IL CONIGLIO DOMESTICO COME ANIMALE DA COMPAGNIA
Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una notevole diffusione dei cosiddetti “nuovi” animali domestici, in particolare conigli, criceti, furetti. Ciò è probabilmente dovuto ad un accresciuto interesse della società verso il mondo animale e ad un relativo minor impegno nella gestione di questi animali, rispetto a specie domestiche “tradizionali”, come cani e gatti.
Occorre sottolineare che l’adozione di un animale è sempre un atto di grande responsabilità, indipendentemente dalle dimensioni e dalla specie dell’animale scelto ed è perciò assolutamente necessario informarsi relativamente alle esigenze fisiologiche, al comportamento ed all’alimentazione del nuovo arrivato.
IL CONIGLIO COME ANIMALE DA COMPAGNIA
Nel giro di qualche anno nel nostro Paese il coniglio è diventato un animale da compagnia, passando da pietanza a pet. E si è conquistato anche il terzo posto nella classifica degli animali più diffusi nelle nostre case dopo il cane e il gatto.
Ma a differenza di questi ultimi si pensa che il piccolo animale abbia bisogno di meno cure e attenzioni. In realtà non è così.
Se si decide di prendere un coniglio come animale da compagnia si comincia sicuramente un’esperienza bellissima. Questo animale è dolce ed abitudinario per cui si è agevolati nel suo accudimento. È fondamentale conoscere il suo carattere ed il suo comportamento per una convivenza piacevole. Ogni esemplare comunque ha le sue peculiarità.
Quando si decide di condividere la propria vita con un coniglio domestico, bisognerebbe documentarsi bene prima. Molte persone scelgono il coniglio perché sono convinte che sia più facile da gestire di un cane o di un gatto, ma in breve tempo scoprono che si sono amaramente sbagliate: gestire un coniglio richiede un po’ più di lavoro e di attenzione rispetto a gestire un cane o un gatto. Questo a causa di alcune delle caratteristiche alimentari e fisiche dei conigli.
UNA NUOVA ERA PER I CONIGLI
Per i conigli inizia una nuova era: non solo pietanza gustosa, questo animale infatti sta diventando un fedele compagno di giochi nelle case degli italiani.
La moda del coniglio come animale da compagnia, in Italia, è iniziata una decina di anni e si è affermata negli ultimi quattro o cinque. Ma ancora oggi questi animali entrano nelle case come cibo.
C’è chi li tiene come amici e chi li mangia; qualcuno, poco sensibile, fa entrambe le cose. Negli Usa, il passaggio da “carne bianca” ad animale d’affezione è avvenuto prima, ma non in tempi antichi, risale agli anni ’80 del secolo scorso e solo nel 1988, in California, venne fondata la House Rabbit Society, che poi divenne la “casa madre” e l’associazione modello per tutti gli appassionati.
IL CONIGLIO ODIA I RUMORI
Il coniglio è fifone e trasale di fronte a rumori forti ed improvvisi. Appena viene portato a casa non salta in braccio come farebbe un cagnolino. Bisogna avere pazienza ed aspettare che sia lui ad avvicinarsi. È opportuno evitare qualsiasi movimento brusco; è preferibile avvicinarsi a lui facendogli vedere fieno, semi oppure frutta secca.
In questo modo si riesce ad attirarlo ed il suo comportamento cambierà giorno dopo giorno. Se si desidera prenderlo in braccio bisogna essere molto cauto. È consigliabile prenderlo con le zampe anteriori e tenere con l’altra mano quelle posteriori. Bisogna sistemargli una lettiera e fargliela conoscere; in seguito egli torna per fare i suoi bisogni. La lettiera va lasciata sempre nello stesso posto per non avere le feci sparse per la casa. A volte può mangiarne un po’; non bisogna preoccuparsi perché è un atteggiamento normale.
LA SOCIALITÀ DEL CONIGLIO
Il coniglio è un animale che vive bene in gruppo. Egli infatti ama stare in compagnia, specialmente a contatto con l’uomo. Il suo aspetto può indurre le persone a trattarlo come un peluche. Il coniglio nano è ancora più sensibile; se si sceglie di tenere l’animale libero di scorrazzare in casa bisogna farlo sterilizzare dal veterinario. Generalmente il coniglio ha un’eccessiva tendenza a marcare il territorio con l’urina. È il suo modo di rivendicare la proprietà delle cose e dimostra che sta vivendo un momento di stress.
I CARATTERI DEI CONIGLI
Ci sono esemplari di conigli calmi e pigri, altri invece sono vivacissimi. Se il coniglio è giocherellone e non ama stare fermo bisogna assicurargli dei giochi per distrarlo.
Ad esempio un legnetto distoglie il coniglio dal rosicchiare i mobili. Si può mettere a sua disposizione una palla. È preferibile giocare e rapportarsi con lui; si scopre quanto è intelligente e dolce.
Quando si strofina col mento sulla persona significa che si sta diventando parte del suo gruppo. Invece, se si accoccola sul divano vuol dire che si sente a suo agio. Si resta quasi sempre stupiti dal comportamento e dal carattere del nuovo amico.
