LE CURE PER IL PESCE ROSSO
Solitamente si ritiene che il pesce rosso non sia un animale che richieda eccessive cure.
Questa tesi è, ovviamente, sbagliata. Sin dall’inizio della propria convivenza con un pesce rosso, infatti, si dovranno tenere in considerazione le sue necessità. Il pesce rosso è un animale che, in un ambiente adeguato, tende a crescere considerevolmente.
Prendersi cura di un pesce rosso non presenta particolari difficoltà, tuttavia la tipica boccia di vetro in cui lo si vede in televisione e nei cartoni non è l’ambiente adatto per questo piccolo e affascinante pesciolino.
Scopriamo di più su un piccolo animale che non è poi così semplice curare bene, anche se si crede il contrario.
COME PRENDERSI CURA DI UN PESCE ROSSO
Ecco alcune informazioni per prenderti cura del tuo pesce rosso nel modo migliore.
1) L’ACQUARIO
La prima cosa importante per una buona cura dei pesci rossi è un acquario domestico dalle dimensioni adeguate. Le piccole bocce, in voga per decenni, non sono assolutamente adatte a questo animale e in genere portano rapidamente alla sua morte. Oltre a limitare la grande necessità di movimento dei pesci, la qualità dell’acqua, così come il contenuto di ossigeno, queste bocce lasciano molto a desiderare.
A seconda della varietà, i pesci rossi possono arrivare fino a 35 o 40 cm di lunghezza, ma molte specie per acquari arrivano solo a 20-25 cm. Ciò significa che chi ha dei pesci rossi deve fornirsi di una vasca delle giuste dimensioni. In linea di massima, un singolo pesce rosso ha bisogno di una vasca con capacità minima di 55 litri. Per ogni pesce aggiuntivo vanno aggiunti 38 litri in più.
2) IL LAGHETTO
Alcune specie sono talmente grandi da poter vivere solo nei laghetti. Per riuscire a sopravvivere d’inverno, il laghetto deve essere profondo almeno 1,5 m. Per quanto riguarda i laghetti poco profondi, durante i periodi più freddi dell’anno è necessario spostare i pesci in acquari con acqua fredda, la cui gestione non è tra le più semplici. Informati perciò sulle esigenze delle singole varietà.
3) LA TEMPERATURA E LA QUALITA’ DELL’ACQUA
In genere la cura dei pesci rossi non presenta particolari difficoltà. Ad esempio, l’acqua non deve essere riscaldata: basta che la temperatura dell’ambiente sia tra i 12 e i 23 °C.
Per garantire la buona qualità dell’acqua invece è necessario un filtro per acquari, che deve essere idoneo alle sue dimensioni e disporre di tre livelli:
- Quello meccanico per rimuovere le particelle più grandi come gli escrementi o il cibo in eccesso.
- Quello chimico per prevenire odori, scolorimenti o dispersione di altre sostanze di natura organica.
- Quello biologico per scomporre feci e ammoniaca con l’aiuto di speciali batteri.
4) LE PIANTE D’ACQUARIO
Per i pesci rossi le piante d’acquario non sono affatto necessarie, anzi, c’è il rischio che le mangino. Per decorare la vasca, puoi optare per delle piante artificiali o per dei mini paesaggi in pietra. È importante che questi oggetti però non abbiano parti taglienti con cui i pesci potrebbero ferirsi.
Non esagerare con le decorazioni: meglio lasciare ai pesci abbastanza spazio per muoversi. Le piante comunque andrebbero posizionate solo sui bordi; sul fondo dell’acquario si può aggiungere della ghiaia. Quando allestisci l’acquario, oppure se aggiungi piante o altre decorazioni, è importante ricordarsi di disinfettare il tutto.
5) IL TEST DELLA QUALITA’ DELL’ACQUA
Prima che i pesci entrino nell’acqua e anche durante il loro soggiorno in vasca, va sempre fatto un test della qualità dell’acqua. Un contenuto elevato di cloro, ammoniaca e nitrati potrebbe infatti essere letale per la salute dei pesci. Le analisi dell’acqua sono più indicate dei test con le strisce, spesso difficili da interpretare.
6) LA PULIZIA DELLA VASCA
Il pesce rosso avrà bisogno di una vasca abbastanza grande per poterlo contenere, soprattutto quando si desidera acquistare più di un esemplare. La vasca deve essere lavata almeno una volta a settimana (quando la sua capienza è di 40-50 litri) e deve essere dotata di un buon filtro (perché, data l’alimentazione non solita, il pesce rosso produrrà tantissimi escrementi) e di un aeratore.
Se si desidera far sì che i pesci rossi siano spinti all’accoppiamento, inoltre, si deve dotare la vasca anche di piante e fogli, su cui la femmina potrà riporre le uova.
7) L’ALIMENTAZIONE
Per quanto riguarda l’alimentazione, dobbiamo considerare che il pesce rosso è un animale onnivoro, per cui, questa potrà essere composta sia da mangimi appositi per pesci (questi possono essere acquistati in qualsiasi negozio di animali), sia di altri alimenti, come verdure e ortaggi. In particolare, i pesci rossi sono ghiotti di zucchine, piselli ed insalata.
