LA COMUNICAZIONE DEL GATTO
I gatti possono comunicare tra loro attraverso:
- Segnali chimici (odori e feromoni).
- Segnali acustici (miagolii, soffi, ringhi, grida…).
- Segnali tattili (leccamento reciproco o grooming, strofinamento o rubbing).
- Segnali visivi (mimica facciale e posture corporee).
Un mistero ancora insoluto riguarda il significato delle fusa, manifestate dal gatto sia in situazioni di benessere e di soddisfazione, che di tensione o grande dolore.
I gatti comunicano tra di loro principalmente per mezzo dei feromoni e delle posizioni corporali.
I FEROMONI
Le ghiandole contenenti i feromoni si trovano in numerosi punti sul corpo: ghiandole anali, tra i cuscinetti sulle zampe, attorno alla coda, nel solco intermammario, attorno alla bocca e sulle guance.
Nei primi due casi si tratta generalmente di feromoni di allarme, che stimolano l’animale a evitare la zona quando non addirittura alla fuga. I feromoni si depositano anche sulla saliva, nel materiale fecale e nell’urina. Hanno il vantaggio di durare nel tempo, anche in assenza del gatto.
Possono essere deposti volontariamente per marcare il territorio, come, ad esempio, i feromoni emessi dalle ghiandole interdigitali durante le graffiature, per stabilire dei contatti sociali (tipicamente dalle ghiandole caudali) e quando il gatto si pulisce, oppure involontariamente, per stress (feromoni di allarme), attaccamento della madre ai suoi piccoli, con i feromoni sessuali (sempre dalla zona anale/caudale). Con l’eccezione dei feromoni di allarme e sessuali, in generale l’effetto chimico agisce principalmente sullo stesso gatto che li ha emessi.
Attualmente sono stati evidenziati almeno cinque messaggi chimici mediati dai feromoni (F1-F5), di tre dei quali si è riconosciuto il significato:
- F2 – è una marcatura di tipo prettamente sessuale e viene emessa dal maschio in calore.
- F3 – viene deposta sugli oggetti e nell’ambiente di cui fa parte il territorio del gatto. Ha una funzione tranquillizzante e inibisce lo stimolo alla marcatura urinaria. Esistono in commercio, per l’appunto, versioni sintetiche di queste secrezioni per i problemi di eccessiva marcatura urinaria dei gatti maschi negli ambienti domestici (Feliway). Tali feromoni sono anche detti facciali, in quanto vengono emessi da ghiandole poste sul muso dell’animale, mediante sfregamento della parte laterale del viso, dalla connessura labiale fino alla zona posta al di sotto delle orecchie. In pratica, lo strusciare la guanciadel gatto è in realtà un’azione di marcatura feromonale.
- F4 – viene secreto per l’allomarcatura, ovvero la marcatura chimica dei conspecifici o dei familiari, incluso l’uomo. Uno degli effetti del feromone F4 è la riduzione dell’aggressività nel felino stesso.
IL GATTO COME ANIMALE TERRITORIALE
Il gatto è un animale territoriale. Il territorio del gatto ha un raggio attorno alla sua dimora di almeno 5 chilometri.
Il territorio viene delimitato emettendo feromoni, principalmente felinina. L’interazione con gli altri gatti viene centrata sulla relazione con il territorio. La memoria del territorio viene costruita additivamente, impara quanto viene “aggiunto” al territorio, ma non si accorge di quanto viene tolto. Ad esempio, un gatto ritornerà continuamente a controllare la tana di un topo che ha catturato, anche se sa che questa è vuota.
Il gatto non è un animale unicamente solitario: a seconda dello spazio e delle risorse disponibili, i gatti possono formare delle strutture sociali che vanno dal gatto solitario in ambiente rurale, a dei larghi e densi gruppi in ambiente urbano.
LE POSIZIONI CORPORALI
Il gatto utilizza per comunicare anche una larga gamma di posizioni corporali. La posizione generale del corpo, le sue mimiche facciali o il movimento della sua coda, degli occhi e delle orecchie indicano il suo stato emozionale.
Quando è spaventato o aggressivo tira indietro le orecchie e tende i baffi. La coda sollevata è in segno di saluto. Quando è spaventato e vuole incutere paura all’avversario fa una gobba e rizza il pelo per apparire più grosso.
Ondulando lentamente la coda esprimono serenità e divertimento, la coda ritta, con la sola punta piegata da un lato, è indice di benessere e di piacere. La coda agitata ritmicamente, talvolta sbattuta con una certa forza da un lato all’altro mostra invece nervosismo che può trasformarsi in aggressività. Altre volte la madre utilizza la sua coda per stimolare l’istinto di caccia della sua prole.
GLI ELEMENTI DA OSSERVARE
Gli elementi da osservare sono: posizione di testa, collo, schiena, zampe, movimenti e posizione della coda, sollevamento del pelo.
Coda
- Quando il gatto desidera interagire amichevolmente tiene la coda verticale, con la punta leggermente ricurva.
- Nei duelli tra gatti sicuri di sé la coda viene agitata e tenuta rigida e perpendicolare al suolo.
- Il gatto impaurito, pronto a combattere se messo alle strette, gonfi a la coda, inarca la schiena, soffia, appiattisce le orecchie.
Posture
- Posture del corpo alte indicano sicurezza di sé.
- Posture del corpo abbassate indicano insicurezza e paura.
- Posture del corpo intermedie o ambivalenti indicano che il gatto non è sicuro di sé, ma che è pronto a difendersi se messo alle strette.
LA MIMICA FACCIALE
I segnali facciali cambiano velocemente esprimendo lo stato d’animo del gatto.
Elementi da osservare: occhi, orecchie, collo, testa, bocca, narici.
- Occhi
- La dimensione delle pupille aumenta in situazioni di paura.
- Un gatto sicuro di sé non abbassa lo sguardo e fissa in modo diretto e prolungato.
- Un gatto insicuro guarda altrove, evitando di fissare negli occhi.
- Orecchie
- Nel gatto attento e concentrato, le orecchie sono tenute sollevate e vigili.
- In caso di disagio le orecchie vengono appiattite lateralmente verso il basso, fino a farle scomparire del tutto dietro la testa in situazioni di estrema paura.
- Nei duelli tra gatti le orecchie vengono ruotate lateralmente.
I DUELLI TRA GATTI
Veri e propri duelli tra gatti sicuri di sé sono rari. Quando si verificano, i due contendenti si muovono al rallentatore, brontolano e gridano, girano la testa latero-lateralmente tenendo le orecchie ruotate verso l’esterno, si avvicinano l’uno all’altro con le zampe rigide, la parte posteriore del corpo sollevata rispetto a quella anteriore e la coda perpendicolare a terra.
Solo poche volte si arriva allo scontro fisico, in quanto uno dei due gatti ad un certo punto rinuncia al combattimento mostrando finta indifferenza, distogliendo lo sguardo, abbassando la coda, ruotando la testa o mantenendo una posizione accucciata ed inoffensiva.
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