L’ASPETTO SOMATICO E I SENSI DELL’ASINO
Chiamato solitamente in diversi modi ovvero somaro o ciuco, tutti conoscono l’asino, sia grandi che bambini. Nonostante però si parla di un mammifero perissodattilo molto conosciuto, non tutti conoscono questo animale a livello caratteriale oppure non tutti ne conoscono le caratteristiche fisiche principali.
L’ASPETTO DELL’ASINO
Se pensiamo ad un asino ci immaginiamo un animale piccolo, grigio, col musetto bianco. Ma l’aspetto degli asini in realtà è molto più vario. Partiamo dalla cosa più tipica: le orecchie.
- Le orecchie dell’asino sono particolarmente lunghe proprio perché adatte a disperdere calore, retaggio di un adattamento al clima desertico in cui l’asino viveva. Questo adattamento inoltre ha portato l’asino a disporre, come il cammello, di un tessuto adiposo sottocutaneo a livello di collo, dorso e groppa che funziona da vera e propria riserva idrica.
- La coda ricorda quella di un bovino ricoperta di pelo corto ma con un lungo ciuffo all’estremità: ottimo scaccia insetti.
- Il pelo degli asini tende ad essere più lungo e più grossolano di quello del cavallo, le sfumature di colore possano variare. È importante notare che non producono la stessa quantità di sebo naturale prodotto dai cavalli e, per questa ragione, sono più suscettibili alle condizioni climatiche come pioggia, vento e neve.
- L’asino ha sviluppato una particolare sensibilità tattile nel labbro superiore e nello zoccolo. La prima è utile per la ricerca e la scelta del cibo, la seconda è necessaria per riconoscere le diverse asperità del terreno durante il cammino notturno. Gli zoccoli, rispetto a quelli dei cavalli, sono più verticali, piccoli, forti ed elastici. Raramente necessitano di ferratura, fatta eccezione nell’asino che lavora.
- L’asino ha un campo visivo molto ampio; gli occhi dell’asino sono posizionati lateralmente con un campo visivo monoculare (laterale di 215 gradi, globale e circolare di quasi 360 gradi, binoculare, cioè nella parte anteriore quando il campo visivo attraversa entrambi gli occhi, la vista è molto limitata circa 60-70 gradi).
- Non riesce a guardare in alto e la sua vista notturna è buona. Percepisce gli oggetti così come fa l’uomo, però in relazione alla grandezza; non si ha certezza sulla percezione dei colori. Riescono a distinguere il rosso dal blu, non il verde dal grigio. La sua vista è sfuocata, è normale che un asino si possa bloccare quando trova ombre alternate a fasce di luce.
- L’olfatto è uno dei sensi più sviluppati e viene utilizzato non solo per riconoscere il cibo ma anche per identificare la presenza di altri animali e dell’uomo Tra gli erbivori è ritenuto quello in grado di riconoscere il maggior numero di sapori, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “raffinato giardiniere”.
- L’ aspettativa di vita media di un asino è di 27 anni ma possono anche vivere più di 40 anni.
L’ASPETTO DELL’ASINO SI DIFFERENZA DA QUELLO DEL CAVALLO
L’asino fisicamente si presenta simile ad un cavallo anche se più piccolo e soprattutto caratterialmente più mansueto. Ed infatti, fin dai tempi antichi, è sempre stato definito il cavallo dei poveri. E analizzando quelle che sono le caratteristiche fisiche è necessario precisare che si differenzia dal cavallo sia per dimensioni ma anche per robustezza. L’asino, rispetto al cavallo, ha anche le orecchie più lunghe ma anche più larghe. La sua testa è pesante ed infine anche le labbra sono particolarmente grosse.
Poi ancora nell’asino, rispetto al cavallo, è assente la criniera e la testa è solitamente sproporzionata rispetto a quelle che sono le dimensioni del corpo.
Un’altra grande differenza sta nel pelo il quale, rispetto a quello dei cavalli, non sempre è uniforme sul suo corpo. Il manto è di colore grigio mentre invece il muso, il contorno degli occhi e il ventre sono di colore bianco. Inoltre, proprio le razze il cui colore del manto è grigio, hanno anche una croce nera disegnata sulla schiena e che viene chiamata Croce di Sant’Andrea.
Oltre alla razza dal manto di colore grigio esistono anche delle razze domestiche il cui colore del manto è invece nero. Inoltre un’altra differenza tra asino e cavallo sta nella dimensione degli zoccoli. Quelli dell’asino infatti sono più stretti.
IL CARATTERE DELL’ASINO
Come affermato poc’anzi, anche se tutti conoscono questo simpatico animale in realtà in pochi ne conoscono il carattere. Nel corso degli anni sarà capitato a molti di sentir dire che l’asino è un animale un po’ stupido e testardo ma in realtà non è così. Al contrario, è possibile dire che non è stupido e non è pigro. Semplicemente nei movimenti è un po’ più lento rispetto ad altri animali come ad esempio il cavallo.
Inizialmente dimostra di essere un po’ diffidente ma, superato questo momento, l’asino diventa particolarmente socievole, dal temperamento mite e soprattutto ama molto la compagnia sia dei suoi simili, sia degli umani ma anche di altri tipi di animali che però non rappresentano per lui un pericolo. Tra questi ad esempio ama la compagnia delle pecore, delle mucche ma anche dei pony, delle oche, delle galline. La vita media di questo animale è di circa 25-30 anni. In realtà però ve ne sono alcuni che possono anche vivere fino ai 40 anni.
LE CARATTERISTICHE DELL’ASINO
Oggi come secoli fa, gli asini sono allevati e apprezzati come animali da lavoro, da compagnia e per la produzione del famoso latte d’asina. In tempi più antichi, questo quadrupede equino molto simile al cavallo era considerato un valido compagno nel combattimento.
Gli asini di Martina Franca e i muli del Ragusano, ad esempio, erano le razze destinate espressamente all’esercito.
Questa doverosa premessa ci aiuta a comprendere quanto importante sia il ruolo che questo animale riveste da sempre nella storia dell’umanità. Un’importanza guadagnata grazie ad un carattere mite, affidabile e tranquillo e ad un’indole pacata.
Intelligente e forte, a dispetto della credenza popolare che vede in lui il simbolo della stoltezza, l’asino è un animale longevo che può superare i 40 anni di vita.
L’ALIMENTAZIONE DELL’ASINO
L’asino non è un’animale che pretende di mangiare specifici alimenti. Al contrario è possibile dire che si tratta di un animale che pascola e bruca. Per lui la cosa importante è quella di non rimanere senza erba oppure senza fieno.
Per sfamare l’asino è anche possibile dare da mangiare la paglia. L’importante però in questo caso è integrarla con dei sali minerali adatti agli equini che possono essere leccati e poi con dell’acqua.
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