È necessario nutrire i pesci rossi due o tre volte al giorno con piccole quantità di cibo: è necessario non esagerare o potrebbero facilmente ammalarsi.
LA LONGEVITA’ DEI PESCI ROSSI
Ci sono pesci rossi che vivono anni o decenni e ce ne sono altri che purtroppo muoiono pochi giorni dopo essere stati messi nell’acquario di casa.
E l’eccezione sono proprio quelli che non trovano le condizioni ideali nel loro nuovo ambiente, perché il pesce rosso, o meglio il Carassius auratus, è animale tra i più longevi e può vivere fino a 30 anni raggiungendo anche i 30 cm di lunghezza e i 3 kg di peso. Ma allora perché ci sono pesci rossi che muoiono subito? E cosa fare per farli vivere a lungo nell’acquario di casa?
COME FAR VIVERE A LUNGO IL PESCE ROSSO NELL’ACQUARIO DI CASA
1) UN HABITAT ADEGUATO
Come prima cosa, per permettere a un pesce rosso di avere una vita lunga e sana, è importante garantirgli un habitat adeguato. Per questo motivo è da evitare la classica boccia tonda che si vede in molte foto e scegliere un acquario che garantisca almeno 20 litri d’acqua a ciascun esemplare: per due pesci rossi servono dunque 40 litri d’acqua, per tre 60 litri, e così via.
2) CAMBIARE REGOLARMENTE L’ACQUA
Anche la gestione dell’acqua è fondamentale per far vivere a lungo un pesce rosso nell’acquario di casa. L’acqua è da cambiare regolarmente, più o meno una volta a settimana, ma non completamente: una percentuale dal 30% al 40% è quella giusta per il rinnovo dell’acqua. Poi non è strettamente necessario acquistare acqua per acquari dal negozio di animali. Anche l’acqua del rubinetto può andar bene, purché si abbia l’accortezza di lasciarla riposare e sedimentare. Nell’acqua di casa infatti sono presenti sostanze come il cloro che possono risultare pericolose per tutti i pesci.
3) FILTRO E TERMOSTATO DELL’ACQUARIO
Insieme alla vasca vera e propria ci sono poche altre spese davvero necessarie per garantire lunga vita al pesce rosso: un filtro meccanico, che ripulisca regolarmente l’acqua da residui di cibo, escrementi e altre sostanze, e un termostato per avere una temperatura costante dell’acqua.
4) POCO CIBO A RITMI REGOLARI
I pesci sono animali onnivori e necessitano di poco cibo, ma completo, ogni giorno. In commercio si trova del mangime sia in fiocchi che in granuli, ciascuno dei quali con dei pro e contro. L’importante è non esagerare, per evitare un eccesso di residui nell’acqua, magari prevedere un giorno a settimana di digiuno e di tanto in tanto dargli qualche verdura sbollentata e sminuzzata (piselli, spinaci, zucchine) che sostituisca e integri le fibre vegetali che queste carpe trovano naturalmente nell’acqua dei fiumi.
L’ALIMENTAZIONE E LE MALATTIE DEI PESCI ROSSI
Innanzitutto è bene sapere che i pesci rossi (per intenderci, quella specie più comune, con le pinne morbide e a velo, gli occhi sporgenti e il corpo piuttosto tozzo e corto…), sono molto sensibili allo stress.
E di situazioni stressanti per questo pesce, ce ne sono molte come ad esempio il cambio repentino di temperatura.
Quando cambiate l’acqua, fate molta attenzione alla temperatura che deve rimanere il più possibile costante a quella precedente.
I pesci rossi soffrono abbastanza a livello intestinale, questo soprattutto perché sono dei gran mangioni e tendono a cibarsi ben oltre le loro necessità e la loro soggettiva capacità digestiva.
Questo eccesso di cibo, può portare a disturbi intestinali che possono sfociare anche in complicanze piuttosto gravi.
Vi consigliamo, quindi, di controllare scrupolosamente le dosi di cibo immesse nell’acquario (massimo 2 o 3 volte al giorno e in quantità non eccessive, tali da poter essere mangiate dal pesce in un minuto circa), e di somministrare ai nostri amici cibo di qualità come mangimi a granuli oppure “mangimi vivi” come la dafnia, la zanzara e l’artemia salina.
Non bisogna mai trascurare il fatto che i pesci rossi soffrono molto la presenza di nitriti e nitrati nell’acqua, sostanze che vengono prodotte dalle feci stesse dell’animale e che si comportano sul suo organismo come un vero e proprio veleno.
Sì ad acquari grandi, in grado di garantire ad ogni pesce una quantità di acqua necessaria a smaltire i rifiuti che esso stesso produce.
Ricordiamo che questi nostri piccoli amici sono soggetti anche malattie infettive e malattie tumorali.
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