LE OCHE DOMESTICHE
L’oca è uno degli uccelli che vivono nella fattoria, anche se a loro piace molto fare lunghe passeggiate. A differenza dell’oca selvatica, che sa ben volare, e migra per diverse migliaia di chilometri, l’oca domestica non riesce più a volare, un po’ per la mole un po’ perché è ben coccolata, preferisce quindi fare lunghe passeggiate.
L’ALLEVAMENTO DELLE OCHE DOMESTICHE
Le oche domestiche non sono impegnative da allevare, basta sfamarle e tenerle al riparo dalle intemperie. Non serve curare oca per oca, stanno benissimo in gruppo anche perché in natura erano abituate a vivere in branchi e sono degli animali socievoli.
Certo, è bene formare dei gruppi non solo che restino uniti ma anche che abbiamo un senso rispetto ai nostri obiettivi di riproduzione. Ogni quattro oche domestiche una deve essere di sesso maschile.
Una volta composto il nostro popolo di oche, dobbiamo preparare un posto in cui lasciarlo ambientare: 150 metri quadrati di pascolo, una casetta di circa 4 metri quadrati che faccia da rifugio, il tutto protetto da una rete metallica alta almeno mezzo metro per evitare fughe.
E’ utile sapere che non vanno acquistati paperi con meno di due mesi, perché necessitano ancora della madre, inoltre ci sono razze più adatte di altre, ad esempio per le uova, come la padovana o la livornese che sfiorano le 300 uova all’anno.
Se invece alleviamo oche domestiche per la carne dobbiamo puntare su altre razze e un particolare trattamento che permetta loro di ingrassare a dovere, mangiando erba, mais da foraggio, radici e mangimi. Ci sono oche domestiche allevate anche per le loro piume e per le pelli conciate con cui vengono confezionati piumoni per il letto, cuscini, giubbotti.
PERCHE’ SI ALLEVA L’OCA
L’oca selvatica è quella da cui deriva l’oca domestica ed è da millenni che gli uomini addomesticano questo animale, dai documenti sembrerebbe che anche gli antichi Egizi si dedicassero a questo animale per via della loro carne e delle loro uova.
Non sono sempre bianche le oche domestiche, dipende dalla razza che consideriamo, oggi ne esistono circa 100 suddivise in base alla taglia, in tre categorie: piccole, medie o grandi. Si possono anche dividere in oche domestiche da carne, da piume, da fegato e da uova, dipende cosa si desidera da questo animale. Tra quelle più note troviamo la Romagnola, la Cignoide, la Shetland, l’oca di Normandia, la Pomerania, l’Alsazia e la Bourbonnais
L’oca è da sempre stata allevata sia per la carne che per il piumino d’oca, soffice strato di piume che trattiene molto bene il calore ed è sempre stato utilizzato per fare giacche a vento, l’unico problema è che strappargli il piumino è un’operazione molto difficile, si rischiano infatti grosse beccate. Tempo fà le piume d’oca venivano utilizzate per scrivere, immergendo la punta nell’inchiostro, per questo le biro ancora adesso le chiamiamo penne.
Il foie gras, non è altro che fegato grasso d’oca, per ottenere questo prodotto le oche vengono alimentate forzatamente, cioè ingozzate tramite un imbuto che scende nell’esofago con 3 Kg al giorno di alimenti, questa pratica provoca una malattia, la steatosi epatica, che gonfia il fegato e lo fà diventare gras.
L’ALIMENTAZIONE DELLE OCHE DOMESTICHE
Le oche sono decisamente onnivore anche se i loro antenati non lo erano per nulla, preferivano erba, piante acquatiche e piccoli molluschi. Da quando però hanno iniziato a vivere al fianco dell’uomo, si cibano degli avanzi dei pasti, anche se sarebbe meglio continuassero a pranzare e cenare con l’erba dei campi. Ciò che possiamo fare, senza nuocere, è aggiungere alla loro dieta qualche chicco di grano o di orzo, ma soprattutto non far loro mancare mai verdura e frutta, in abbondanza e ogni giorno.
