LA CALOPSITTA
La calopsitta è un pappagallo di taglia medio-piccola appartenente alla famiglia Cacatuidae, il cui nome scientifico è Nymphicus hollandicus. Comunemente viene chiamato anche cacatua delle ninfee. È originaria dell’Australia, dove è diffusa in aree aride e semiaride, ma vicine a corsi d’acqua. Vive in coppia o in piccoli gruppi.
L’areale di distribuzione di questa specie comprende l’Australia, ed in particolare nelle ampie praterie aperte, preferendo le zone interne piuttosto che quelle costiere.
L’ASPETTO E LE CARATTERISTICHE FISICHE
La Calopsitta (Nymphicus hollandicus), pur appartenendo alla famiglia dei cacatuidi è più simile ai piccoli pappagalli nella forma e nelle dimensioni: presenta infatti un corpo snello, ali affusolate e una lunga coda appuntita. Tuttavia, come altri cacatua, ha un ciuffo o cresta erettile che la aiuta a esprimere i suoi stati d’animo e atteggiamenti.
Anche se in cattività questi pappagallini sono stati allevati in diverse mutazioni, in natura le calopsitte hanno un aspetto caratteristico: piumaggio in gran parte grigio, faccia gialla, guanciali arancio e un lungo ed esile ciuffo giallo e grigio. Hanno anche macchie bianche prominenti sulle ali che altrimenti sarebbero completamente grige.
Le giovani calopsitte e le femmine sono più opache rispetto ai maschi adulti, con meno giallo sul volto e più chiare sulla schiena, fianchi, sotto ala e coda. Le penne all’esterno della coda sono gialle e grigio chiaro, mentre quelle del maschio sono grigio scuro.
Carattere: indipendente, intelligente, dolce, curioso, giocoso, tranquillo, adattabile, poco impegnativo, facile da allevare e addestrare.
Abilità: eccellenti volatori, non molto famosi come pappagalli parlanti ma sono abili nel fischiare, in particolare i maschi.
Bisogno di attenzioni: amano interagire con i loro proprietari e membri della famiglia, ma sono al tempo stesso pappagalli indipendenti e non hanno problemi se si lascia la casa anche per lunghi periodi.
Cosa mangia: una dieta bilanciata e a basso contenuto di grassi, composta da semi, frutta e verdure fresche.
Maturità sessuale: 12 – 24 mesi.
LA DESCRIZIONE DEL CORPO
La calopsitta è lungo complessivamente 30-33 cm (di cui metà spettanti alla lunga coda) è caratterizzata dalla presenza di una cresta erettile che viene alzata quando l’animale è allarmato o eccitato. La coda è molto lunga e rappresenta circa la metà della lunghezza totale del corpo.
La colorazione originaria è prevalentemente grigia, con aree bianche sul margine esterno delle ali. Nei soggetti immaturi la colorazione è uguale in maschi e femmine; la parte inferiore delle penne della coda presenta linee trasversali gialle, la parte inferiore delle penne lunghe (primarie) delle ali presenta macchie gialle, la faccia e la cresta grigia.
La livrea ancestrale è grigio uniforme, con una banda bianca sul margine esterno dell’ala: nel maschio la testa è vivacemente colorata di giallo con una macchia guanciale arancione, mentre nella femmina il giallo è quasi assente e l’arancio piuttosto smorto; inoltre le femmine tendono a mantenere le barrature infantili sulla faccia interna di remiganti e timoniere mentre i maschi di solito le perdono.
La calopsitta in cattività vive mediamente 15-20 anni, se gestita correttamente, ma potenzialmente può superare i 30 anni.
LA DISTINZIONE DEI SESSI
La distinzione dei sessi può essere difficile in alcune delle numerose mutazioni di colore, ad esempio nei lutini e negli albini, oppure nei pezzati; nei faccia bianca (gene “blu”) invece è di solito semplice come negli ancestrali. Nella mutazione “perlata” solo la femmina mantiene la caratteristica perlatura mentre il maschio non è molto diverso da un ancestrale.
Con l’allevamento sono state sviluppate una quindicina di variazioni di colore, tra cui albino, lutino e grigio. In queste variazioni, la distinzione dei sessi in base alle differenze cromatiche possono essere difficili o impossibili.
IL CARATTERE E IL COMPORTAMENTO
Il carattere della Calopsitte è amichevole, giocoso e affettuoso. Questi pappagallini amano stare in compagnia del loro proprietario e passare il tempo sul suo braccio o spalla. Una Calopsitte sana e che è stata fatta socializzare in modo adeguato, può diventare un meraviglioso animale da compagnia per la famiglia ed è anche ideale per chi vive in appartamento.
LA CALAPSITTA COME ANIMALE DA COMPAGNIA
Tutte le calopsitte in commercio sono allevate in cattività. Per la taglia ridotta, la facilità di gestione, la bellezza e la socievolezza, questo pappagallo è molto apprezzato come animale da compagnia. I soggetti allevati a mano o abituati ad essere maneggiati fin da piccoli sono particolarmente docili e si affezionano facilmente alle persone, ma anche quelli più schivi e paurosi in genere si addomesticano abbastanza facilmente.
Le calopsitte sono animali sociali, che in natura formano coppie fisse. Possono quindi essere tenute in coppia, in caso contrario hanno bisogno di ricevere molte attenzioni e compagnia.
Le calopsitte sono eccellenti pappagalli da compagnia: la taglia contenuta, la rusticità, la docilità e la voce molto meno forte rispetto ad altre specie le rende pappagalli ideali sia per essere tenuti in appartamento che per chi volesse cominciare ad allevare. Come per tutti gli psittaciformi, animali altamente sociali, se non si può dedicare davvero molto tempo al nostro animale è bene tenerne due che si facciano compagnia: a questo riguardo una coppia oppure due maschietti possono an-dare d’accordo, mentre due femmine rischiano di stimolarsi a vicenda all’ovodeposizione con conseguente deposizione cronica e svariati problemi di salute conseguenti. La calopsitta in cattività vive mediamente 15-20 anni, se gestita correttamente, ma potenzialmente può superare i 30 anni.
LA VITA IN CATTIVITÀ E IL COMPORTAMENTO
Il Nymphicus hollandicus è sicuramente uno dei pappagalli più amati, sia perchè possiede le tipiche particolarità morfologiche dei grandi Cacatua, sia per la sua rusticità.
Per quanto concerne il comportamento la calopsitta è senza dubbio uno dei pappagalli più mansueti e socievoli presenti in cattività, tanto che anche se non allevati da neonati artificialmente tendono comunque con il passare degli anni a dimostrare una certa confidenza nei confronti del proprietario.
Spiccate le caratteristiche come pappagallo da compagnia; è molto docile, poco nevrile e particolarmente adatta alla vita a stretto contatto con l’uomo con cui ama passare la maggior parte del tempo.
La predisposizione alla socievolezza con l’uomo ha permesso negli ultimi anni la diffusione della tecnica dell’allevamento artificiale anche per questa specie, raggiungendo ottimi risultati. Alcuni soggetti giungono con il tempo a ripetere suoni e parole.
L’allevamento artificiale, inoltre, pare non dia particolari problemi sull’imprinting sessuale, infatti, anche se addomesticate ed abituate a condividere spazi e tempo con gli essere umani, accettano generalmente di buon grado un compagno conspecifico, riproducendosi regolarmente. Tuttavia in questa situazione, maturano con il tempo un certo distacco fisico nei confronti dell’allevatore, dimostrandolo con una certa ostilità nel farsi toccare, ma questo è dovuto certamente all’istinto naturale di protezione della coppia e della nidiata.
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