L’ADDOMESTICAMENTO DEL CANE DA PARTE DELL’UOMO
Il caneè un mammifero carnivoro (a volte descritto come onnivoro appartenente al genere Canis (famiglia canidi). Con l’avvento dell’addomesticazione si è distinto dal lupo. Rispetto al lupo, ha canini meno aguzzi, zanne bianche, zampe più estese, intestino più lungo ed è privo di artigli affilati.
LE ORIGINI DELL’ADDOMESTICAMENTO DEL CANE
L’addomesticamento del cane da parte dell’uomo ha origini antichissime. I più antichi resti fossili di cane in uno stanziamento umano sono stati rinvenuti in una tomba natufiana, e risalgono a 11.000-12.000 anni fa.
Si suppone che l’origine del rapporto fra le due specie si collochi molto più indietro nel tempo, fra 19.000 e 36.000 anni fa. Lo studio di un cranio di “canide simile a un cane” ma non direttamente collegato al cane moderno, rinvenuto nei monti Altai in Siberia, ha fatto ipotizzare che le diverse razze canine moderne non abbiano un unico progenitore comune, ma discendano da diversi distinti processi di addomesticamento dei lupi in diverse aree del mondo.
La popolazione stimata di cani pare che sia aumentata fino a diventare 530 milioni.
L’EVOLUZIONE
I più recenti studi basati sulla genetica, supportati da ritrovamenti paleontologici, hanno portato a ritenere valido il riconoscimento del lupo grigio (Canis lupus) come progenitore del cane domestico, riconosciuto come sottospecie (Canis lupus familiaris). Ancora incerte sono le ipotesi sul processo di domesticazione.
Una delle ipotesi più accreditate è quella dei coniugi Ray e Lorna Coppinger, biologi, che propongono la teoria di un “domesticamento naturale del lupo, una selezione naturale di soggetti meno abili nella caccia, ma al contempo meno timorosi nei confronti dell’uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, ma fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di “sentinelle”, stabilendosi in seguito nei pressi dei primi insediamenti, e dando il via ad una sorprendente coabitazione tra due specie di predatori, con reciproci vantaggi.
L’ADOZIONE DEL CANE DALL’UOMO
Alcuni di questi “cani selvatici” sarebbero poi stati avvicinati ed adottati nella comunità umana, dando il via ad un perfetto esempio di coevoluzione. I cani del villaggio, i “cani pariah” si trovano ancora in alcune società, tollerati per il loro ruolo di spazzini e di predatori di piccoli animali nocivi.
Quasi certamente, come dimostrato anche dagli studi di Dimitri Belayev, la naturale selezione basata sulle attitudini caratteriali al domesticamento ha provocato la comparsa di mutamenti fisici (dalla riduzione del volume cranico, all’accorciamento dei denti, ma anche la comparsa di caratteri quali le chiazze bianche sul mantello e le code arricciate).
LA COMPARAZIONE DEI CANI MODERNI AL LUPO
Alcuni ricercatori dell’Università di Turku in Finlandia hanno utilizzato il DNA mitocondriale, comparando il genoma di 18 canidi preistorici europei e americani con uno spettro del genoma di cani e di lupi attuali.
Le somiglianze risultanti dalla comparazione indicherebbero che filogenicamente tutti i cani moderni sono maggiormente simili ai cani europei, sia moderni che preistorici. Le analisi molecolari suggerirebbero come datazione che i primi casi di addomesticamento del cane dal lupo risalirebbero ad un periodo compreso tra il 18.800 e 32.100 anni fa, in popolazioni nomadi di cacciatori raccoglitori europee.
Questo studio contraddirebbe la tesi secondo la quale le prime domesticazioni siano avvenute in Asia in popolazioni stanziali; anche se episodi “abortiti” di domesticazione sono avvenuti in varie epoche e luoghi.
LE VARIE TESTIMONIANZE DI ADDOMESTICAMENTO
- In Europa il primo resto archeologico di cane è stato ritrovato in Belgio nella caverna di Goyet (nelle Ardenne) e risale a 31.000 anni fa. Scoperto nel 1870 si è ritenuto per molto tempo che fosse un lupo ma nel 2007 è stato ristudiato e ricatalogato.
- Inoltre, nei siti archeologici più antichi, numerosi sono i ritrovamenti di resti di cani (che pure testimoniano le prime differenze dall’antenato selvatico). La testimonianza più antica di un legame fra cani ed umani risale al Gravettiano (circa 28.000 anni fa) e sono le orme di un bambino e di un cane ritrovate presso la grotta di Chauvet, nel sud della Francia.
