LE SPECIE DEI MOLLUSCHI
I Molluschi costituiscono il secondo phylum in ordine di grandezza, del regno animale. Le oltre 110.000 specie note sono principalmente marine anche se esistono organismi di acqua dolce e terrestri. Come dice il loro nome hanno un corpo molle, non hanno uno scheletro interno ma soltanto una conchiglia (non sempre presente) che li protegge.
LE CARATTERISTICHE COMUNI
All’apparenza sembrano molto diversi ma in comune hanno un piede muscoloso per muoversi e un sacco dei visceri in cui sono contenuti tutti gli organi. Alcuni di loro hanno una lingua dentata, la radula, che serve a raschiare e raccogliere il cibo.
È presente, inoltre, un organo, il mantello, che serve per formare la conchiglia che li protegge durante la vita. Grazie a questo scheletro, la maggioranza dei molluschi ha lasciato testimonianze fossili piuttosto evidenti e numerose. Il sistema nervoso è molto ben sviluppato. Si riproducono per via sessuale e alcuni di loro sono ermafroditi. Le classi principali dei molluschi sono i bivalvi (cozze), i gasteropodi (chiocciole) e i cefalopodi (polpi e seppie.
LA SUDDIVISIONE DEL PHILUM DEI MOLLUSCHI
La divisione del Phylum dei Molluschi in Classi si basa sulla presenza e sulla forma della conchiglia, per cui si possono elencare sette classi:
- Aplacofori: assenza di conchiglia, aspetto vermiforme, mantello e piede molto ridotti;
- Monoplacofori: conchiglia unica dorsale senza torsione;
- Poliplacofori: conchiglia costituita da otto piastre embricate (es. Chiton olivaceus)
- Scafopodi: molluschi marini scavatori, conchiglia a forma di zanna ed aperta ad entrambe le estremità (es. Dentalium)
- Gasteropodi: conchiglia unica avvolta a spirale (chiocciole), ridotta o assente (nudibranchi);
- Bivalvi: conchiglia costituita da due valve (es. cozze, vongole, ostriche, pettini);
- Cefalopodi: (nautili, seppie, calamari e polpi) molluschi marini prevalentemente adattati al nuoto, con il piede diviso in tentacoli o braccia; conchiglia esterna presente solo in Nautilus, ridotta e interna nei calamari e nelle seppie, assente nei polpi.
LASUDDIVISIONE DEI MOLLUSCHI IN CLASSI
I molluschi sono divisi in numerose classi di cui le più importanti dal punto di vista commerciale sono i bivalvi, i cefalopodi e i gasteropodi. Come spiega il nome, i molluschi hanno il corpo molle, protetto esternamente da una conchiglia che, in alcune specie, può essere interna, ridotta o assente.
1) I BIVALVI
I bivalvi sono molluschi filtratori il cui corpo è racchiuso da una conchiglia composta da due valve unite da una specie di cerniera che il mollusco apre e chiude velocemente per potersi spostare. I bivalvi vivono nell’acqua fissati alle rocce come le cozze, le ostriche, le vongole o nei fondali sabbiosi, come i cannolicchi. Sono ottimi filtratori e si nutrono di plancton a particelle organiche in sospensione presenti nell’acqua. Le vongole, in particolare la vongola verace filippina, e le cozze o mitili sono tra i bivalvi più allevati e rappresentano la principale voce produttiva dell’acquacoltura nazionale; le pratiche di allevamento vengono denominate rispettivamente venericoltura e mitilicoltura.
Vi appartengono molti molluschi commestibili come ostriche, cozze e vongole. La conchiglia è divisa in due valve ed è chiusa da muscoli molto forti. Si nutrono filtrando l’acqua di mare.
2) I CEFALOPODI
Nei Cefalopodi la conchiglia si è variamente ridotta ed è stata inglobata internamente, come nel caso di seppie, calamari, totani, oppure è completamente scomparsa, come nei polipi e nei moscardini. I Cefalopodi sono essenzialmente predatori e il loro corpo si è adattato a questa funzione. La caratteristica principale è la presenza di diversi tentacoli provvisti di ventose e la bocca, situata in mezzo ad essi, che dotata di un robusto becco corneo.
Vi appartengono animali marini come polpi, calamari, seppie e nautili. Il piede si è trasformato in una struttura con tentacoli e ventose. Hanno un sistema nervoso e degli occhi molto sviluppati. La conchiglia può essere assente come nei polpi oppure diventare interna come nelle seppie. In questa classe è presente il più grande invertebrato vivente, il calamaro gigante, lungo anche oltre 20 metri.
