I VERMI TURBELLARI
I vermi turbellari sono una delle tradizionali suddivisioni del philum dei platelminti (vermi piatti), e includono tutti i sottogruppi che non siano esclusivamente parassitari. Ci sono circa 4500 specie, che vanno da 1 mm (0,039 in) a forme di acqua dolce a più di 500 mm (20 pollici) lunghi o terrestri, specie che possono raggiungere 600 millimetri (24 pollici) in lunghezza. Tutte le forme più grandi sono piatti simili a forma di nastro o foglia.
Mancano di sistema di respirazione e di circolazione e devono affidarsi alla diffusione per il trasporto interno di metaboliti. Molte delle forme più piccole sono a sezione circolare. La maggior parte sono predatori, e tutti vivono in acqua o in ambienti terrestri umidi.
La maggior parte delle forme si riproducono sessualmente e con poche eccezioni tutti sono ermafroditi simultanei.
LE CARATTERISTICHE SOMATICHE DEI VERMI TURBELLARI
- La classe deiturbellari appartiene al regno animale dei vermi platelminti, con oltre 3500 specie. La maggior parte di loro sono a vita libera, ma alcune specie sono parassiti che vivono nel corpo dell’ospite. Dimensioni di individui variano a seconda delle abitudini di habitat e di alimentazione. Alcuni vermi sono visibili solo al microscopio, altri raggiungono una lunghezza superiore a 40 cm.
- I turbellari (Turbellaria), detti anche vermi “vorticatori” (da turbo = vortice), sono animali liberi vermiformi, dicogami (presentano entrambe le gonadi), appiattiti, con il corpo ricoperto da un epitelio ciliato atto alla locomozione.
- Al contrario delle restanti classi del phylum, pochissime sono le specie adattatesi al parassitismo e al commensalismo, mentre la stragrande maggioranza è rappresentata da specie predatrici di microrganismi, piccoli invertebrati, oppure spazzine o vegetariane
- Questa classe riunisce vermi piatti di aspetto diverso, indicati con il nome generico di planarie, marini, d’acqua dolce e terrestri, e sviluppo diretto o per metamorfosi attraverso lo stato di larve di Müller.
- Quasi tutti i membri del tipo di vermi piatti sono parassiti, sono vermi ciliati,
- Rivestiti di epidermide ciliata, hanno dimensioni variabili da pochi millimetri a qualche centimetro, nelle planarie terrestri anche 30-60 cm.
- Il corpo appiattito è distinto in una regione cefalica, sede di organi di senso fotorecettori, e una posteriore;
- La bocca è situata ventralmente, più o meno nel mezzo del corpo, mai anteriore.
- Il tegumento consta dell’epidermide, unistratificata, ricoperta da una sottile cuticola e costituita, oltre che dalle cellule ciliate, da cellule ghiandolari mucose (dette a rabditi perché contengono dei bastoncelli rifrangenti di fosfati di calcio che possono essere espulsi) ed elementi sensoriali.
- Sotto l’epidermide si trova la muscolatura con fibre trasversali, longitudinali e dorsoventrali, lisce.
- La cavità gastro-vascolare comprende una faringe, talora estroflettibile e di forma varia, e un intestino a fondo cieco, diritto o più o meno ramificato in diverticoli.
- Il sistema nervoso, come quello escretore, ripete le caratteristiche generali del phylum; in rapporto con esso, si trovano gli organi di senso: ciglia, organi fotorecettori o occhi, rappresentati da semplici macule di pigmento o da pigmento associato a corpi rifrangenti
- Data la loro primitività, hanno un’organizzazione assai semplice: la bocca ventrale è collegata ad una faringe muscolosa e ad un intestino privo di sbocchi esterni; la digestione è affidata ad una massa di cellule sinciziali.
