LE CARATTERISTICHE DELL’ASINO DOMESTICO
L’asino (Equus asinus) chiamato anche somaro o ciuco, è un mammifero perissodattilo del genere degli equidi, sottogenere Asinus. È uno degli animali che ha aiutato di più l’uomo e, in cambio, ha ricevuto poco o nulla. Anzi, spesso ha preso un sacco di botte.
È forte e robusto e ha abitudini semplici ma un carattere che può diventare molto ostinato. E proprio questo ha indotto l’uomo a trattarlo spesso con minor cura e maggior durezza rispetto agli altri animali domestici.
Invece, è ormai noto che il comportamento dell’asino domestico dipende in larga misura dal suo padrone: trattato e tenuto bene si dimostra svelto, docile e operoso; altrimenti è pigro, ottuso e testardo. L’evoluzione tecnologica, lo sviluppo economico di molte zone rurali e la diffusione di macchine agricole semplici ed efficienti rendono l’asino sempre meno utile al suo tradizionale “datore di lavoro” cosicché, soprattutto nei paesi industrializzati come l’Italia, la sopravvivenza di questo animale è sempre più a rischio. .
Simile al cavallo, si tratta di un animale addomesticato da millenni, utilizzato dall’uomo principalmente come animale da lavoro e come mezzo di trasporto per cibo e merci, in particolare per carichi pesanti o traini.
Ne esistono numerose razze diffuse in tutto il mondo. Il verso dell’asino viene chiamato raglio.
LE CARATTERISTICHE DELL’ASINO
L’asino:
- Ha una grossa testa, schiena bruna e magra e orecchie lunghe, lunghe.
- Anche la sua voce è unica e il suo verso, il raglio, non si può dire che sia melodico.
- Ha molto in comune con suo “cugino”, il cavallo, ma anche molte differenze: per esempio è più piccolino, ha gli zoccoli più stretti e crini soloall’estremità della coda: niente a che vedere con la coda folta che il cavallo sventola galoppando… Anche il portamento è meno elegante.
- In simpatia, però, non lo batte nessuno (quando non si intestardisce troppo…). Ha una memoria eccellente e ricorda molto bene i sentieri e i luoghi che frequenta.
- In passato era molto diffuso come animale da sella e da soma, ossia trasportava paziente e resistente sulla groppa uomini e merci anche pesanti.
- E in più veniva sfruttato per il latte, le carni, la pelle…
- E ancora: è curioso, coraggioso, fedele, paziente, socievole…Vi basta?
- Una curiosità: dall’incrocio fra asino e cavalla nasce il mulo. Tra cavallo e asina il “bardotto”.
- L’asino è più piccolo e mansueto del cavallo, ha le orecchie più lunghe.
- Il suo manto è generalmente di colore grigio salvo il ventre, il muso e il contorno degli occhi che sono bianchi, ma delle razze domestiche possono essere prevalentemente di colore nero.
- Le razze con un manto grigio hanno anche un croce nera che si disegna sulla loro schiena, chiamate “croce di Sant’Andrea”. Le specie selvatiche presentano un manto che va dal grigio al bruno sabbia, o bruno rosso L’asino domestico aveva le stesse funzioni del cavallo ma era meno costoso poiché si accontentava di poco dal punto di vista alimentare; i contadini più poveri lo preferivano al cavallo, per questo venne chiamato “cavallo del povero”. Inoltre l’asino può essere utilizzato per il transito su strade di montagna.
- Gli asini sono famigerati per la loro ostinazione e testardaggine, anche se questa cattiva fama si deve ad una cattiva interpretazione, da parte di alcuni, degli istinti di conservazione di tale animale. È difficile forzare un asino a fare qualcosa che sia o gli sembri contrario ai propri interessi.
- L’asino è peraltro considerato anche un simbolo di ottusità e ignoranza: il copricapo infamante con orecchie d’asino e l’appellativo di somaro spettano così allo studente pigro e svogliato o poco.
- L’asino è considerato, fin dall’antichità, un animale molto dotato e attivo sessualmente. Presso alcune culture, il membro asinino è quello lungo e grosso per antonomasia.
- L’asino ha ancora grande importanza presso i popoli mediterranei, ed è stato un antico oggetto di culto presso popoli orientali e africani (l’onolatria).
L’ALIMENTAZIONE DELL’ASINO
L’asino è esigente solo sull’acqua da bere. Quanto al cibo, invece, si accontenta del foraggio più povero. Per esempio è contentissimo di mangiare l’erba e il fieno rifiutati dalle mucche. E in caso di bisogno si nutre anche di ortiche e piante spinose.
L’ONOTERAPIA
L’asino è piccolo, morbido da accarezzare, paziente, lento nei movimenti, controllato… Alcuni medici hanno scoperto che queste caratteristiche dell’asino ne fanno un prezioso alleato per la cura di alcuni handicap e un amico insostituibile per bambini che devono superare problemi di socializzazione. La “cura con l’asino” ha un nome: si chiama “Onoterapia”!
LA CURA E I CONSIGLI SUGLI ASINI
Ecco alcuni aspetti fondamentali per garantire il benessere degli asini:
- Compagnia dei loro simili; dieta ricca di fibre; area riparata sempre accessibile; pascolo controllato; cura e gestione quotidiana; stimolazione mentale; arricchimento ambientale; grooming e controlli giornalieri; cure veterinarie, cura dei piedi e cure dentistiche regolari; vaccinazioni e misure per prevenire le malattie; pulizia quotidiana della stalla; gestione e manutenzione dei pascoli; cure individuali.
- Asini molto giovani, anziani o che sono sotto trattamento veterinario possono avere esigenze aggiuntive e necessitare di una gestione particolare.
GLI IBRIDI
Un asino maschio può incrociarsi con una giumenta per generare un mulo e un cavallo maschio può incrociarsi con un’asina per generare un bardotto. I muli sono straordinariamente docili, forti e resistenti, per cui si considerano animali particolarmente validi per portare carichi pesanti per lunghe distanze, lungo terreni montagnosi e desertici.
Anche se meno comuni, qualcuno è riuscito ad incrociare degli asini domestici e varie specie di zebra: si parla allora di zonkey.
Tutti questi ibridi sono sterili, poiché le specie del genere Equus hanno un diverso numero di cromosomi. Così i cavalli che hanno 64 cromosomi e gli asini, che ne hanno 62, generano figli che possiedono 63 cromosomi.
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