L’ORDINE DEI COLEOTTERI
L’ordine di Insetti che comprende il maggior numero di specie, circa un terzo di tutte le specie di insetti ed anche uno dei più noti, è quello dei Coleotteri.
I coleotteri, il cui nome scientifico è “Coleoptera”, sono un ordine di insetti che rappresenta il più vasto raggruppamento di insetti, diffuso su tutta la superficie della terra, conta infatti 350.000 specie di cui circa 10.000 presenti anche nel nostro Paese. Secondo le stime degli studiosi cela in realtà un pari numero di specie non ancora conosciute e classificate, quindi potendo vantare un potenziale di oltre settecentomila specie.
L’ETIMOLOGIA DEL TERMINE
Il nome Coleoptera (dal greco antico : κολεόπτερος , koleópteros ) è basato dai termini κολεός, koleós («guaina», «fodero») e πτερόν pterón («ala»). Infatti, le ali anteriori di questi insetti, dette elitre da lyλυτρον élytron («involucro»), sono fortemente sclerificate e quindi non svolgono più la funzione del volo ma proteggono le ali posteriori e l’addome. Il nome Coleotteri è stato nientemeno introdotto da Aristotele, il quale ha unito due parole greche che indicano “fodero” e “ali” proprio in relazione alla particolare forma e struttura delle ali di questo ordine animale.
Allora quindi i Coleotteri erano conosciuti ed anche studiati, quindi ritenuti importanti e soprattutto erano in numero così grande da costituire un gruppo molto grande di specie.
IL NUMERO DELLE SPECIE
Secondo alcuni studiosi il numero delle specie di coleotteri supera il numero di tutte le altre specie di esseri viventi sulla Terra, cioè tutti gli altri animali ed i vegetali compresi.
Non solo, è dato certo che l’ordine dei Coleotteri è il più numeroso raggruppamento statistico delle specie viventi. Pertanto è difficile fare una loro classificazione perché soprattutto è in continuo mutamento.
Questi insetti sono diffusi in tutti gli ambienti, sia terrestri (alcuni si sono adattati anche alla vita ipogea e cavernicola) che acquatici, con dermascheletro consistente, buoni o mediocri volatori, talvolta inabili al volo. Le dimensioni variano da 1 mm (Tricopterigidi) a più di 15 cm (Dynastes hercules, Macrodontia cervicornis). Le antenne hanno numero di articoli e aspetto diversi nelle varie famiglie. Le loro dimensioni sono estremamente variabili. infatti si passa da forme molto piccole (circa 0,5 mm), a grandi (anche alcune decine di mm), fino ad alcune specie tropicali che sono i più grandi insetti conosciuti.
LA DIFFUSIONE DEI COLEOTTERI
La diffusione dei Coleotteri è straordinaria, in quanto annovera specie dall’evoluzione così spiccata ed avanzata che permette loro di adattarsi al caldo tropicale così come alle regioni temperate, arrivando anche ai margini dei poli.
Infatti, le uniche zone del pianeta Terra in cui non possiamo trovare i coleotteri sono proprio il Polo Nord ed il Polo Sud, perché in queste zone manca ogni tipo di sostanza nutritiva per questi insetti.
il numero di Coleotteri presenti al mondo è elevatissimo, e ciò fa presupporre che esistano tantissime specie, differenziatesi proprio in base a quelle caratteristiche che hanno permesso ad una di adattarsi a sopravvivere in un clima caldo e secco sfruttando la poca vegetazione presente, e ad un’altra di adattarsi alla giungla tropicale, ricca di vegetazione e cibo, ma anche colma di pericoli da cui le specie lì presenti hanno dovuto imparare a difendersi con varie tecniche.
LA MORFOLOGIA DEI COLEOTTERI
Anche se numerose possono essere le differenze tra una specie e l’altra, per quanto riguarda specifici organi e appendici, due caratteristiche peculiari dell’anatomia esterna dei coleotteri sono l’esoscheletro e le elitre. Il primo di questi è di fatto una struttura esterna più o meno rigida che fornisce protezione al corpo dell’animale mantenendo una certa flessibilità; le elitre, invece, sono delle ali anteriori sclerificati (costituite da sclerotina) che, avendo con l’evoluzione perso la funzione del volo, sono una sorta di scudo o protezione per l’addome e le ali membranose sottostanti, le uniche con cui l’animale è in grado di volare. Esistono inoltre alcune famiglie di coleotteri in cui sia le elitre sia la capacità di volare sono andati perduti (famiglia Phengodidae)
Un’altra caratteristica fondamentale dei coleotteri è la divisione del corpo che, come per tutti gli insetti, comprende testa, torace e addome.
