QUALI SONO GLI ANIMALI ERBIVORI
Gli animali erbivori sono organismi che si nutrono prevalentemente di vegetali viventi. L’erbivoria non è una “malattia” anche se suona molto male: è una forma tipica di nutrizione che, oltre alle foglie, contempla la presenza nel “piatto” di radici, frutta, nettare, linfa e anche di cianobatteri e di altre alghe uni e pluricellulari o di organismi della microflora.
IL RUOLO DEGLI ANIMALI ERBIVORI
È essenziale il ruolo degli animali erbivori all’interno della catena alimentare planetaria: sono loro che trasformano le molecole vegetali (cellulosa, amido), in molecole animali (glicogeno) assicurando cibo a carnivori e animali decompositori.
Vivendo in zone climatiche ed ecosistemi molto diversi gli animali erbivori si sono adattati trasformando la propria dieta a seconda di ciò che hanno trovato. Ancora di stagione in stagione tutti loro devono accettare di nutrirsi dei vegetali che la natura produce, oltretutto hanno una efficienza di assimilazione è molto bassa
LE SOTTOCLASSI DEGLI ANIMALI ERBIVORI
Esistono vari modi di “sottoclassificare” gli animali erbivori, ad esempio in frugivori (che si nutrono principalmente di frutti) e folivori (che si nutrono principalmente di foglie): una distinzione non netta perché spesso entrambi mangiano altre parti vegetali come fusto di piante, radici e semi.
Gli animali erbivori mammiferi si dividono ad esempio anche in monogastrici (stomaco a una sola sacca) tra cui troviamo Equidi e i Roditori, e poligastrici (o ruminanti). Questi ultimi hanno uno stomaco con quattro diverse sacche (rumine, reticolo, omaso ed abomaso) e vedono nelle loro fila i Camelidi (dotati di uno stomaco a tre sacche) e i Ruminanti in senso stretto (Bovidi, Cervidi, Giraffidi, ecc..). Con quattro sacche ovviamente digeriscono molto meglio grazie anche al processo di ruminazione e alla digestione microbica.
QUALI SONO GLI ANIMALI ERBIVORI
Tra gli animali erbivori più noti, prima di partire con il lungo elenco, troviamo il canguro. Salta, e la coda molto muscolosa lo aiuta a bilanciare il corpo mentre lo fa. I canguri hanno un apparato digerente in comparti e al loro interno a volte ci sono dei microrganismi che danno una mano alla digestione. Di questi animali erbivori pronti al balzo ce ne sono di dimensioni varie, da1 Kg a 90.
Altri animali erbivori molto noti e solitamente apprezzati sono i cammelli, in giro in branchi da circa 20 esemplari, sotto la guida di un maschio. Sono molto resistenti fisicamente, sia alle condizioni climatiche sia per quanto riguarda alimentazione e sete. Sfruttando a loro vantaggio le gobbe piene di grasso, sono animali erbivori in grado di sopravvivere per vari giorni alla mancanza di cibo e di acqua.
In Africa Equatoriale troviamo animali erbivori molto sociali, i gorilla, anche loro in branchi ma un po’ più piccoli, sempre capeggiati da un maschio, il più possente. La dieta del gorilla prevede germogli, foglie, frutti, radici, funghi, cortecce tenere e steli di bambù.
E poi tra gli animali erbivori c’è il koala, affamato di gemme e foglie di eucalipto. Per digerirli si aiuta con alcuni microrganismi: non sarebbe possibile assimilare la cellulosa senza di loro. Inoltre, grazie solo all’intestino cieco, i koala evitano i possibili effetti tossici dell’eucalipto. Alla vista, questi animali erbivori mostrano una bella pelliccia sopra grigio cenere e bianca sul ventre, lunga e morbida.
Ecco quindi l’elenco degli animali erbivori in ordine alfabetico, Ape, Bisonte, Bradipo, Bue, Bufalo, Cammello, Camoscio, Canguro, Capibara, Capra, Caribù, Castoro, Cavallo, Cervo, Cicala, Coniglio, Dik-dik, Dugongo, Elefante, Farfalla, Gazzella, Giraffa, Iguana, Impala, Ippopotamo, Koala, Lama, Lamantino, Lichi, Lombrico, Mucca, Muflone, Nutria, Nyala, Okapi, Orice, Pecora, Porcospino, Rinoceronte, Stambecco, Tapiro, Yak, Zebra.
