LE ORIGINI STORICHE DEL GATTO DOMESTICO
Se l’etimologia del nome comune gatto deriva dal latino medievale gattus (VIII sec.), latino tardo cattus (IV sec.), classico catta (Marziale, 75 d.C.), secondo la tassonomia linneana, il gatto domestico ha come nome scientifico Felis silvestris catus.
Questo nome deriva dal fatto che il gatto oltre ad appartenere all’ordine dei Carnivora, famiglia dei Felidae (felidi), sottofamiglia Felinea (felini), fa parte del genere Felis, specie Felis silvestris, sottospecie Felis silvestris catus.
Questa è l’origine del nome sia comune che scientifico, ma il nostro gatto di casa come si è evoluto?
I GATTI PREISTORICI
Dalla specie Miacis dell’antenato del gatto, ormai estinta, di forma allungata ma dalle zampe tozze, si è evoluta la famiglia dei Felidi, da cui deriva il genere Felis, a cui appartiene il nostro gatto.
25 milioni di anni fa, invece, comparve la tigre preistorica (“gatto con i denti a sciabola” o Smilodon) decisamente molto più grande di un gatto da cui derivò lo Pseudailurus e da questo ancora l’Acinonyx, entrambi molto più simili al nostro gatto (18 milioni di anni fa).
Questi gatti preistorici erano più grandi rispetto all’attuale e con dentatura robusta ma con un cervello di più piccole dimensioni. Nelle foreste oltre ai progenitori di leoni, tigri e altri felini preistorici comparvero altri gatti preistorici, quali il Martelli, il gatto di Pallas e il gatto Dinictis, che è molto somigliante al gatto moderno (10 milioni di anni fa).
Il Felis Silvestris , dalla cui specie derivano sia i gatti selvatici che domestici, comparve, invece, tra i 900.000 e i 600.000 anni fa.
IL GATTO FELIS SILVESTRIS
Questo è un felino di piccole dimensioni ed è presente in quasi tutto il territorio europeo, asiatico e africano perché durante il periodo glaciale si inoltrò nell’entroterra, dopodiché con il disgelo si isolò in Asia dando vita al gatto del deserto cinese (sottospecie bieti) e al gatto della giungla (sottospecie ornata).
In Europa il Felis silvestris diede origine al gatto selvatico europeo (sottospecie silvestris) riservato e schivo nel contatto con gli umani; in Africa al gatto del deserto (sottospecie cafra) e al gatto selvatico africano (sottospecie lybica) – da quest’ultimo iniziò la socializzazione con l’essere umano nella Mezzaluna fertile dove nell’Antico Egitto ebbe grande importanza.
Già si comprende la sua grande adattabilità ai vari tipi di habitat che vanno dalla savana, alle steppe e alle foreste.
Le sottospecie del Felis silvestris sono principalmente cinque, tra cui il Felis silvestris lybica , o gatto selvatico africano.
IL GATTO NELLA STORIA
Se l’antenato più prossimo è il Felis silvestris lybica, per quanto riguarda le origini storiche del gatto, o generalmente la presenza del gatto nella storia, dobbiamo cercare attraverso testimonianze sia a livello di reperti fossili, che di raffigurazioni quali affreschi, sculture e monete, manoscritti, racconti (es. Esopo) e sia di credenze religiose.
Tra il 4000-3000 a.C., in Egitto risalgono resti di gatti selvatici addomesticati. Difatti, in quel periodo il gatto ha avuto una grande espansione ed è stato addirittura venerato dagli antichi Egizi: si credeva che alcune divinità prendessero le sembianze di gatto, inoltre i sacerdoti osservavano i comportamenti dei gatti ai fini premonitori.
Soprattutto, però, compresero come questo piccolo predatore, evoluto molto tempo prima, fosse utile per la caccia ai piccoli roditori che devastavano le riserve di cibo oltre a portare epidemie.
Nel 1900 a.C. risalgono, invece, raffigurazioni di gatti come animali da compagnia.
Ma sul fatto che venga considerato un animale domestico ovvero che ha subito da parte dell’uomo la domesticazione, il mondo scientifico ancora non ne è convinto!
Ma il nostro gatto domestico è ancora molto simile al gatto selvatico sia di aspetto che a livello genetico; l’uomo non controlla la sua riproduzione, né lo ha selezionato artificialmente, al contrario del cane: le caratteristiche infantili sono solo a livello comportamentale (miagolare e fusa) e non a livello anatomico, al contrario del cane; infine, il gatto, abilissimo cacciatore, caccia da solo e anche se non ha fame!
Dunque, sicuramente questa sua grande abilità, soprattutto nei riguardi dei piccoli roditori, ha avuto un grande interesse per l’essere umano.