L’ANATOMIA DEL COLEOTTERO
In generale il corpo del coleottero è simile a quello di altri insetti, cioè formato da tre sezioni: capo, torace ed addome. Quasi tutti i coleotteri possiedono tutti, ali spesso adatti al volo. Queste sono ricoperte da un altro paio di ali molto rigide dette elitre, che svolgono un ruolo di protezione.
Nell’addome troviamo la caratteristica più particolare di tutti i coleotteri, ovvero quella che ha dato loro questo nome, le elitre: esse sono delle ali che per via dell’evoluzione si sono indurite, quasi per formare un esoscheletro protettivo esclusivamente delle ali vere e proprie ed utilizzate per volare.
Quando un coleottero spicca il volo, prima “scopre” le ali alzando le elitre, e poi muove le altre ali vere e proprie per librarsi in aria.
I curculionidi ed i carabidi sono due sottogruppi di coleotteri che hanno perso la capacità di volare ma non le elitre, mentre i Fengodidi hanno perso sia il volo che le elitre, praticamente integrate nell’addome standard.
Le dimensioni dei Coleotteri possono variare molto da specie a specie, partendo da quasi invisibili elementi da 1 millimetro di lunghezza per giungere a dei veri e proprie mostri da 15 o anche 18 centimetri di lunghezza!
Gli elementi che cambiano da specie a specie sono gli occhi (che in alcuni sottogruppi sono addirittura sdoppiati tra sopra e sotto per permettere un miglioramento della vista tra dentro e fuori acqua) e la forma delle antenne, incredibilmente varia ed eterogenea.
L’HABITAT DEI COLEOTTERI
I coleotteri hanno una distribuzione cosmopolita, essendo diffusi in tutto il mondo a eccezione delle regioni polari. La loro comparsa risale a circa 280 milioni di anni fa.
I coleotteri sono noti come fossili già dal Permiano (circa 280 milioni di anni fa) attraverso esemplari conservati su pietra. Fossili più recenti e molto noti sono quelli conservati nell’ambra, all’interno delle quali sono stati riscontrati già molti generati presenti oggi.
Sono diffusi in tutti i continenti della Terra tranne che in Antartide.
Molte specie e intere famiglie di Coleotteri. vivono a spese di piante coltivate, di derrate, di manufatti (Buprestidi, Curculionidi, Scolitidi ecc.); sono invece utili i predatori e distruttori di forme nocive (Cicindelidi, Carabidi, Ditiscidi, Girinidi, Stafilinidi, Coccinellidi ecc..
La complessità di questo raggruppamento, pur omogeneo, e le parziali conoscenze a tutt’oggi raggiunte, fanno sì che la sistematica interna dei coleotteri sia in continua revisione.
I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI DEI COLEOTTERI
Tante persone hanno un’idea sbagliata e negativa sui coleotteri (“non mi piacciono, sono viscidi e sporchi”), senza però conoscerli davvero.
Passiamo ora a vedere in quali casi essi davvero entrano in contrasto con l’uomo ed in quali altri essi addirittura giungono ad aiutarlo.
Partiamo dagli impatti negativi, che essendo sinceri hanno una certa rilevanza: i coleotteri possono avere effetti negativi su varie parti dell’economia umana, partendo dalle colture e giungendo fino ai manufatti.
Le colture agricole possono essere danneggiate dai Buprestidi, dai Cerambicidi e da altre specie che tentiamo di combattere con prodotti chimici soprattutto; invece altre famiglie di Coleotteri che danneggiano i manufatti in legno umani sono quelle dei Tarli, tra gli esemplari più piccoli ma anche più distruttivi.
Non solo, parecchi coleotteri trovano succulenti i nostri cibi, quindi li attaccano e se ne cibano, impedendo a noi di farlo; altri invece, di tendenze da xilofogi, rovinano il panorama forestale (Termiti).
In ogni caso hanno la maggior “colpa” le larve di queste specie, che da queste varie cose trovano le sostanze nutritive per sostentarsi e crescere ancora.
Ma ci sono anche dei coleotteri “positivi”, ovvero che aiutano l’uomo, ciò si riferisce soprattutto all’uomo agricoltore, in quanto egli sfrutta alcune specie che eliminano cibandosene altre specie di coleotteri o insetti che potrebbero danneggiare alcune colture.
Il classico esempio sono le coccinelle, tanto amate per il loro aspetto dolce e sereno e per le loro presunte facoltà di donare fortuna, esse aiutano tanti agricoltori ad evitare i prodotti chimici per proteggere i loro prodotti.
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