LA GABBIA PER CONIGLI DA COMPAGNIA
Il coniglio, non smettiamo mai di sottolinearlo, è un animale preda in natura proprio come il coniglio selvatico, a differenza del cane e del gatto che sono predatori e che hanno quindi modalità di comportamento e di gestione delle emozioni diversi.
Proprio per questo è indispensabile mettergli a disposizione fin da subito un luogo dove possa rifugiarsi e nascondersi, anche una scatola di cartone delle dimensioni adeguate va bene, purché garantisca al coniglio di sentirsi al sicuro e di non essere visto se lo desidera.
A chi ci racconta che il coniglio può vivere senza problemi in gabbia, rispondiamo che si tratta di un animale sociale, che in natura vive in gruppi numerosi, con grande necessità di compagnia e di relazione, come potrebbe sentirsi bene recluso in isolamento dal resto della famiglia in un angolo della casa o addirittura su un terrazzo? La considerereste mai una soluzione plausibile per un cane o un gatto? E perché dovrebbe esserlo per un coniglio?
IL CONIGLIO IN AMBIENTE DOMESTICO
Un coniglio non andrebbe sempre tenuto in gabbia. L’ideale sarebbe dedicare parte della casa a lui creando un ambiente sicuro, su misura del coniglio.
Questo vuol dire togliere di mezzo tappeti, copridivani, alzare i libri (adorano rosicchiarne le copertine), coprire le prese di corrente, mettere al riparo i fili di apparecchiature elettriche (amano rosicchiare i cavi) e mettere in sicurezza porte e finestre.
Se si ha una stanza organizzata tutta per lui, è una buona cosa ma non vi deve essere rinchiuso sempre perché ha bisogno di comunicare con gli altri esseri viventi.
LA GABBIA PER CONIGLI
In casa il coniglio viene tenuto prevalentemente in gabbia, la cui superficie deve essere come minimo un metro per 70 cm o un metro e venti per 50 cm – e ben organizzata, con un nascondiglio (una casetta di legno non impregnato di sostanze tossiche), il cibo, il beverino, la cassettina igienica, dei tubi in cui entrare. Ma per lui deve essere una casa, un rifugio, non una prigione.
Alcune ore al giorno, almeno tre o quattro, il coniglio deve andare in giro, camminare, esplorare, avere compagnia.
All’interno della gabbia la lettiera può essere costituita da paglia, segatura o tutolo di mais, mentre è sconsigliato l’utilizzo di sabbia per gatti.
Le gabbie ideali sono di rete metallica ma con fondo in plastica: il fondo di rete metallica è dannoso per i piedi morbidi di questo animale che non ha cuscinetti plantari come i cani o i gatti. Sul fondo si può mettere una lettiera di fieno o di truciolo, mentre sono da evitare segatura e lettiera per gatti. È meglio che ogni coniglio abbia la sua gabbia nella quale riposare, a meno che essa non sia davvero molto grande.
LA GESTIONE DELL’ALLOGGIO DEL CONIGLIO
La gabbia dovrebbe essere una misura eccezionale, non la regola: se prendete un coniglio con l’intento di tenerlo sempre e solo chiuso in gabbia, conviene che cambiate la vostra scelta di un animale domestico.
La gabbia dovrebbe avere il pavimento liscio, per non rovinare le zampe del coniglio con la griglia e ricoperto dall’apposita lettiera per conigli. Da una parte va collocata una casetta come tana e dall’altra la mangiatoia con il fieno e il beverino.
Se lasciate il coniglio libero per casa, ricordatevi che ama marcare il territorio depositando qua e là palline di feci. Potete provare a mettergli una lettiera, ripiena dell’apposita lettiera per conigli (non usate quella per gatti perché è troppo dura e lesionerebbe le zampe del coniglio, prive di polpastrelli), ma non vi aspettate che prenda sempre la mira giusta.
L’ambiente va arricchito con appositi giochi per conigli: essendo animali da tana, vanno bene tubi o scatoloni ripieni di fieno nel quale rifugiarsi e giocare.