3) I GASTEROPODI
Nei Gasteropodi, la conchiglia è esterna e può avere una forma conica appiattita, come nella patella o a spirale, come nel tombolino e nel mutrice. Questi molluschi si muovono molto lentamente strisciando sul fondale, grazie ad un “piede” mollusco piatto. La bocca possiede una “radula” che serve per raschiare le alghe e perforare la conchiglia della preda. Sono animali in gran parte marini ma anche di acque dolci o terrestri come le lumache e le chiocciole. Presentano organi di senso posizionati su due paia di tentacoli.
LA SUDDIVISIONE DEI GASTEROPODI
A) I PROSOBRANCHI
I prosobranchi (dal greco prósō, davanti+branchia) sono una sottoclasse di molluschi gasteropodi che comprende specie considerate primitive in quanto hanno la cavità palleale rivolta in avanti in seguito alla torsione del sacco dei visceri. Le branchie possono essere uno o due e sono sempre situate davanti al cuore. Nella maggior parte dei casi sono dotati di conchiglia avvolta a spirale, destrorsa e munita di opercolo. La radula è formata da serie trasversali di piastre dentate e ha molta importanza per la classificazione dei vari gruppi presentando notevoli differenze.
L’animale presenta un corpo in cui è ben distinguibile il capo dotato di un paio di tentacoli e di un paio d’occhi. Quasi tutti i Prosobranchi, detti anche Streptoneuri, sono gonocorici e vivono in mare lungo il litorale. Alcuni sono terrestri, hanno perso le branchie e respirano attraverso la parete interna della cavità del mantello, molto ricca di vasi sanguigni. Comprendono ca. 20.000 specie raggruppate negli ordini degli Archeogasteropodi e dei monotocardi.
B) I MONOTOCARDI
I monotocardi [dal greco mónōtos, con un solo orecchio+kardía, cuore) fanno parte dei gasteropodi prosobranchi detti anche Mesogasteropodi e Pettinibranchi. Hanno la conchiglia in genere spiralata e posseggono solo gli organi del lato sinistro (un solo ctenidio, un solo atrio cardiaco e un solo nefridio). I Monotocardi comprendono numerosissime famiglie fra cui Paludinidi, Littorinidi, Turritellidi, Strombidi, Cipreidi, Naticidi, Tritonidi. Sempre ai Monotocardi appartengono anche i Carinaridi e gli Pterotracheidi, molluschi adattati alla vita pelagica.
C) GLI STROMBIDI
Gli strombidi. dal greco strómbos, trottola, pigna, appartengono alla famiglia dei molluschi gasteropodi dell’ordine dei monotocardi. Hanno una conchiglia spessa e turricolata che presenta il margine esterno dell’ultimo giro espanso a forma di ala.
Il capo, piuttosto grande, reca gli occhi e due paia di tentacoli retrattili. Diffusi nelle zone di scogliera a profondità media, gli Strombidi sono presenti nei mari caldi con il genere Strombus e nei nostri mari con il genere Pterocer
D) I NUDIBRANCHI
I nudibranchi sono un sottordine di molluschi dell’ordine Opisthobranchia che comprende più di 7000 specie descritte. La parola nudibranchi deriva dal latino nudus(nudo) e dalla parola greca brankhia (branchia) e significa con le branchie nude. Si possono incontrare in tutto il mondo a tutte le profondità, anche se la maggior parte delle specie vive in acque calde e poco profonde, sebbene siano state trovate specie anche nei mari dell’Antartide. I nudibranchi sono dotati di coro morbido e flessibile. La forma adulta non ha la conchiglia. Sono, probabilmente, gli animali più colorati della Terra e le loro dimensioni variano da 1 a 60 centimetri.
I MOLLUSCHI VELENOSI
In mare esistono animali che solo apparentemente sembrano innocui, ma che sono in grado di provocare forti dolori e talvolta essere letali anche per l’uomo. Tra questi alcune individui del genere Conus, che comprende circa 600 specie. Queste conchiglie vivono in ambienti tropicali e sono caratterizzate da una proboscide dotata di un aculeo velenoso che l’animale è in grado di scagliare, come un piccolo dardo, per parecchi centimetri. L’aculeo, che è simile ad un arpione, contiene un potentissimo veleno, paragonabile a quello del cobra: questa tossina colpisce il sistema nervoso e non esiste un antidoto. Tutti le specie appartenenti a questo genere sono carnivore e si nutrono di piccoli pesci e crostacei.
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