LA SCELTA DEL CONIGLIO COME COMPAGNIA
I motivi per i quali la maggior parte delle persone prende un coniglio sono sbagliati.
Spesso è una scelta di ripiego; scartati il cane, perché troppo impegnativo, e il gatto, perché fa danni, si passa al coniglio, considerato facile da tenere e senza esigenze mediche ed esistenziali. Invece è un animale sensibile, intelligente, vivace, affettuoso e con una sua personalità, diversa da individuo a individuo.
- Andando sul pratico, tutto ciò significa che non può vivere sempre in gabbia, che è delicato, che ha bisogno di relazioni affettive, di gioco, di alimentazione specifica e di cure veterinarie qualificate.
- Inoltre, i padroni devono dedicargli tempo e attenzione per insegnargli molte cose: dall’usare la cassettina igienica al relazionarsi con tutta la famiglia. Questo perché è un animale sociale, cioè in natura vive in gruppo, in una colonia, ed è raccomandabile non lasciarlo sempre solo.
- Chi pensa di avere poco tempo da dedicargli è meglio che ne adotti due, magari prendendoli da cuccioli. Ma si può anche scegliere un adulto – o due adulti, ma che siano già amici – scegliendo tra i tanti abbandonati e reperibili presso le associazioni zoofile.
Un altro motivo della “preferenza” per questo animale – poco esplicitato dalle madri che lo comprano per far contento il loro bambino – è la speranza che viva poco. E in effetti molti vivono davvero poco, tre o quattro anni. Ma perché sono trattati e soprattutto nutriti male. Nelle giuste condizioni, arrivano a dieci anni, qualcuno anche a quindici.
LA SISTEMAZIONE IN CASA
Il Coniglio può essere alloggiato sia all’aperto che in casa. I conigli tenuti in appartamento, a continuo contatto con le persone ed eventuali altri animali, hanno le massime probabilità di esprimere tutta la loro personalità che, come quella di tutti i timidi, si manifesta solo nelle condizioni ideali: un coniglio casalingo può essere alloggiato in una gabbia con periodi di libertà vigilata, o può essergli concessa libertà continua in uno o più locali resi “a prova di denti”.
Se l’animale ha frequenti e lunghi periodi di libertà la gabbia dovrà semplicemente essere lunga abbastanza da consentire all’ospite di distendersi completamente senza finire nell’angolo dei bisogni: se viceversa dovrà passare buona parte della giornata in gabbia questa dovrà essere più grande e articolata, provvista di area riposo, area toilette e area di attività con giocattoli e oggetti da rosicchiare.
LA SISTEMAZIONE ALL’ESTERNO
I conigli possono essere anche alloggiati permanentemente all’esterno, purché si offra loro un riparo dalle temperature estreme, altrimenti essi se lo procureranno scavando e rinselvatichiranno velocemente. Le giuste dimensioni per un recinto esterno per conigli devono consentire all’animale almeno tre salti, che per un coniglio di taglia media si traduce in circa 2 metri.
Ma il coniglio non è pavido. È solo consapevole dei suoi limiti e sa che in natura è una facile preda.
I cuccioli devo essere educati, come si fa per cani e gatti.
IL CONIGLIO NON È ADATTO PER I BAMBINI
Il coniglio è una preda per eccellenza, e la sua anatomia e psicologia si sono adattate per cercare di evitare questa fine. Ma non si tratta di un animale pavido, ci sono conigli che minacciano e rincorrono i gatti di casa. Le reazioni di difesa sono l’immobilità e la fuga precipitosa. E proprio per la fuga è organizzato il suo corpo: scheletro leggero e fragile e muscolatura forte.
Per questo, non è un animale molto adatto ai bambini, che facilmente lo fanno cadere, provocando fratture, o, stringendolo, lo costringono a reazioni violente, movimenti che possono rompere perfino la spina dorsale. E, ancora per questo, soprattutto all’inizio del rapporto, va trattato con rispetto e delicatezza, aspettando tranquilli che sia lui a fare la prima mossa di avvicinamento. La posizione migliore per i primi contatti è mettersi seduti per terra, sul pavimento, fermi o quasi, e aspettare che il coniglio si avvicini.
LA STERILIZZAZIONE CHIRURGIA PREVENTIVA
I conigli, a differenza dei piccoli carnivori, non necessitano di interventi chirurgici per essere accettati in casa: tuttavia in diversi casi può essere consigliata la sterilizzazione di entrambi i sessi. Questi i motivi più frequenti:
- Aggressività.
- Tendenza del maschio a marcare il territorio.
- Volontà di far convivere più individui senza conflitti e senza parti indesiderati.
Inoltre è appurato che dal 30 all’80% (a seconda della razza) delle coniglie sviluppa adenocarcinomi dell’utero dopo i 3-4 anni indipendentemente dalla storia riproduttiva: l’unica prevenzione efficace è la sterilizzazione chirurgica prima dei due anni di età. Nelle coniglie lasciate intere è d’uopo richiedere controlli medici accurati due volte l’anno per ricercare i primi segni della malattia.
I tumori dell’utero possono essere asportati chirurgicamente se individuati prima che metastatizzino (polmoni, fegato e osso le sedi più comuni).
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