GLI ANIMALI ERBIVORI PARTICOLARI
Nella lista degli animali erbivori saltano all’occhio alcune specie mai sentite e che incuriosiscono. Ad esempio la capibara è il roditore di maggiori dimensioni attualmente esistente. Vive nelle paludi e in zone umide vicino a laghi o fiumi nelle zone tropicali e temperate del Sud America, a est delle Ande.
Anche i caribù sono di certo animali erbivori insoliti: renne del Nord America, sia stanziali che migratrici. Che dire poi del Dugongo, animale erbivoro e mammifero dell’ordine Sirenia, sguazza che è un piacere. Andando in Africa troviamo tra gli animali erbivori il nyala(Tragelaphus angasii), antilope sudafricana con corna a spirale che bazzica spesso nei pressi di pozze d’acqua, da sola o in piccoli gruppi familiari. Assomiglia ad una giraffa, leggermente, l’Okapi, mammifero originario del Congo in Africa centrale, mentre il Tapiro, è in verità uno degli animali erbivori simile ai rinoceronti ma anche ai cavalli: che aspetto curioso ne risulta.
GLI ANIMALI ERBIVORI PIU’ PERICOLOSI
Ebbene sì, ci sono animali erbivori pericolosi: non ci mangiano, ma meglio non irritarli e provocarli. Non andiamo a pensare a chissà quali strani esseri ma agli ippopotami, ad esempio, o ai rinoceronti e ai bisonti.
L’ippopotamo è letteralmente un animale colossale: vive nei fiumi e nei laghi africani e, tozzo e cilindrico, ha ben 40 denti di cui i canini inferiori sono triangolari ed incurvati e arrivano ai 70 cm di lunghezza. Con una pelle spessa 4 cm questi animali erbivori stanno quasi sempre nell’acqua con occhi e orecchie fuori, mangiano cereali, legumi e ogni tipo di vegetali. Sono noti per essere, oltre che pericolosi, anche un po’ “maleducati”: quando salgono a terra, danneggiano intere piantagioni calpestandole come nulla fosse.
Tra gli animali erbivori spuntano anche, con il loro corno, o anche due, i rinoceronti, dalla pelle molto spessa o corazzata, quasi interamente nuda. La coda è piccola ma i piedi sono provvisti di dita con tanto di zoccoli. Vivono per lo più in Asia meridionale e in una parte dell’Africa, dove c’è acqua: in paludi o sugli argini dei fiumi. Sono attivi specialmente di notte e mangiano rami di alberi, cardi, ginestre, canne e simili vegetali duri. Il loro stomaco è lungo 1,70 m e largo 75 cm!
Anche loro come gli ippopotami, rovinano le piantagioni, girano in gruppi di tre o quattro, massimo: non sono affatto socievoli, rimangono isolati o in gruppi di tre o quattro esemplari: non hanno una carattere socievole. Un altro esempio pericoloso tra gli animali erbivori è il bisonte ma non scordiamo lo scatenato panda e il cinghiale.
LA DENTATURA DEGLI ERBIVORI
Agli erbivori mancano generalmente i canini o, se sono presenti, sono di forma rudimentale;
Gli incisivi, premolari e molari sono a crescita prolungata, per compensare l’usura della superficie masticatoria;
Agli erbivori ruminanti mancano gli incisivi superiori ed i canini, sostituiti da un cercine della mucosa che, insieme agli incisivi inferiori formano un apparato atto a strappare l’erba, che poi sarà ruminata e digerita; premolari e molari sono a crescita prolungata;
Agli erbivori roditori mancano i canini; gli incisivi sono a crescita continua e con il margine tagliente e auto affilante.
LA DIFFERENZA DI DENTATURA DEI CARNIVORI
I Carnivori sono Mammiferi predatori forniti di una specifica dentatura adatta per tale dieta:
- I canini sono molto lunghi e usati come pugnali per mordere e uccidere la vittima;
- I molari e i premolari hanno una serie di alte cuspidi taglienti idonee a dilaniare, e sono caratterizzati dai cosiddetti denti ferini o carnassiali, costituiti dall’ultimo premolare superiore e dal primo molare inferiore.
IL MOLARE NEI MAMMIFERI
Il molare dei mammiferi si modella in rapporto al tipo di alimentazione.
- Nel carnivori è definito SECODONTE, poichè è adatto a lacerare la carne ed ha caratteristiche di primitività.
- Negli onnivori le cuspidi sono più arrotondate ed il dente (BUNODONTE) è più adatto a masticare.
- Negli erbivori il dente è costituito da più corone separate o fuse tra loro con il cemento (dente SELENODONTE), crescita continua. Cerca queste tre parole e vedrai che troverai anche molte altre notizie.
Ciao!
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