COME AVERE CURA DEL CAMALEONTE
I camaleonti sono creature straordinarie, ma non sono i migliori animali per tutti. A differenza di quello che si potrebbe pensare, il camaleonte non è un animale adatto a tutti, in quanto richiede particolari cure e attenzioni che forse un principiante non è in grado di offrire. Una di queste riguarda la sua alimentazione che deve seguire canoni e ritmi ben precisi.
Dal momento che i loro requisiti di cura sono abbastanza specifici e sono facilmente stressati, i camaleonti non sono per l’erpetologo principiante.
Ma i veri camaleonti noti per la loro capacità di cambiare colore, rendono affascinanti animali domestici per coloro che sono all’altezza della sfida.
COME PRENDERSI CURA DEL CAMALEONTE
Le abitudini naturali dei camaleonti li rendono difficili da curare. I camaleonti sono arboricoli, nel senso che vivono esclusivamente sugli alberi. Hanno bisogno di gabbie con fogliame ampio per arrampicata e privacy, e il recinto deve essere abbastanza grande
La prima cosa di cui bisogna occuparsi è l’habitat. Prendersi cura di un camaleonte inizia con la sistemazione del terrario. È necessario mantenere un animale domestico in condizioni il più vicino possibile al suo habitat naturale. Il terrario verticale dovrebbe avere un volume di 200 litri. Per mantenere la temperatura richiesta (da 28 a 30 ° C) e l’umidità (almeno il 70%), il terrario deve essere dotato di umidificatore e riscaldatori. Inoltre, il camaleonte ha bisogno di radiazioni ultraviolette dosate. Pertanto, il terrario deve essere dotato di una lampada UV.
I Camaleonti sono animali solitari e facilmente stressabili, per cui ciascun soggetto necessita di un terrario proprio con barriere visive che lo separino da eventuali altri soggetti, soprattutto i maschi.
Le teche di vetro e di plastica non sono idonee per i camaleonti perché il riflesso dell’animale nel vetro è sufficiente a causare stress e perché la ventilazione è insufficiente per le esigenze di questi delicati sauri.
LE CURE DI BASE PER IL CAMALEONTE
- Assicurarsi di avere il tempo necessario
Nonostante i camaleonti non richiedono la stessa attenzione di un cane o di un gatto, adottarne uno richiede in ogni caso un certo impegno. In particolare, queste lucertole esotiche hanno bisogno di una dieta completa ed equilibrata, nonché di un’igiene ottimale del terrario e un ambiente caldo con umidità controllata
- L’ambiente ideale per il camaleonte
Il vostro camaleonte trascorrerà gran parte del giorno nel suo terrario, pertanto è essenziale prepararlo correttamente. Prima dell’arrivo del rettile nella sua nuova casa, bisognerà recarsi presso un negozio di animali.
- Ambientazione del terrario: piante per camaleonte
Perché il nostro camaleonte si senta comodo e a suo agio, infatti, è necessario dotare il terrario di vegetazione che ricrei il suo habitat naturale e gli permetta di spostarsi facilmente in tutti i punti della gabbia. Rami di vari diametri devono essere previsti per l’arrampicata e la maggior parte dello spazio della gabbia deve essere riempita con questi rami o fogliame vivo. Assicurarsi che le piante non siano tossiche, in quanto il camaleonte può mangiare il fogliame.
Il fondo di un camaleontario deve essere innanzitutto facile da pulire. Il rettile ci andrà raramente e quindi consigliamo di lasciarlo spoglio, o di ricoprirlo con un sottile strato di terriccio e/o corteccia. In questo modo gli escrementi, lo sporco, le foglie delle piante e l’acqua in eccesso possano essere asportati facilmente. Sotto il terrario possiamo posizionare delle vasche per la raccolta dell’acqua e dello sporco da svuotare e pulire frequentemente.
