IL PAPPAGALLINO ONDULATO
Il Melopsittacus undulatus è dell’ordine dei Psittaciformi, della famiglia dei Platycercini.
LA DESCRIZIONE
I Pappagallini ondulati sono fra gli alati tra le specie che godono di maggiore preferenza un po’ in tutto il mondo. Le cocorite non cantano, emettono solo un rapido cicaleccio, ma possono facilmente imparare ad imitare numerose parole o suoni.
I pappagallini ondulati, come tante altre specie di pappagalli, utilizzano modalità di interazione molto simili a quelle dei primati ed è comune che cerchino le coccole e la compagnia del proprietario e anche dei suoi familiari. Generalmente i legami più forti sono con persone che si occupano di lui, e se ha l’abitudine di fare ogni tanto qualche volo in libertà nella stanza, non tarda a posarsi presto sulle dita o sulla spalla della persona a cui è legato affettivamente. Per le persone che acquistano un Ondulato col desiderio di addomesticarlo, il consiglio è di scegliere un soggetto molto giovane, appena autosufficiente.
Fra tutti i volatili da gabbia è quello che richiede meno cure, per cui è molto indicato anche per persone che non hanno particolari esperienze. In cattività è una specie che si riproduce con facilità. Il mantenimento in voliera è quanto mai indicato perché permette ai Pappagallini un completo esercizio di volo che si traduce in maggior robustezza, salute e capacità di riproduzione. Per l’allevamento selezionato, invece, ogni coppia deve avere a disposizione la propria gabbia da cova. Attenzione: comunque tutti i pappagalli hanno grande forza nel becco adunco e notevole facilità d’uso. Possono produrre dolorose ferite alla dita del malcapitato che li afferra per addomesticarli o fare coccole!
LE GABBIE E LE VOLIERE
I pappagallini ondulati possono essere alloggiati sia in gabbia (dimensione minima: 55x28x32 h), sia da cova/svezzamento che da detenzione normale, in questo caso con un massimo di 6 soggetti), che in voliera (dimensione minima 120x40x42 per 12 soggetti). Due posatoi alti nella gabbia (tre nella voliera) almeno 1 beverino ogni 4 soggetti ospitati, mangiatoie in plastica esterne (minimo 2 mangiatoie). Beverini a sifone esterni posizionati in corrispondenza dei posatoi. Mettere a disposizione qualche pezzo di legno e “giocattoli”, che tengano poco spazio ed impegnati gli uccelli. Tutto il materiale deve essere atossico, la gabbia in filo d’acciaio zincato. Per voliere esterne: obbligo che siano dotate di copertura anti sole e pioggia per almeno i 2/3 della superficie del tetto.
L’ALIMENTAZIONE
L’Ondulato è un volatile essenzialmente granivoro. Presso i negozi specializzati si trovano delle miscele appositamente studiate, ma ogni amatore può prepararsene una propria, componendola con il 55% di miglio, il 40% di scagliola e il 5% di avena sgusciata decorticata. Deve essere sempre messo a disposizione sia l’osso di seppia sia il grit. Quotidianamente è opportuno somministrare una modesta quantità di verdura fresca e di frutta dolce. È opportuno ulteriormente mettere a disposizione del pappagallino un pezzo di pane raffermo che viene appetito volentieri ed usato anche per limare il becco. Una ottima integrazione (soprattutto quando allevano i piccoli) é costituita dai semi germogliati di tipo alfa alfa.
LA RIPRODUZIONE
I Pappagallini Ondulati necessitano di nidi già pronti. Il nido adatto è quello di legno a cassettina col fondo a forma concava. Non è necessario fornire del materiale per la costruzione del nido, in quanto i Pappagallini depongono le uova direttamente nella concavità del fondo. Se diverse coppie nidificano in voliera, al fine di evitare conflitti occorre disporre un numero di nidi almeno doppio di quello delle coppie.
Se ci si serve di una gabbia da cova, il nido deve venire appeso all’esterno onde non togliere ulteriore spazio alla coppia. La deposizione si compone normalmente di 4/5 uova, ma il numero può essere anche maggiore. L’incubazione dura 18/19 giorni. A 4 settimane d’età i piccoli cominceranno ad uscire dal nido e poco tempo dopo saranno in grado di volare.
Alla fine dell’allevamento di una covata, il nido sarà pieno di escrementi: è normale, non incide sulla salute degli animali (ma solo al profumo dell’ambiente). Prima della covata successiva, sostituire il nido con uno pulito e lavarlo, prima del successivo uso.