COSA SAPERE PRIMA DI PRENDERE UN CONIGLIO
Prima di prendere un coniglio tenete a mente questi fattori, per evitare di creare problemi di gestione e salute: i conigli sono erbivori stretti, devono mangiare fieno tutti i giorni. Se in casa c’è qualcuno allergico alle graminacee, non potete convivere con un coniglio: se non gli date il fieno, il coniglio non riuscirà a consumare i denti, questi cresceranno storti provocando ascessi e dolore, il coniglio smetterà di alimentarsi, l’intestino si bloccherà e il coniglio rischierà la vita.
I conigli non vanno tenuti sempre e solo in gabbia. Se avete bisogno di una gabbia per rinchiuderlo temporaneamente, questa deve essere il più grande possibile
LE CARATTERISTICHE DELLA GABBIA
- La gabbia deve essere sufficientemente spaziosa, robusta, priva di elementi taglienti e facile da pulire. Le dimensioni minime per un coniglio nano alloggiato da solo sono di 0,3 M2.
- L’altezza deve essere sufficiente da permettere al coniglio di alzarsi sugli arti posteriori, quindi di 45 cm circa per le razze nane.
- Il pavimento può essere costituito in parte di rete e in parte solido (plexigias, metallo) per prevenire lesioni ai piedi, o tutto solido. La parte solida deve essere ricoperta di lettiera (stracci, segatura, paglia o fieno).
- Assolutamente da evitare in tutti gli animali da compagnia è la segatura o i trucioli di cedro.
- Nel caso la gabbia sia sistemata all’aperto occorre che sia almeno in parte protetta dalla luce solare diretta per evitare i colpi di calore, cui i conigli sono facilmente soggetti.
- All’interno della gabbia va posta una casetta che funga da tana, in cui il coniglio, animale timido per natura, possa nascondersi quando si sente minacciato.
- Il resto dell’arredo sarà rappresentato da recipienti per l’acqua e il cibo che non possano essere rovesciati. L’abbeveratoio ideale è quello a goccia, facile da mantenere pulito.
- La pulizia della gabbia deve essere molto frequente, se possibile quotidiana.
- I conigli possono essere facilmente addestrati ad utilizzare una cassetta per i bisogni, come i gatti, il che permette di lasciarli liberi per casa. Se il coniglio ha già spontaneamente scelto una zona per sporcare, la cassetta va posta in quella zona.
- I conigli non devono mai essere lasciati liberi di girare per la casa senza sorveglianza, in quanto amano rodere e possono non solo rovinare il mobilio ma anche rosicchiare fili elettrici, con immaginabili conseguenze.
LA GABBIA PER IL PARTO
Per il parto la prima cosa da approntare é la gabbia:
- Deve essere abbastanza grande da ospitare la femmina con i piccoli. A questa va aggiunto il nido. Spesso basta una scatola di legno, con un foro per l’entrata.
- Ovviamente se il nido viene collocato all’interno della gabbia quest’ultima deve essere sufficientemente, grande per non togliere spazio vitale all’animale.
- Per foderarlo la femmina utilizza della paglia, che le forniremo un paio di settimane dopo l’avvenuto accoppiamento, oltre alla lanugine che si strappa dal ventre. Così facendo essa scopre meglio i capezzoli e rende morbido il nido.
LA RIPRODUZIONE IN GABBIA
Le coniglie sono molto prolifiche, possono arrivare fino ad un numero di 12 nati. Bisogna ricordare che le conigli nane, soprattutto al primo parto, possono mettere al mondo coniglietti morti.
Anche i conigli possono avere le false gravidanze. I segnali invece più sicuri dell’avvenuto accoppiamento sono l’ingrossamento dei ventre e il turgore dei capezzoli.
Per l’accoppiamento il modo più naturale per permettere agli animali di corteggiarsi é di consentire loro la libera uscita in casa. In caso contrario é sempre meglio immettere la femmina nella gabbia del maschio e non viceversa.
Durante il periodo della gestazione bisogna trovare una collocazione definitiva alla gabbia che non va più spostata; in caso contrario la femmina potrebbe risentirsi e abbandonare il nido.
I coniglietti aprono gli occhi al 10° giorno di età. A 12-14 giorni imparano ad uscire dal nido. La temperatura ambiente deve favorire, l’uscita dei coniglietti dal nido. Si consigliano i 18-20° evitando di scendere sotto i 15°C.
Lo svezzamento é da realizzare tra il 30° e il 40° giorno.
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