LE MODALITA’ DI ALLEVAMENTO DEL TACCHINO
Dopo aver fatto una veloce panoramica delle più importanti caratteristiche del tacchino è bene iniziare la parte riguardante il suo allevamento facendo una piccola precisazione sulle razze esistenti.
Sono molte le persone che si dedicano all’allevamento deitacchini domestici. Sia per consumo personale che per la commercializzazione delle loro carne. Oltre ad essere un piatto tipico in diversi paesi, il successo del tacchino sulle nostre tavole deriva dalla bontà e dalla qualità di questo alimento, che rappresenta una valida alternativa al pollo.
L’ALLEVAMENTO DEI TACCHINI DOMESTICI
Il tacchino domestico è ungallinaceo che, sebbene sia snello, dotato di zampe lunghe e coda, non è in grado di volare. Il problema principale è che le sue ali sono doppie.Può misurare fino a un metro di altezza e il suo peso può variare da 4 a 20 chili.
Durante i primi mesi di vita, i giovani di tacchino passano le loro giornate sotto la protezione della loro madre. In un ambiente naturale, l’allevamento del tacchino domestico contempla tutte le fasi della vita dell’esemplare: dalla sua nascita fino a quando sarà in grado di nutrirsi da solo.
Il suo menù giornaliero comprende insetti, cereali, foglie e piccole pietre (per favorire la digestione). A questo si aggiungono: frutta, ghiande e altre specie selvatiche. Si nutrono anche di lombrichi, lumache, larve di insetti, semi, crusca di grano, verdure e cereali.
COME CREARE UN ALLEVAMENTO DI TACCHINI
Se si devono riprodurre un gran numero di tacchini, vengono solitamente utilizzate alcune forme di allevamento.
Alcune delle tecniche di allevamento più conosciute prevedono che il tacchino rimanga in un’incubatrice con il fondo ricoperto di carta, sul quale viene collocato il mangime, fin dai primi giorni di vita.
All’interno di questa speciale stanza è necessario disporre delle lampade da 120 o 250watt posizionate sopra gli animali, in modo tale che la temperatura dell’ambiente sia sempre intorno ai 34 gradi.
Dopo questo periodo di incubazione, la dieta dell’animale da allevamento saràgarantita da un alimentatore. Sia questo contenitore che quello per l’acqua devono sempre garantire una quantità sufficiente per la corretta alimentazione di 25 tacchini che, evidentemente, a partire da ora vivranno insieme.
Verranno tenuti lontani dal calore delle lampade, ma posizionati in modo da poter agevolmente raggiungere, con il proprio becco, sia i semi che l’acqua.
Durante le prime settimane di allevamento del tacchino domestico, si raccomanda che la sua dieta contenga il 30% di proteine in ogni razione e con un’aggiunta di mais e avena nelle prime 14 settimane. Dopo 80 giorni dalla nascita, potrete aggiungere patate e cereali e lasciare liberi gli uccelli, finalmente, di mangiare erba.
Meglio evitare i mangimi commerciali, poiché questi riducono la qualità della carne. Bisogna anche evitare che crescano eccessivamente di peso, perché le loro dimensioni anormali possono essere il sintomo di un allevamento supportato troppo artificialmente. I consumatori sanno che più naturale e biologico sarà l’allevamento, migliore sarà la qualità della carne acquistata e consumata.
COME PRENDERSI CURA DELLA SALUTE DEI TACCHINI
- La femmina è in grado di riprodursi dopo tre anni e può farlo solo in primavera. Durante questo periodo potrà deporre da 8 a 15 uova, che poi coverà per circa 28 giorni.
- Per garantire il benessere del tacchino e assicurare la buona qualità della carne, è necessario tenere conto di alcune cure. Per esempio, dovrete isolare gli uccelli malati per ridurre il rischio di infezione e la trasmissione di malattie.
- Un altro punto importante sono le misure preventive che mirano a ridurre il livello di cannibalismo. Da un lato, il tacchino dovrebbe avere abbastanza spazio per spostarsi e allontanarsi. E anche per uscire a pascolare, oltre che per proteggersi dalla luce del sole e dal calore.
- Una volta cresciuto a sufficienza, ma ancora giovane, si consiglia di tagliare la punta del becco per evitare la possibilità di scontri e il beccarsi a vicenda, situazioni che possono persino provocare la morte di uno dei maschi del gruppo.
