LE CARATTERISTICHE ETOLOGICHE DEL CONIGLIO
In questi ultimi anni il comportamento del coniglio ha ricevuto un’attenzione crescente soprattutto perché questa specie si è andata affermando come animale da compagnia e la sua presenza nelle case degli italiani è ormai piuttosto frequente. La conoscenza delle caratteristiche etologiche e dei principali problemi di gestione del coniglio consente al veterinario che si occupa di animali da compagnia di fornire informazioni utili al proprietario e al benessere dell’animale stesso.
LE FASI DI SVILUPPO DEL CONIGLIO
- I coniglietti nascono ciechi e glabri e non sono in grado di udire prima di 7 giorni. Sono molto sensibili alle variazioni di temperatura e nel primo periodo dopo la nascita stanno tutti raggruppati nel fondo del nido per mantenere la temperatura ottimale.
- Il senso dell’olfatto è già sviluppato alla nascita e consente ai piccoli di sentire la madre quando arriva nel nido per allattare. Uno stimolo olfattivo permette loro di individuare i capezzoli in modo da nutrirsi adeguatamente nel brevissimo tempo che la coniglia passa nel nido. I coniglietti cambiano capezzolo ogni 30 secondi circa, cambiando posizione 4-5 volte nei 3 minuti in cui la madre è a disposizione per l’allattamento.
- Quando la coniglia se ne va i piccoli urinano (senza bisogno di essere stimolati dalla madre come accade nei neonati dei gatti e dei cani) e tornano nel fondo del nido, al caldo. Questo tipo di routine si protrae per tutta la prima settimana alla fine della quale i coniglietti cominciano a sentire, ad aprire gli occhi e a ricoprirsi di pelo.
- Dopo la prima settimana cominciano ad avere più controllo degli arti e a 12 giorni possono fare tentativi di arrampicarsi e scavare. Già a questa età è possibile vedere le coniglie che allattano all’esterno, vicino all’uscita del nido.
- A circa 18 giorni i coniglietti cominciano a muoversi all’esterno del nido esplorando l’ambiente circostante per ritornare immediatamente al sicuro al minimo rumore o movimento insolito.
- A circa 24 giorni la madre smette di allattarli e raggiunge gli altri componenti del suo gruppo sociale. Anche i coniglietti raggiungono il gruppo e diventano sessualmente maturi a circa 4 mesi anche se il loro sviluppo scheletrico si completa a 9 mesi.
IL COMPORTAMENTO SOCIALE
I conigli selvatici vivono in territori la cui ampiezza varia a seconda del numero di individui. Un territorio ampio può contenere una colonia di alcune dozzine di individui divisi in gruppi sociali ognuno dei quali contiene da 2 a 8 adulti, maschi e femmine.
I gruppi più numerosi sono formati in maggioranza da femmine e i piccoli nati nel gruppo sono tollerati finché non raggiungono la maturità sessuale, a circa 4 mesi. I maschi adulti diventano sempre più aggressivi nei riguardi dei giovani i quali possono venire scacciati dal gruppo. Questo accade soprattutto ai giovani maschi mentre è più facile che le femmine restino nel loro gruppo sociale originario.
I giovani maschi scacciati dal gruppo di origine possono raggiungere altri gruppi o addirittura cambiare colonia e territorio. Ci sono anche dei maschi, che non appartengono a nessun gruppo, anziani scacciati da conigli più giovani o conigli di meno di un anno che non hanno ancora trovato un gruppo.
L’ORDINE GERARCHICO
Ogni membro del gruppo ha una posizione sociale che rispetta un ordine gerarchico in cui gli animali dominanti hanno autorità su quelli sottoposti. Una posizione di dominanza consente di avere accesso per primi al cibo migliore, ai rifugi e alle femmine in estro.
Le femmine dominanti scelgono i luoghi migliori per l’accoppiamento.
La gerarchia fra maschi è di tipo lineare con il maschio A che domina il B che domina il C e così via. I maschi dominanti tendono ad essere i più anziani e forti del gruppo.
Le femmine tendono ad essere più tolleranti fra loro e le femmine di grado inferiore alla femmina dominante coesistono pacificamente. Durante la stagione della riproduzioneperò, ci possono essere liti violente con morsi ancheletali per contendersi il privilegio di occupare un determinatospazio per fare il nido e partorire.
LA DIFESA DEL TERRITORIO
Ogni gruppo difende il proprio territorio, le cui dimensioni dipendono dal numero di conigli in quell’area, dal numero dei componenti del gruppo e dalla disponibilità di cibo. I componenti di ogni gruppo frequentano anche uno spazio più ampio detto “home range” che però non difendono. Gli home ranges dei diversi gruppi possono sovrapporsi.
Lontano dalla stagione riproduttiva l’intensità del comportamento di difesa del territorio diminuisce e i rapporti gerarchici tendono a essere meno rigidi. È proprio in questo periodo che i giovani maschi vengono accettati nel gruppo.
A ogni nuova stagione riproduttiva si può assistere alla formazione di nuovi gruppi. Spesso un nuovo gruppo parte da due soli individui, un maschio e una femmina.
La femmina concorre maggiormente alla creazione dei sistema dei cunicoli sotterranei, mentre il maschio si occupa di difendere il territorio. La difesa del territorio avviene con la deposizione delle marcature e con l’attacco nei riguardi di ogni intruso.
IL MEZZO DI COMUNICAZIONE: L’OLFATTO
I conigli hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e gli odori costituiscono il piùimportante mezzo di comunicazione. Sia i maschi che le femmine hanno ghiandole postesul mento e sotto la coda che producono feromoni.
Questi feromoni portano informazioni riguardanti il sesso, lo stato riproduttivo e la posizione gerarchica. Probabilmente contengono anche altre informazioni di cui ancora non conosciamo il significato.
Il coniglio maschio usa questi feromoni per marcare il territorio strofinando il mento sul terreno e su oggetti sporgenti come cespugli, rami, recinti. Anche gli altri membri del gruppo vengono marcati e questa marcatura può essere messa in atto sia strofinando le ghiandole del mento sia spruzzando urina.
Le ghiandole anali sotto la coda sono più sviluppate nel coniglio maschio e la loro secrezione feromonale viene depositata sul territorio con le feci. Queste feci con feromoni vengono disperse o lasciate in cumuli su prominenze nel terreno allo scopo di comunicare il proprio controllo del territorio a conigli non appartenenti al gruppo. Questi cumuli di feci detti “latrine” oltre che segnalare una sorta di confine servono anche ad aumentare il senso di sicurezza dei conigli residenti.
LA MARCATURA DEL TERRITORIO
I conigli dominanti marcano l’intero territorio, gli altri solo parti di esso.
Se un coniglio di un altro gruppo invade il territorio e c’è un incontro fra maschi l’invasore può o ritrarsi e marcare il proprio territorio con urina oppure fare atto di sottomissione nei riguardi del coniglio residente.
Questo atto di sottomissione consiste nello sdraiarsi con il corpo aderente al terreno e le orecchie appiattite all’indietro contro la testa. Allo stesso tempo il coniglio residente mette in atto delle “dimostrazioni” di dominanza continuando ad avvicinarsi, mordicchiando l’erba, strofinando il mento o scavando insistentemente. Se “l’invasore” non si ritrae né fa atto di sottomissione ci sarà una lotta. Anche le lotte sono spesso ritualizzate con inseguimenti e colpi al terreno con le zampe.
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