I BIVALVI
I molluschi sono animali marini, d’acqua dolce e terrestri, con il corpo molle che, in molte specie, è protetto da una conchiglia.
Il corpo di un mollusco adulto, è generalmente formato da un capo, dove si trovano gli occhi e la bocca, da una parte appiattita, chiamata piede, che serve per muoversi e dal sacco dei visceri, che contiene polmoni o branchie, cuore, stomaco e intestino.
Il gruppo dei molluschi comprende circa 110 000 specie che si suddividono in tre classi principali: bivalvi, gasteropodi e cefalopodi.
I BIVALVI O LAMELLIBRANCHI
I bivalvi (Bivalvia) sono una classe di molluschi (Mollusca) che prende nome dalla loro caratteristica peculiare: un corpo compreso tra due valve, una su ciascun lato (cosa che li distingue dai brachiopodi, che hanno invece una valva dorsale e una ventrale). Ne sono esempi le cozze (Mytilus galloprovincialis), le vongole (Veneridae) e le ostriche (Ostrea sp.). La maggior parte si trova in mare, ma esistono anche molti esemplari di acqua dolce e si possono trovare in fiumi, laghi, stagni e acque salmastre. Vivono dai tre ai trent’anni I bivalvi sono quei molluschi dotati di una conchiglia, formata da due pezzi dette valve. Alcune specie come le vongole, vivono nella sabbia; altre (come i mitili) si riuniscono a formare grappoli attaccati agli scogli.
Come suggerito dal nome, i bivalvi hanno la conchiglia divisa in due parti incernierate fra e che racchiudono l’intera massa corporea. I bivalvi sono un gruppo dei molluschi che hanno la conchiglia con due valve cioè due parti. Comprendono: vongole, ostriche, cozze, mitili ecc..
Sono chiamati anche lamellibranchi per la forma lamellare dell’apparato branchiale.
I loro predatori principali sono le stelle marine, alcuni pesci, razze e trichechi.
COME SONO TENUTE INSIEME LE DUE VALVE
Le due valve sono tenute insieme da un sistema di dentelli e fossette che assicura il collabimento dei margini delle valve, detto legamento a cerniera costituito da due strutture:
- Un legamento corneo che divarica le valve, agendo come antagonista ai due muscoli adduttori che contraendosi tendono a chiuderle;
- Una cerniera che funziona come un ingranaggio in cui i denti delle valve si incastrano in un incavo.
Sopra il legamento a cerniera si trova l’umbone: zona di massima convessità della conchiglia, nonché la parte più vecchia. In base alla zona verso la quale si dirige la punta di questa struttura, gli umboni si distinguono in quattro categorie:
- Umboni ortogiri (es. Cardiidae): quando le punte degli umboni sono rivolte una verso l’altra a formare una struttura simmetrica;
- Umboni prosogiri (es. Veneridae, Lucinidae…): quando le punte sono rivolte verso il polo orale;
- Umboni opistogiri (es. Thracidae): quando le punte sono rivolte verso il polo aborale;
- Umboni “avvolti” (es. Glossus humanus): quando sono ben distinti e arricciati su loro stessi.
LA STRUTTURA DELLA CONCHIGLIA
La conchiglia è strutturata in tre strati:
- Periostraco: è lo strato più esterno, composto da conchiolina. Negli esemplari di acqua dolce è lo strato più grosso perché funge da protezione sia contro gli altri predatori, sia contro gli acidi che rilasciano le foglie che si decompongono in acqua.
- Strato prismatico: è lo strato intermedio, composto da carbonato di calcio immerso in una matrice proteica.
- Madreperla: è lo strato più interno. È iridescente e viene secreto in continuazione, pertanto diventa più spesso nel corso della vita. Questo materiale costituisce anche le perle, che si formano spontaneamente per difesa quando un parassita o un granello di sabbia si infiltrano tra il mantello e lo strato di madreperla.
LA FUNZIONE DELLA CONCHIGLIA
La funzione della conchiglia è essenzialmente di protezione, nonostante ciò alcuni animali preferiscono proteggersi all’interno di legno e rocce e pertanto i bivalvi possono anche presentare specializzazioni per perforarli: ne è un esempio la famiglia Pholadidae che usa i denti per scavare l’argilla o rocce per ricavarne delle tane dove si nascondono lasciando solo il sifone esposto.