- Sono stati scoperti siti tombali risalenti allo stesso periodo (25.000/28.000 anni fa) che dimostrano una sepoltura rituale di cani (introduzione di un osso di mammut nella bocca di uno dei tre cani ritrovati).
- Tuttavia, la prima testimonianza di un legame affettivo tra uomo e cane risale al più recente periodo natufiano (circa 12.000 anni fa) presso il sito di Ein Mallaha in Israele con una tomba che conserva i resti di un uomo anziano coricato su un fianco in posizione fetale che protende un braccio verso i resti di un cucciolo di cane.
LA DIFFERENZIAZIONE DELLE RAZZE
Alla luce delle esperienze in cui si è tentato di addomesticare il lupo (tentativi tutti miseramente falliti) o di ibridazione dello stesso con i cani sembra alquanto inverosimile che la prima differenziazione tra razze diverse sia da attribuire alle diverse sottospecie di lupo. Gli unici tre tentativi riusciti di ibridazione, dopo innumerevoli peripezie, sono il Cane lupo cecoslovacco, il Saarloos e il Lupo Italiano.
Le sottospecie di lupo, secondo la tradizione, vennero addomesticate quasi contemporaneamente in diverse parti del mondo, in situazioni geografiche e climatiche altrettanto dissimili.
Appare più logico, invece, pensare che le prime razze siano state selezionate in maniera molto più semplicemente empirica tramite l’accoppiamento di cani pariah con caratteristiche analoghe (ad esempio i levrieri ancestrali possono essere stati il frutto di selezione fra cani snelli, veloci ed abili predatori, così come gli antenati del Basenji furono selezionati accoppiando cani di piccola taglia con gambe snelle particolarmente abili nel cacciare i topi).
LA SELEZIONE DEI CANI PER I DIVERSI IMPIEGHI
I cani più dotati fisicamente e/o attitudinalmente per i diversi impieghi, furono selezionati con metodi sempre più efficaci: a quanto pare i primi ad effettuare un processo selettivo sistematico furono i romani intorno al III-IV sec. a.C. Può essere interessante osservare come le grandi variazioni morfologiche che hanno permesso al lupo di “trasformarsi” in Alano, Chihuahua oppure Bassotto, si siano presentate nel corso dei secoli in forma involontaria, vere e proprie mutazioni spontanee che l’uomo ha saputo sfruttare.
Si sono talvolta sfruttate quelle che potevano apparire assurde bizzarrie genetiche, quali il nanismo acondroplasico (arti corti su corpi normali), utili in cani adibiti a seguire la selvaggina nel folto dei cespugli, o dentro le tane: ecco la comparsa delle forme “bassotte” in molte razze da caccia.
I QUATTRO GRUPPI DI CANI
Molto interessante è la ricostruzione dell’evoluzione delle razze attraverso il fenomeno del pedomorfismo neotenico, la conservazione cioè nei cani adulti di alcuni tratti morfologici e caratteriali tipici di diverse fasi giovanili dello sviluppo del lupo. In base a tale teoria, si possono raccogliere le razze in 4 gruppi:
- Cani primitivi: Discendenti del lupo e del coyote, con proporzioni della testa e struttura generale fortemente lupine, orecchie erette. Esempi: Groenlandese, Pharaon hound, Basenji, Västgötaspets, Siberian Husky, Samoiedo.
- Pedomorfi di primo grado: teste allungate, stop accentuato, orecchie semi erette. Sono segugi e cani paratori, con spiccato istinto all’inseguimento. Esempi: Wolfhound, Bloodhound, Bracco, i Collie, i Terrier, Bassotto.
- Pedomorfi di secondo grado: teste più larghe, musi più quadrati, stop marcato, orecchie pendenti, pelle più spessa. Cani giocatori con gli oggetti, buoni riportatori. Esempi: Terranova, Golden Retriever, Barbone, Cavalier King Charles Spaniel.
- Pedomorfi di terzo grado: accentuati diametri trasversali, musi corti o cortissimi, occhi frontali, orecchie piccole e cadenti, cute abbondante che forma rughe, molto predisposti all’accumulo di grassi. Cani “lottatori” (anche nella forma giocosa), fortemente territoriali e diffidenti. Esempi: i mastini, i cani da montagna, i cani da presa, Bulldog, Carlino, Pechinese.
Nel tempo, l’uomo ha selezionato diverse razze e varietà di cani, per avere un aiuto nelle sue attività: esistono quindi razze di cani da pastore, da caccia, da guardia, da compagnia, da corsa e altre.
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