L’ALIMENTAZIONE DELL’IGUANA
L’iguana è un bellissimo rettile erbivoro, e si nutre principalmente di foglie e in parte di fiori e frutti. Nonostante molti studi abbiano osservato questo tipo di regime alimentare sin dalla nascita e mantenuto per tutto il ciclo vitale, è ancora diffusa l’idea che l’iguana possa o debba essere alimentata anche con cibi di origine animale (insetti compresi).
Questa falsa credenza, purtroppo, continua a procurare alle iguane enormi danni. Non a caso, infatti, gli errori alimentari sono tra le cause più frequenti di malattia e morte prematura in questi rettili.
La dieta dell’iguana è unicamente erbivora, anche se nello stomaco di questi sauri sono stati talvolta ritrovate tracce di insetti; l’interpretazione più comune, tuttavia, è che siano stati ingoiati per caso. Dopo aver pranzato tornano nel posto più caldo per favorire la digestione, dove rimangono tutto il giorno. Passano la notte in un rifugio – tana, sperando di non essere svegliate da qualche predatore. Le iguane sono proprie del Nuovo Mondo. Vivono infatti la fascia che va dal Messico meridionale fino al Brasile centrale, al Paraguay e alla Bolivia, e i Caraibi.
L’ALIMENTAZIONE DELL’IGUANA
Le iguane sono animali poco schizzinosi quando si tratta di mangiare. Sono delle vere buongustaie e apprezzano molto le verdure e la frutta fresca. Alcune di loro mi hanno dato problemi con i mangimi secchi, per quanto le case produttrici abbiano perfezionato questi alimenti che sono anche ben bilanciati dal punto di vista nutrizionale, è un dato di fatto che le iguane fatichino a mangiare questo tipo di cibi.
Bisogna anche tener presente che l’iguana assume molti liquidi tramite gli alimenti e i cibi secchi ne sono completamente sprovvisti, per cui una dieta basata solo su questi ultimi è assolutamente sconsigliata.
In linea di massima l’alimentazione dell’iguana deve essere sempre molto variegata e ricca di verdure. Il grosso dell’alimentazione dell’iguana deve essere, infatti, costituito da verdure come scarola riccia e liscia, cicoria, radicchio rosso, indivia, rucola, tarassaco, foglie di gelso, foglie di vite, erba medica e pale di fico d’india decorticate.
Un restante 20% dell’alimentazione deve essere invece a base di ortaggi quali: carote, zucchini, fagiolini, peperoni, ma anche fichi, mele, pere, arance, pesche, mandarini, fiori di tarassaco, fiori di Hibiscus, rose.
L’integrazione alimentare è molto importante, quindi sì agli integratori a base di calcio e vitamina D3 (e senza vitamina D3 se e quando esporrai l’iguana a luce naturale).
COSA DEVE MANGIARE L’IGUANA
Chiunque decida di prendere come pet un’iguana deve essere ben consapevole di quale debba essere la sua dieta ideale. Questo perché una delle cause più frequenti di malattia e di morte nelle iguane è proprio lo sviluppo di malattie provocate dall’alimentazione sbagliata. Diciamo che in natura le iguane si nutrono di foglie, fiori e frutti, mentre l’ingestione di alimenti di origine animale è occasionale, si tratta di insetti che sono presenti sulle piante e che ingeriscono accidentalmente quando mangiano fiori e foglie. Il problema è che per molto tempo si è ritenuto che l’iguana fosse insettivora, quindi molte sono state alimentate con insetti e alimenti di origine animale, provocandone malattia e morte. Il problema è che non è facile realizzare una dieta bilanciata per le iguane.
LA DIETA DELL’IGUANA
Le iguana sono animali strettamente erbivori ed è ormai appurato che in natura non ingeriscono mai cibo di origine animale se non accidentalmente: la dieta di una iguana in cattività dovrebbe quindi essere costituita per l’80% da verdure e per il 20% da frutta tagliate a pezzetti e mescolate insieme.
