IL TERRARIO PER L’IGUANA
Per accudire adeguatamente un’iguana avrete bisogno di allestire per prima cosa un rettilaio. Anche se può sembrare fin troppo lento e statico, questo animale ha bisogno di ampi spazi in cui muoversi. La dimensione del terrario, infatti, è generalmente di 3 metri di larghezza per 2 di altezza e di profondità. Dunque dovrete disporre di un posto adeguato in casa in cui sistemarlo.
Nel preparare la sua dimora, dovrete ricreare quanto più fedelmente possibile le caratteristiche del suo habitat naturale, compresa la temperatura e l’esposizione alla luce del sole. Il perfetto habitat tropicale in cui vive questo rettile è ricco di tronchi in cui arrampicarsi, foglie e pietre.
La teca dovrà essere attrezzata di termostato e lampada per garantirle la giusta temperatura e umidità e dovrà godere di una buona esposizione alla luce del sole sopratutto al mattino. Sarà fondamentale cercare di variare le temperature tra giorno e notte e dentro al terrario.
In questo modo si creeranno zone più calde e più fredde con un tasso di umidità che dovrà attestarsi intorno all’85%. Per nessuna ragione e in nessun momento della giornata l’iguana dovrà essere lasciata libera per casa. Se allevata con criterio e giudizio, un’iguana può vivere anche fino a 15 anni.
IL TERRARIO PER L’IGUANA
Le iguana correttamente accudite crescono rapidamente (da 30b a 60 cm l’anno) e raggiungono in 2 o 3 anni una taglia rispettabilissima di 1-1.5 metri: hanno dunque bisogno di alloggi spaziosi per essere mantenute fino a maturità.
Assolutamente da sconsigliare la pratica di tenere questi animali liberi per casa, in quanto le condizioni di temperatura, umidità e illuminazione dei nostri ambienti non sono affatto adatti a questi abitatori delle foreste pluviali del Centro e Sud America. Avremo quindi bisogno di una teca spaziosa, sviluppata anche in verticale per venire incontro alle abitudini arboricole di questi sauri: alcuni grossi rami dovranno essere ben fissati alle pareti, di cui uno proprio sotto il faretto riscaldante. Indispensabile una larga ciotola d’acqua, sufficiente perché l’animale possa anche bagnarsi.
Le piante possono essere molto decorative e numerose specie da appartamento crescono bene nelle condizioni di terrario umido richiesto dall’iguana: purtroppo l’appetito robusto e in seguito le dimensioni dell’ospite rendono spesso utopistico il desiderio di un ambiente “naturale” intorno al nostro animale.
Le iguana sono animali territoriali e piuttosto aggressivi (soprattutto i maschi) quindi è consigliabile tenerne uno solo per terrario onde evitare pericolose risse o anche solo la mortificazione continua dell’esemplare sottomesso che non riuscirà a mangiare abbastanza e deperirà.
IL SUBSTRATO DEL TERRARIO
Il substrato del terrario è uno dei più frequenti e pericolosi errori di chi approccia il mondo della terrariofilia.
Fogli di giornale sono una scelta praticissima ed efficace ma in effetti poco estetica; l’astroturf o prato sintetico può essere più piacevole alla vista ed è ugualmente facile da lavare, disinfettare o sostituire.
Un altro materiale adatto è un generoso strato di pellettato per conigli che è perfettamente digeribile se ingerito: proprio a causa della tendenza delle iguane ad inghiottire corpi estranei evitare l’uso di sabbia, ghiaia, lettiera per gatti o roditori (anche i tipi garantiti atossici e digeribili), argilla espansa, trucioli di mais; le diffuse “corteccine” presentano molti vantaggi estetici e nel controllo dell’umidità ma non sono scevre dagli stessi rischi soprattutto se piccole: le iguane che inghiottono questi materiali vanno incontro a blocco intestinale mortale se non operato in tempo.
L’ESPOSIZIONE AL SOLE
Le iguana, come molte altre lucertole passano buona parte della giornata esponendosi ai raggi del sole. Questo comportamento, in inglese basking, è importantissimo per la termoregolazione e per la sintesi della vitamina D che regola il metabolismo del calcio: quindi anche questo è un punto chiave.