Le oche domestiche amano molto i tuberi e le radici ed è importante che assumano anche un certo quantitativo di proteine, mangiando bruchi e insetti, oppure con il nostro aiuto. Esistono infatti dei mangimi studiati per compensare dei regimi nutrizionali inadeguati che comprometterebbero la salute delle nostre oche domestiche
L’oca è solitamente erbivora, mangia cioè insalata, trifoglio, mais ed altri cereali, ma non disdegna piccoli invertebrati che vivono vicino alle pozze d’acqua.
Le oche hanno il grande pregio di cibarsi di erba lasciando stare le foglie delle piante, sono così state utilizzate per ripulire le varie piantagioni con metodo completamente biologico, nei frutteti oltre a tenere pulito il terreno, le oche si cibano dei frutti caduti a terra, che marcendo potrebbero favorire lo sviluppo di malattie fungine o di insetti nocivi.
L’OCA STARNAZZA
L’oca starnazza, infatti è un po’ la guardiana della fattoria, i maschi, soprattutto con gli estranei, sono molto chiassosi e aggressivi, ci correranno dietro col lungo collo e il becco aperto, sono infatti famose le oche del campidoglio che hanno salvato Roma dall’assedio dei Galli. Si narra che nel 390 a.C. quando Brenno e i suoi Galli stavano per sconfiggere i Romani grazie ad un messaggero che era riuscito ad intrufolarsi da alcune gallerie sui colli romani, ma grazie alle oche, considerati uccelli sacri a Giunone, si misero a starnazzare avvisando i soldati romani che ricacciarono indietro gli invasori.
Non si hanno differenze di piumaggio tra maschi e femmine nelle oche, solitamente fanno anche coppia fissa il maschio con la femmina e quando la femmina d’oca sta covando il maschio è un po’ più aggressivo.
LE UOVA DELLE OCHE DOMESTICHE
Nonostante le oche domestiche siano in alcuni casi allevate per le uova, va ammesso che il covarle non è una loro vocazione, infatti spesso si chiede ad una chioccia di farlo al suo posto. Gli esemplari di taglia piccola sono quelli più produttivi, infatti sono quasi tutte “small” le razze nella categoria “per uova”, le più ingombranti sono dedicate alla produzione di carne e apprezzate per il fegato.
Al di là della dimensione, diventando domestiche, le oche sono passate dalla monogamia alla poligamia, per essere certi che non diano buca, e ci lascino senza uova, bisogna tenere conto di vere un maschio ogni 3 femmine. Come per noi, anche per le oche domestiche la stagione degli amori arriva con la primavera, la femmina depone tre o quattro da cui, dopo un mesetto di cova, escono i pulcini educati sia dalla madre sia dal padre.
L’oca cova le uova per 28-31 giorni, nasceranno delle belle paperelle di color giallognolo che cambieranno il piumaggio con la crescita, sono animali molto longevi, possono cioè vivere per parecchi anni, anche 50 anni e più..
IL VOLO DELLE OCHE DOMESTICHE
Più che volare, svolazzano, fingendo di alzarsi di qualche centimetro dal suolo, ma rispetto ai loro antenati, le oche domestiche hanno subito una intensa fase di addomesticamento che le decisamente appesantite. Nel vero senso della parola, un dato di fatto che spiega anche come l‘ultimo pensiero di un’oca domestica sia prendere il volo.
Ha delle forme più tonde e morbide, addirittura vicino al ventre ha un deposito di grasso, detto “fanone”, che certo la aiuta a librarsi in cielo ma la rende molto apprezzata da chi lo userà per cucinare e per conservare alimenti.
Nel tempo l’addomesticamento dell’oca ha preso sempre più piede, trattandosi di un animale che non richiede molte cure, quindi le razze selezionate con severità, che oggi vediamo, sono quelle che hanno vinto la gara della produttività, non certo quella di volo.
IL PREZZO DELLE OCHE DOMESTICHE
Il prezzo delle oche domestiche molto dipende dalla razza che stiamo considerando, ma il prezzo di questi animali oscilla tra i 50 e i 100 euro. E’ bene però informarsi, se veramente interessati, presso gli allevamenti, precisando però a che scopo vogliamo un’oca al nostro fianco.
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