Cibo per cani o gatti, topi neonati e camole della farina predispongono a gravi danni renali nell’età adulta e non dovrebbero essere somministrati per forzare la crescita dei giovani. In una dieta corretta il rapporto calcio/fosforo deve essere di 1:1, oppure di 2:1 in favore del calcio: nutrendo casualmente i nostri rettili il rapporto fra i due minerali si sposta fino a punte di 1:40 in favore del fosforo. I cibi troppo ricchi di fosforo possono provocare, indirettamente, una notevole perdita di calcio stimolando l’eccessiva produzione di paratormone che mobilita il calcio dalle ossa rendendole fragili e deformabili.
Anche la dieta più bilanciata è però inutile se l’animale manca di vitamina D che consente l’assorbimento e il metabolismo del calcio, per la cui sintesi all’interno dell’organismo è necessaria l’esposizione alla luce del sole, non filtrata da vetri che trattengono i raggi UV stimolanti la sintesi della vitamina.
LA DIETA CASALINGA
Non è facile realizzare una dieta casalinga per le iguane, il problema è che non è sempre così immediato trovare tutti i cibi giusti, visto anche che non ci sono tutte le piante e i vegetali in tutte le stagioni.
La dieta casalinga dell’iguana deve essere a base vegetale:
- 90% vegetali a foglia, meglio se ricchi di calcio e fibra.
- 10% frutta e fiori (fichi, mandarino, anguria, mango, papaia e arance).
- Bisogna integrare con carbonato di calcio.
- Acqua sempre a disposizione.
LA DIETA COMMERCIALE
In commercio si trovano anche diete commerciali già pronte e bilanciate: vi costa un po’ di più, ma risparmiate tempo nella preparazione delle verdure. Occhio che però ci sono anche in commercio diete formulate non correttamente, quindinon tutti i mangimi vanno bene. Dovete chiedere al vostro veterinario esperto di esotici quale sia meglio somministrare. Di sicuro vanno somministrate inumidite con acqua e sempre mescolate con vegetali freschi.
Le diete asciutte (pellet o sfarinati) somministrate tal quale comportano significativi problemi di disidratazione in quanto l’acqua alimentare rappresenta per le iguane la principale fonte di questo elemento (basti pensare che il contenuto in acqua di un’insalata mista è di oltre il 90%). Vanno quindi utilizzate inumidite e mescolate ai vegetali freschi.
ECCO UN ESEMPIO DI DIETA ADATTA AD IGUANE E TARTARUGHE TERRESTRI:
30-40% di vegetali ricchi di calcio (dente di leone, trifoglio, lattuga romana, scarola, indivia, erba medica, cavolo, spinaci) almeno due di questi 30-40% di altri vegetali: variare fra zucchina, zucca, patata dolce broccolo, piselli, fagiolini, carota, germogli vari fino al 20% di cereali e crusca per uso umano fino al 15% di frutta (fico, papaia, melone, pesca, mela, fragola, more, kiwi, banana, pomodoro).
Neanche a farlo apposta, le iguane e le tartarughe tendono a manifestare una spiccata preferenza per la lattuga, i pomodori e le banane che sono proprio i vegetali più poveri di calcio: perciò essi andrebbero somministrati solo raramente, oppure strategicamente mescolati ad altri alimenti meno graditi ma più validi.
Gli spinaci e le cime di rapa, sia pur ricche di calcio, contengono ossalati che legano il minerale nell’intestino compromettendone l’assorbimento.
L’erba medica è in assoluto l’alimento più valido per i rettili vegetariani: le tartarughe la appetiscono sia fresca che secca che pellettata, mentre molte iguane tendono a preferire la pianta verde.
Una parola a proposito dei mangimi per iguane che cominciano a diffondersi anche sul nostro mercato: come per ogni prodotto alcuni sono migliori di altri (ad es. alcune formulazioni contengono inaccettabili quantità di proteine animali) ma molti costituiscono un utile complemento alla dieta e in certi casi anche un buon ingrediente principale.
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