- I turbellari sono ermafroditi; i testicoli, situati ventralmente nel parenchima, sono uno, due o più numerosi; ai deferenti seguono una vescicola seminale e l’apertura genitale munita di un cirro copulatore estroflettibile; talora l’apertura genitale è multipla. Gli ovari sono due, raramente uno solo. Gli ovidotti sboccano in una cavità, l’ootipo, nella quale si apre il condotto del vitellogeno. La parte distale dell’ovidotto funziona da ricettacolo seminale. Le aperture genitali, maschile e femminile, possono sboccare all’esterno di una cloaca genitale comune, o avere sbocchi distinti. Oltre alla riproduzione sessuata, nei Turbellari si può verificare la riproduzione agamica per scissione.
L’HABITAT
I platelminti conducenti vita libera appartengono tutti alla classe dei turbellari e sono presenti sulle rocce, nel fango e nella sabbia dei fondali acquatici (marini, salmastri e dulciacquicoli). Molti turbellari vivono negli stagni o in pozze temporanee mentre solo alcune specie, come la geoplanaria, sono tipiche dei terreni umidi. I turbellari più noti e studiati sono quelli appartenenti al genere planaria.
Variabili in lunghezza da 1 mm a 50 cm, vivono solitamente nel mare, ma non mancano eccezioni nelle acque dolci e nei terreni umidi, sempre in presenza di acqua.
I turbellari possono essere trovati in acqua dolce e salata, nei terreni umidi, sotto le rocce, vicino alle rive di fiumi e laghi. Alcuni vivono sulla superficie del terreno, l’altro sotto di essa. Le poche specie vivono in superficie del corpo del padrone di casa, essendo un parassita, ma senza causare alcun danno a lui. I più numerosi e spettacolari rappresentanti della classe sono le planarie, che sono di tutti i colori (dal bianco e nero al marrone e blu).
L’ASPETTO DEI VERMI CILIATI
I vermi di questa classe sono ciliati, perché tutto il corpo del verme è coperto da piccole ciglia, che forniscono il movimento degli animali nello spazio. Lo spostamento dei vermi ciliati avviene a nuoto o strisciando come un serpente. Il corpo dell’animale ha forma appiattita, ovale o leggermente allungata.
Come con tutti i membri del verme piatto, il corpo non ha la cavità interna. L’organismo è bilateralmente simmetrico con i sensi disposti davanti alla bocca e sulla parte peritoneale del corpo.
La cigliatura è presente soprattutto sulla superficie ventrale e permette un nuoto planato apparentemente “senza sforzo” poiché le ciglia, battute sincronicamente, creano delle turbolenze d’acqua che fanno avanzare l’animale.
Quando invece si trova sul fondo, la Turbellaria procede contraendo la muscolatura, creando un movimento ondulatorio.
LE FUNZIONI DEL COPERCHIO CILIARE
Tutti i membri della classe di vermi piatti non hanno le ciglia. I tipi dei vermi ciliati nascondono la ghiandola della secrezione sotto lo strato epiteliare. Il muco rilasciato dalla parte anteriore del corpo aiuta il verme attaccato e tenuto sulla superficie del substrato, a muoversi senza perdere l’equilibrio. Lungo i bordi del Warm Bodies ci sono le ghiandole unicellulari che secernono muco con proprietà tossiche. Questo muco è un tipo di protezione degli animali dagli altri predatori più grandi (ad esempio pesce).
L’epitelio ciliare è di due tipi:
- Con le ciglia chiaramente separati l’uno dall’altro.
- Con le ciglia fuse in uno strato citoplasmatico.
LA PLANARIA
I turbellari più noti vengono chiamati planarie, famose per la notevole capacità di rigenerazione che permette loro di scindersi agamicamente in più esemplari. Questa capacità è tipica ed esclusiva dei turbellari, ed è possibile grazie alle cellule del mesoderma, che essendo capaci di produrre tutti i tipi cellulari, sono totipotenti e non pluripotenti come sono normalmente le cellule mesodermiche. Una planaria tagliata in più parti, dà origine ad un esemplare completo a partire da ogni frammento, ad esclusione dell’estremità posteriore, che non dà luogo ad alcuna rigenerazione; probabilmente tali fenomeni rigenerativi sono determinati da un gradiente anteroposteriore della velocità metabolica.
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