IL CORPO DEI BIVALVI
I bivalvi possiedono un piede non adatto al movimento che alcuni esemplari che vivono nella sabbia lo usano per scavare. Alcuni di loro sono in grado di muoversi grazie a dei pettini che aprendo e chiudendo le valve della conchiglia producono getti d’acqua che li fanno fare dei balzi.
Il capo è quasi inesistente.
Per nutrirsi filtrano l’acqua trattenendo le particelle organiche ed espellendo corpi estranei.
Le due valve, che si combaciano perfettamente, sono separate da una cerniera composta da una serie di dentelli.
La riproduzione avviene assessualmente. Alcuni esemplari sono ermafroditi.
LA STRATEGIA ALIMENTARE DEI BIVALVI
I bivalvi sono organismi filtratori: l’acqua viene richiamata attraverso un sifone inalante, passa attraverso le branchie sulle quali viene agglutinato il cibo e infine viene espulsa attraverso un sifone esalante. I sifoni sono strutture peculiari create dalla fusione dei lobi del mantello.
Stante questa strategia alimentare non vi è presenza di radula e, dato che il corpo è racchiuso all’interno delle valve, non vi è nemmeno un capo distinto. La maggior parte dei bivalvi vive infossata nel sedimento, penetrato grazie all’azione di un piede ventrale muscoloso associata al movimento delle valve.
Fanno parte di questa categoria le telline e le vongole, delle quali solo i sifoni sporgono in superficie. Alcune specie si sono adattate a scavare materiali solidi come la roccia (datteri di mare) o il legno (teredini). In questo caso i margini anteriori della conchiglia sono dentellati per poter raschiare il substrato e la penetrazione viene agevolata dalla secrezione di sostanze corrosive.
Il loro sistema di nutrizione consiste nella filtrazione delle particelle nutritive attraverso gli organi respiratori: l’acqua introdotta nella cavità del mantello dal sifone inalante viene fatta passare attraverso le branchie che, conformate in modo opportuno, sono in grado di prelevarne sia l’ossigeno che le particelle nutritive. L’acqua impoverita di sostanze viene quindi espulsa dall’animale attraverso il sifone esalante. Alcuni Lamellibranchi possono nuotare aprendo e chiudendo alternamente le valve. Elementi rappresentativi del gruppo sono le ostriche, le vongole e i mitili.
LA VITA DEI BIVALVI
Molti bivalvi vivono attaccati alla roccia o a materiali sommersi, come i mitili e le ostriche. L’adesione può essere garantita da secrezioni flessibili, come il bisso, o cementanti.
Si tratta di animali molto longevi che in taluni casi superano il secolo di vita. Per questa ragione, le loro conchiglie sono spesso ricoperte da diversi organismi quali spugne, briozoi ed idrozoi.
Bivalvi costituiscono una classe di Molluschi sedentari o poco mobili, che vivono sul fondo dei mari nutrendosi di plancton. La classe è costituita da organismi acquatici filtratori, marini e dulciacquicoli, caratterizzati da una conchiglia suddivisa in due metà e da branchie a lamelle.
Caratterizzati da una scarsa cefalizzazione, vivono generalmente infossati nei fondali sabbiosi o fissati a un substrato roccioso, filtrando le particelle nutritive sospese nell’acqua attraverso le branchie.
IL RAPPORTO CON L’UOMO
I bivalvi sono animali preziosissimi perché rappresentano una fonte di cibo sin dai tempi dei Romani. Inoltre da filamenti secreti da Pinna nobilis si può anche ricavare una seta (il bisso). Inoltre, sono bioindicatori: grazie a loro abbiamo indicazioni riguardanti l’inquinamento dei mari poiché quando il loro ambiente è inquinato, tendono ad accumulare nel loro corpo metalli pesanti che non sono in grado di degradare.
Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI
Vi consiglio l’acquisto di questi giocattoli: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI
Questo articolo contiene link di Affiliazione icona Amazon (Sostienici, Grazie )
Utilizza un link, cerca quello che vuoi comprare, compra ^_^
La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL