diffusa da alcune meduse. Il nome inglese della lucciola è firefly, letteralmente “mosca di fuoco”.
I coleotteri della famiglia dei Lucanidi, invece, sono meno “romantici” e più “violenti” in quanto i maschi di queste specie lottano strenuamente con i loro simili per accaparrarsi le femmine: in questi combattimenti utilizzano le grandi e potenti mascelle di cui sono dotate per sollevare e ribaltare l’avversario. Una specie di lucanide che vive in Europa è il cervo volante (Lucanus cervus), che tuttavia è ritenuta essere una specie a rischio estinzione.
L’ALIMENTAZIONE
II regime alimentare è estremamente vario; molti sono saprofagi, altri sono necrofagi e contribuiscono così alla demolizione dei materiali organici, svolgendo una importante funzione ecologica. Varie specie sono predatrici di Artropodi tra cui diversi insetti fitofagi, rendendosi utili nel controllo delle popolazioni fitofaghe (es.: Carabidi, Coccinellidi).
Molte sono le specie fitofaghe che si nutrono di foglie, fiori, radici e parti legnose delle piante. La loro capacità di creare danno è accentuata anche dal fatto di avere un’unica dieta, sia nella fase giovanile che in quella adulta; tuttavia i maggiori danni sono imputabili alle larve, in considerazione della maggior durata del periodo giovanile rispetto a quello adulto. Alcuni adulti sono predatori e uccidono altri insetti (o più raramente altre categorie di animali); altri sono fitofagi (si nutrono di piante), saprofagi (si nutrono di materiale vegetale in decomposizione), coprofagi (si nutrono di escrementi), ecc..
L’IMPATTO SULL’ECONOMIA UMANA
Alcune specie hanno un grande impatto sull’economia umana, perché danneggiano le colture (ad esempio il maggiolino, la dorifora), i manufatti (ad esempio i tarli) o gli alimenti. Di particolare rilevanza sono i danni causati dai coleotteri xilofagi alle piante d’interesse forestale, appartenenti a diversi raggruppamenti (Scolitidi, Cerambicidi, Buprestidi, ecc.). La maggior parte dei danni sono elencati dalle larve. Esistono però anche utili risultati utili alle pratiche agricole, come la maggior parte dei coccinellidi, sfruttati nella lotta biologica. Sono circa 40 le famiglie di coleotteri comprendenti insetti ausiliari.
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