LE DIMENSIONI DEL TERRARIO
Per quanto riguarda la dimensione del terrario del camaleonte, è importante che siano adatte alle dimensioni del rettile. Si intende che un piccolo di camaleonte non va sistemato in una teca più alta di un metro né un adulto in una più piccola di mezzo metro. Per quanto riguarda i camaleonti nani, le dimensioni ideali vanno da 50 cm di altezza x 50 cm di lunghezza x 50 cm di larghezza; i camaleonti di taglia media hanno bisogno di una teca di minimo 90 cm di altezza x 60 cm di lunghezza x 60 cm di larghezza; mentre i camaleonti giganti necessitano di almeno 150 cm di altezza, 80 cm di lunghezza e 60 cm di larghezza.
LA TEMPERATURA
Le specie di camaleonte “di pianura” sono attive in un range di temperatura fra 20 e 35°C; le specie “di montagna” come il Jacksoni (Trioceros Jacksonii), riservate a specialisti, richiedono invece temperature più fresche.
Tutti i camaleonti gradiscono temperature notturne più fresche di 10-15 gradi rispetto a quelle diurne.
Il punto più caldo dovrebbe essere sotto un faretto (posto all’esterno per evitare ustioni) e il gradiente termico monitorato con due termometri ai due estremi della gabbia e regolato tramite termostato. Il faretto può essere a luce bianca (diurna) oppure rossa (utilizzabile anche di notte) o anche senza emissione luminosa come le lampade di ceramica: una potenza di 60-100 W è di solito sufficiente.
L’ILLUMINAZIONE
I Camaleonti devono essere esposti regolarmente a luce solare non filtrata; se ospitati all’interno è necessario attrezzare la gabbia di una lampada a spettro solare completo emittente radiazioni UV nella misura del 5% (Reptistar o Zoomed).
Le lampade UV non emettono molto calore, per cui non sono sostitutive del faretto riscaldante ma complementari ad esso.
L’ACQUA E L’UMIDITA’
I Camaleonti non sono capaci di bere da ciotola quindi l’acqua deve essere fornita come in natura sotto forma di gocce sulla superficie delle foglie.
L’ideale è nebulizzare la teca 2-4 volte al dì a seconda della temperatura e umidità dell’aria, altrimenti è necessario equipaggiare la gabbia con un gocciolatoio che può essere acquistato o costruito ad esempio con un set da flebo.
Il tasso di umidità deve essere fra il 50 e il 90% e può essere aumentato con nebulizzatori.
L’ALIMENTAZIONE
Il camaleonte è un animale con un forte istinto predatorio, per questo motivo difficilmente accetterà di cibarsi di animali morti. Anzi, è impossibile che mangino prede che non hanno cacciato e catturato con la lingua. Diffidano inoltre della cacciagione che non si muove molto in quanto rettili cacciatori “a vista”, attratti cioè dal movimento della preda.
Questo sauro è un animale insettivoro. La dieta deve essere ricca e varia, di almeno tre differenti tipi di insetti al giorno tra cui grilli, vermi e bachi (che vanno bene quasi solo per i camaleonti che vivono sul suolo e non sugli alberi), scarafaggi, cavallette, tarme, locuste, mosche, moscerini ma anche – per gli esemplari più grandi – piccoli roditori e uccellini. Naturalmente la dimensione del pasto deve essere proporzionata a quella della bocca del nostro rettile.
A differenza di altri rettili, i camaleonti devono ricevere (e assumere) cibo quotidianamente: anche solo uno o due giorni di anoressia sono motivo di preoccupazione.
I CONTROLLI MEDICI
Molti camaleonti soffrono di carenze di calcio e vitamina A, di solito i risultati di una dieta povera. Sono anche inclini a putrefazione della bocca, o stomatite, un’infezione intorno alla bocca che mostra arrossamento e eccesso di saliva o sbavando
I Camaleonti dovrebbero essere controllati immediatamente dopo l’acquisto per accertarne la carica parassitaria e trattati di conseguenza: nematodi intestinali, polmonari e sottocutanei nonché coccidi sono comuni nei soggetti di cattura ma non sono da escludere neanche in quelli allevati.
Va monitorato, successivamente, l’incremento ponderale e il mantenimento del peso forma pesando regolarmente il soggetto (consigliato l’acquisto di bilancia digitale).
In seguito un controllo annuale per valutare le condizioni generali è sufficiente.
Le femmine vanno seguite con particolari attenzioni dato che il rischio di distocia in questi animali è molto elevato.
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