Fermo restando che la luce solare diretta, non filtrata da vetro, è la migliore fonte di raggi ultravioletti e perciò il buon “iguanofilo” dovrà predisporre anche una struttura che consenta di esporre l’animale all’aperto durante i mesi caldi in piena sicurezza, per tutto il resto dell’anno bisognerà provvedere illuminando il terrario con lampade apposite (è indifferente che siano fluorescenti o a incandescenza) che emettano UVB nella fascia fra 290 e 320 nm: attenzione perché le lampade fitostimolanti, abbronzanti o a luce nera non sono adatte.
La lampada “solare” va tenuta accesa per 12-15 ore al giorno e sostituita di frequente perché dopo un certo numero di ore la % di UVB diminuisce anche se il tubo continua a produrre luce.
LA TEMPERATURA
Ciascuna specie di Rettili ha un range di temperatura preferito all’interno del quale le funzioni vitali si svolgono nella maniera più corretta. A questo riguardo le iguane rientrano fra i Rettili più termofili (amanti del caldo): per il loro benessere la temperatura all’interno del terrario va mantenuta fra i 26 e i 30°C, con un punto caldo sotto il faretto riscaldante fino a 35°C: di notte la temperatura media va abbassata di circa 5° C.
L’umidità relativa va mantenuta fra il 60 e l’80 %.
Nella pratica questo si ottiene ponendo sotto la teca un tappetino o cavetto riscaldante coprendo ½ – ⅔ della superficie (a seconda della temperatura della stanza in cui è situato il terrario) e curando che la vasca dell’acqua si trovi in corrispondenza di esso in modo che l’evaporazione mantenga l’umidità dell’aria insieme alle quotidiane nebulizzazioni: il riscaldamento del fondo deve rimanere in funzione 24h/24h. L’illuminazione dell’ambiente sarà affidata a un tubo al neon con luce a spettro solare (raggi ultravioletti) acceso 12-15 h al dì e sostituito almeno ogni 6 mesi. Infine per il basking indispensabile a una corretta termoregolazione si fornirà una lampadina a incandescenza meglio se anch’essa a spettro solare, accesa nelle 8-10 ore centrali della giornata.
L’UMIDITA’
L’umidità è direttamente collegata a un altro fattore essenziale per la vita e lo sviluppo dell’iguana ovvero la temperatura. L’iguana, come tutti i rettili è un animale eterotermo o più comunemente definito a sangue freddo, per cui, non potendo produrre autonomamente calore come fanno i mammiferi e gli uccelli, la sua fisiologia dipende imprescindibilmente dalla temperatura esterna. Con la temperatura entra in ballo anche la questione della luce che è essenziale per garantire il benessere all’iguana.
I CONSIGLI RIGUARDO LA TEMPERATURA E L’UMIDITA’
La temperatura media nella teca dell’iguana deve essere di 30°c, con una zona basking che arriva a 32-35°c e una zona fredda che può arrivare anche ai 24-25°c. Chiaramente si tratta di un ambiente molto caldo in cui non è difficile mantenere la giusta umidità che è di circa 70-80%.
Buona parte dell’umidità sarà generata dalla vasca per l’abbeveraggio, ma ci sono anche sistemi che umidificano l’aria mediate ultrasuoni che possono essere impiegati come supporto in teche molto grandi. E’ bene ricreare delle “finte piogge” all’interno del terrario. A questo scopo si possono usare dei sistemi di “gocciolazione” programmabili oppure il classico vaporizzatore.
In entrambi i casi andremo a simulare le improvvise e frequenti piogge delle zone tropicali che avranno sia lo scopo di aumentare l’umidità, ma anche quello di idratare e dissetare le nostre iguane. Le iguane gradiscono molto questo espediente, perché in natura preferiscono nettamente bere dalle foglie e dai rami durante gli acquazzoni che scendere ad abbeverarsi nei corsi d’acqua dove sono molto più vulnerabili.
Un altro consiglio che ti do in merito alla questione dell’acqua nel terrario dell’iguana è quella di posizionare un sistema di riscaldamento supplementare a tappetino o a cavo sotto la vaschetta nella zona al disotto della vasca di abbeveraggio che dovrà trovarsi in corrispondenza dei rami dove stazionano le iguana, questo favorirà la risalita del vapore verso l’alto, una condizione tipica delle zone d’origine.
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