LE TRE TIPOLOGIE DIVERSE DI TACCHINO
Se pensate di concentrare il vostro allevamento su una particolare razza, purtroppo, dovrete cambiare idea: gli esemplari in vendita sono il risultato di tantissimi incroci finalizzate alla creazione di esemplari con ottime caratteristiche che, in genere, si distinguono per dimensioni e peso.
Avremo quindi 3 tipologie diverse di tacchino:
- Leggero
- Medio
- Pesante
Le razze di tacchino tipicamente italiane sono più o meno sparite dal Sud Italia, mentre al Nord quelle che rimangono risultano molto predisposte alla cova.
LE MODALITÀ DI ALLEVAMENTO
Il tacchino può essere allevato in due modi, al chiuso e all’aperto; la prima modalità è usata da allevatori professionisti, mentre chi vuole cimentarsi in questa pratica a livello amatoriale può anche optare per l’allevamento all’aperto.
I tacchini sono degli animali che sanno sempre come trovare il loro cibo semplicemente razzolando.
IL TACCHINO NON SI ALLEVA DA SOLO
Dato che si tratta di animali con una spiccata propensione al pascolo, il tacchino non si alleverà mai singolarmente, ma in gruppo.
Per allevare tra i 15 e i 20 capi, basteranno 500 metri quadri di terreno; la scelta sulla recinzione dipende dalla presenza o meno di animali predatori nei dintorni. Non si tratta, infatti, di una misura di contenimento dell’animale, ma di protezione: i tacchini sono animali molto territoriali che non lasciano mail il proprio territorio.
Se avete altri animali come galline o polli, non unite i vari allevamenti: il tacchino, infatti, potrebbe contrarre malattie abbastanza gravi come l’entero-epatite.
COME ORGANIZZARE GLI SPAZI
Il rapporto ideale secondo cui organizzare lo spazio adibito ai tacchini è di 5 esemplari per metro quadro. Come succede per le galline ovaiole, sarà necessario che nello spazio ci siano i così detti posatoi che dovranno occupare gran parte della superficie e offrire un buon ricovero agli animali.
Per costruire lo spazio che accoglierà i tacchini possono anche essere usati materiali da recupero.
COME COSTRUIRE IL RIPARO PER I TACCHINI
La costruzione del riparo per i tacchini è molto facile e si possono usare materiali da recupero.
Se si ha un allevamento da cova, sarà doveroso organizzare degli spazi in cui le tacchine potranno covare le proprie uova in serenità; dato che non abbandoneranno mai il nido con i pulcini bisognerà a far trovare loro tutto ciò di cui hanno bisogno (cibo e acqua) nelle vicinanze dopo che le uova si saranno schiuse.
Il tempo necessario all’apertura delle uova è di massimo 28 giorni e, successivamente, i pulcini dovranno sempre restare con la madre.
Per fare in modo che ciò accada, bisogna predisporre un kit per nidiate in cui i pulcini potranno stare tutti insieme e la madre potrà allontanarsi per nutrirsi e dissetarsi senza difficoltà.
IL RISCALDAMENTO E IL RAFFREDDAMENTO DEGLI SPAZI
Per fare in modo che i pulcini crescano sani e forti, bisogna assicurarsi che la temperatura dell’ambiente sia sufficientemente calda; installare dei riscaldamenti regolabili è dunque una priorità.
In allevamenti di piccole dimensioni si usano, in genere, delle cappe calde che riscalderanno un determinato gruppo di pulcini.
Per l’età adulta, invece, sarà essenziale collocare nel recinto almeno un abbeveratoio e delle zone d’ombra essenziali per combattere il caldo del periodo estivo.
LA DIETA IDEALE PER IL TACCHINO
Nelle prime 3 settimane di vita è essenziale fare in modo che i tacchini abbiano molto cibo a disposizione e, per questo, le mangiatoie devono essere costantemente piene; successivamente, qualora si volesse mettere gli animali all’ingrasso, si dovrà somministrare una miscela solamente a metà giornata.
Nel restante tempo, i tacchini razzoleranno e pascoleranno trovando il proprio cibo in autonomia. Per crescere e raggiungere il peso adeguato, il tacchino maschio ha bisogno di circa 150 giorni, mentre per le femmine saranno 180.
Sicuramente i tacchini sono animali caratteristici, affascinanti e pieni di sorprese.
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