LE NECESSITA’ ETOLOGICHE (gregarietà, socialità, rapporti di coppia, gioco)
Si tratta di specie gregarie e la decisione di acquistarne un solo individuo condiziona l’animale, costringendo il pappagallo a sostituire il partner naturale con l’uomo. Nei pappagallini ondulati importante acquistare almeno una coppia (i maschi sono identificabili per la cera azzurra sul becco mentre le femmine hanno la cera sul becco di color rosa/marrone). Quasi tutti i soggetti tendono ad avere un legame fortissimo con una persona ed in misura minore con quelle dello stesso sesso mentre minacciano ed interagiscono con difficoltà con quelle del sesso opposto. Si tratta di Uccelli intelligentissimi che imparano molto velocemente e di conseguenza necessitano di stimoli continui, di arredi della voliera che fungano da giochi (catenelle con rami appesi, scatole in legno, posatoi di varie misure e che ogni tanto vengono modificati nella disposizione, collocazione della voliera in un punto frequentato dalla famiglia (sala).
LE STRUTTURE, LE VOLIERE, GLI ARREDI, I POSATOI
Se i Pappagallini vivono in voliera, si deve tener conto del fatto che sono estremamente abili a demolire le strutture in legno e quindi a non lasciare scoperte eventuali parti in legno della voliera. Affinché possano esercitare il forte becco, si mettano a loro disposizione dei rami teneri, preferibilmente di salice.
I pappagallini ondulati possono essere tenuti in gabbia o se in gruppi numerosi anche in voliere all’aperto. In questo caso è fondamentale provvedere a riparare la struttura su tre lati con fogli di nylon nel periodo invernale. Il numero dei rami posatoio, delle cassette da nido, delle mangiatoie e dei beverini deve essere adeguato al numero dei soggetti contenuti nella voliera.
LE AVVERTENZE ALIMENTARI
Offrire in quantità limitata: Yogurt, formaggio magro, pasta e riso cotti ma sconditi, noci o alimenti grassi.
QUELLO CHE I PAPPAGALLINI NON DEVONO MANGIARE
Un’alimentazione basata solo sui semi, eccesso di alimenti grassi, cibi conditi con grassi, zuccheri, o fritti, cioccolata, alimenti e bevande alcoliche o che contengono caffeina, noccioli di pesco, di prugne o di albicocche, latte e latticini (non sono in grado di digerire lattosio), parti verdi di germogli delle patate. I bastoncini di semi e frutta, eccessi di proteine e grassi animali (carne, pesce), omogeneizzati per bambini, miele e zuccheri in eccesso.
LA LEGISLAZIONE
Attenzione, molti degli uccelli appartenenti alle specie che inseriamo nella categoria dei piccoli pappagalli, sono protetti da specifica legislazione internazionale (CITES), poiché si tratta di specie a rischio estinzione nei paesi d’origine.
La loro detenzione prevede pertanto specifici vincoli e il rispetto di procedure burocratiche. Possono essere detenuti, allevati e commercializzati soltanto soggetti nati in cattività, che danno anche le migliori garanzie sanitarie. Prima dell’acquisto, consultare specificamente il negoziante o l’allevatore, per avere i necessari chiarimenti. La violazione delle norme CITES comporta severe sanzioni.
QUANDO CHIAMARE IL VETERINARIO
Ci sono comportamenti che segnalano il disagio degli uccelli da compagnia (piccoli pappagalli). Una volta realizzate le condizioni igieniche e di ambientazione indicate, non è detto che non ci siano problemi sanitari che riguardino i nostri amici alati.
Lo si deduce dai comportamenti anomali:
- Il soggetto rimane sul fondo del nido o della gabbia, senza manifestare socialità.
- Ha il piumaggio gonfio.
- Sul posatoio tiene la testa indietro, sotto l’ala (“dorme”), non vola, si sposta malvolentieri, anche se spaventato.
- Quando mangia, peraltro in modo svogliato, ha il piumaggio rigonfio. La cloaca e le piume circostanti possono presentarsi sporche, le feci verdastre.
- L’aspetto complessivo non è vispo. Respira a becco aperto o, addirittura, con fischio o piccolo rantolo.
Con uno o più di questi comportamenti, è bene rivolgersi al veterinario. Separare gli altri soggetti che vivono con quello indisposto o sospetto. Disinfettare gabbia ed attrezzature e non usarle per gli altri uccelli. Soprattutto, non praticare il “fai da te” con medicinali.
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