Quindi si può ipotizzare che o il gatto si è avvicinato all’uomo attirato dai roditori oppure fu catturato per usarlo come cacciatore di topi. Per questi motivi, sarebbe più opportuno parlare di autodomesticazione.
LE ORIGINI DEL GATTO
Il gatto appartiene alla famiglia dei Felidae, con parecchie specie esistenti, con 8 maggiori linee filogenetiche, tra cui quella del gatto domestico (Felis catus), assieme ad altre 5 specie (F. silvestris, F. margarita, F. chaus, F. nigripes, F. lybica forse il vero antenato del gatto domestico moderno).
Le origini del gatto possono essere nord-africane o est-asiatiche (etimologicamente, dalla parola nubiana “Kadiz”. Terminiinglese “Pussy” e rumeno “Pisicca” derivano da “Pasht”, altronome di Bastet) .
I fossili più recenti dei moderni Felidi sono da 3-5 milioni di annifa (Kurtén, 1968; Clutton-Brock, 1999).
Il moderno antenato risale probabilmente a 10-15 milioni di anni fa.
I primi ritrovamenti di gatti sono:
- I resti di mandibola di F. lybica negli scavi di Khirokitia, Cipro, risalenti a circa 6000 anni fa.
- I resti di ossa e denti a Jericho, Isralele, risalenti a 5000-6000 anni fa.
- I resti di gatto, assieme a quelli di una gazzella, trovati nella tomba di un uomo risalente a circa 4000 anni fa a Mostagedda, in Egitto.
Nel 1860, Georg Schweinfurth (botanico ed esploratore) scopre che in Africa la popolazione dei Bongo usa i gatti per combattere la minaccia dei ratti.
CHI È L’ANTENATO DEL GATTO?
L’antenato più probabile del gatto domestico sembra essere il gatto selvatico africano (Felis silvestris libyca), anche se non viene esclusa la partecipazione di altre sottospecie di Felis, come il gatto selvatico asiatico (Felis silvestris ornata).
La maggior parte degli studiosi ritiene che le razze di gatto domestico a pelo corto discendano dal gatto selvatico fulvo (Felis lybica), di origine africana, addomesticato dagli antichi egizi forse già nel 2500 a.C. e poi introdotto in Europa dai crociati, dove si mescolò ai gatti selvatici indigeni, di dimensioni più piccole.
Le razze a pelo lungo, invece, derivano probabilmente dal manul o gatto di Pallas (Felis manul), di origine asiatica. Nel corso dei secoli i gatti hanno conservato le loro dimensioni (circa 3,6 kg di peso in età adulta) e il loro istinto di cacciatori solitari.
Il recente rinvenimento di resti di gatto accanto a spoglie umane risalenti a 9000 anni fa, tuttavia, mette in discussione la datazione dell’addomesticamento del gatto e la comparsa della specie domestica.
La scoperta è stata effettuata da un team del Museo di Storia Naturale a Cipro, dove già negli anni Ottanta del Novecento era stata identificata una mandibola riconducibile al gatto; la vicinanza dello scheletro di felino a quello dell’uomo sembra indicare un legame di tipo affettivo e, quindi, fa ipotizzare che l’addomesticamento del gatto sia avvenuto assai prima di quanto ritenuto finora. Il reperto è stato classificato come Felis silvestris, una specie di gatto di dimensioni maggiori a quelle dell’attuale gatto domestico.
LE ORIGINI DEL GATTO SORIANO
Dal Felis silvestris lybica ha origine il gatto soriano o gatto comune domestico.
Molto probabilmente alcuni esemplari di lybica sono stati portati dai mercanti della Mezzaluna fertile in Europa agli antichi Romani attraverso navi per proteggere le merci dalle infestazioni di topi.
Per questa sua prerogativa, il gatto si sviluppò precocemente in tutto il vecchio continente, talmente comune che non distinguendosi più una vera e propria razza si raggrupparono sotto il nome di gatto comune o gatto soriano tutti quei gatti nati da incroci senza pedigree ovvero i cosiddetti gatti meticci.
I soriani hanno un’altissima variabilità sia a livello del colore del mantello che comportamentale e anche per questo motivo che è il più diffuso in Europa, in particolare in Italia.
LE ORIGINI DEL GATTO EUROPEO
Gli esemplari più belli del gatto soriano sono stati selezionati per dare origine al gatto europeo erroneamente confuso con il soriano.
Difatti, il gatto europeo fa parte di una vera e propria razza riconosciuta seguendo degli standard dopo un lungo percorso iniziato nel 1925 e conclusosi ufficialmente nel 1983.
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