LA STRUTTURA DEI VARI TIPI DI ACQUARIO
Rispetto alla sommità, gli acquari si distinguono in:
- Aperti: dove è possibile ammirare l’acquario dall’alto e coltivare piante che superano il pelo dell’acqua (es. Echinodorus) o vivono a pelo d’acqua (es. Lemma minor), ma che richiedono costose plafoniere sospese per l’illuminazione. L’intensa evaporazione richiede frequenti rabbocchi di acqua, demineralizzata per non variarne pericolosamente i parametri chimici.
- Acquario Forzato: acquario aperto o chiuso con intercapedine sotto sabbia drenata da pompa, può avere filtro interno o esterno anche connesso con il filtro sotto sabbia. Raccomandata aerazione e presenza di cascatella per rinnovare l’acqua in superficie. Se allestito con piante a crescita lenta e popolato con moderazione garantisce stabilità chimica anche attorno ai 30º.
Data elevata evaporazione è da preferire acqua molto dolce o osmotizzata. Non necessita di frequente concimazione, anche esposto alla luce diretta del sole non presenta eccessiva formazione di alghe (si raccomanda uno o più pulitori da fondo e vetro). Se costantemente monitorato la manutenzione attiva richiede pochi interventi anche a distanza di 6 mesi per pulizia filtro. (rabbocco evaporazione quindicinale)
- Chiusi: sono più separati dall’ambiente casalingo, indispensabili per allevare pesci che saltano (es. pesce accetta). L’illuminazione è molto semplice: tubi al neon integrati nel coperchio. L’evaporazione è limitata.
I DIVERSI TIPI DI ACQUARIO
Gli acquari in uso fra gli appassionati che si dedicano all’acquariofilia come hobby si possono dividere in due grandi famiglie: gli acquari d’acqua dolce e quelli d’acqua salata, detti anche marini. Ci sono poi delle categorie a parte, di nicchia, come gli acquari d’acqua salmastra e i paludari, quest’ultimi si avvicinano come concezione ai rettilari.
Ma, più dettagliatamente, esistono diversi ecosistemi che vengono realizzati dagli acquariofili, elencati di seguito.
L’ACQUARIO D’ACQUA DOLCE
L’acquario di acqua dolce è di gran lunga il tipo più diffuso e anche i piccoli negozi di animali spesso vendono alcune specie d’acqua dolce come pesci rossi, Guppy o scalare. L’acquario d’acqua dolce può essere di diverse tipologie, come ad esempio quello Zen. Questo sicuramente, è uno dei più diffusi, ma di certo non semplice da curare e mantenere. Ovviamente esistono molte varianti dell’acquario Zen. Creato proprio per chi ama la serenità nell’ambiente circostante, questo tipo di allestimento non passa di certo inosservato. Per chi ama guardare un paesaggio tranquillo, armonioso, affascinante, dove la legge fondamentale della bellezza si basa sull’equilibrio dei vari componenti.
Grazie all’utilizzo e alla complessa sistemazione di piante, legni, rocce (e in seguito con l’aggiunta di pesci) si riesce a ricreare un piccolo paradiso sommerso, ottimo da posizionare nel nostro salone di casa, ma anche all’entrata di un ristorante, perché no, l’acquario potrebbe impreziosire il vostro locale, rendendolo lussuoso, raffinato e tranquillo.
L’ACQUARIO DI COMUNITA’
Anche se la maggior parte degli acquari d’acqua dolce sono allestiti come acquari dicomunità dove vengono allevati pesci di varie specie che possono convivere pacificamente, molti acquariofili scelgono di allevare una sola specie, spesso con il proposito di ottenerne la riproduzione.
È la vasca dove si potranno ospitare due o più razze di pesci stando attenti alle loro compatibilità di valori e di carattere. Con l’aggiunta di piante per permettere al filtro di lavorare meglio, senza guardare a volte la loro provenienza geografica d’origine.
È l’acquario forse, più consigliato ad un neofita, serve a fare pratica sulle nozioni base dell’acquariofilia.
Sono acquari dove vengono ospitati pesci e piante di diverse famiglie e specie che appartengono agli habitat di biotopi d’acqua dolce.
L’ACQUARIO MONOSPECIFICO
L’acquario monospecifico è l’acquario dove ci si concentra e si cerca di riprodurre le condizioni ambientali migliori per una sola determinata razza di pesce.
In questo caso, bisognerà seguire alla lettera le esigenze del pesce che vuoi allevare, come i valori dell’acqua, ma soprattutto gli spazi.
Generalmente questo allestimento viene creato per i discus, pesci di grossa taglia o dal carattere non proprio tranquillo e non adatti ad acquari di comunità.
L’ACQUARIO MARINO
L’acquario marino è più difficile da gestire e da mantenere e i pesci e gli invertebrati da introdurre sono significativamente più costosi rispetto a quelli d’acqua dolce; di conseguenza questo tipo d’acquario tende ad attrarre soprattutto gli acquariofili più esperti. Tuttavia gli acquari marini possono risultare straordinariamente belli da vedere, grazie alle vivaci forme e colori dei coralli e dei pesci originari delle barriere coralline che solitamente vi si allevano.
Gli acquari marini di zone temperate come gli acquari mediterranei non sono molto diffusi nell’acquariofilia casalinga principalmente perché non si sviluppano bene alla temperatura ambiente delle abitazioni. Un acquario che contenga specie marine di acque fredde necessita quindi o di essere collocato in stanze molto fresche come cantine non riscaldate o raffreddati artificialmente con un refrigeratore.
L’acquario d’acqua salata, richiede attrezzature molto più complesse e costose, tra questi i più ricercati sono gli acquari di barriera in cui è ricostruito l’habitat della barriera corallina tropicale. acquario olandese, acquario di barriera.
L’ACQUARIO DI ACQUA SALMASTRA
L’acquario di acqua salmastra combina insieme elementi dei due acquari precedentemente descritti, in quanto contiene acqua con un grado di salinità medio tra quello dell’acqua marina e quello di acqua dolce. I pesci che vengono allevati negli acquari di acqua salmastra provengono da habitat diversi che hanno un grado di salinità variabile, come le foreste di mangrovia e gli estuari dei fiumi e quindi non possono essere allevati costantemente in acqua dolce. Anche se gli acquari di acqua salmastra non sono molto conosciuti, in realtà un numero sorprendente di pesci abitualmente posti in commercio come pesci d’acqua dolce o marina in realtà preferirebbero un ambiente di questo tipo, tra i quali alcuni pecilidi, diversi Gobiti, pesci palla, scatofagidi e praticamente tutte le specie di Solei di d’acqua dolce.
L’ACQUARIO OLANDESE
Le persone che allevano pesci sono gli acquariofili perché il loro interesse non è rivolto soltanto ai pesci. Molti di loro allestiscono vasche in cui l’attenzione è concentrata sulle piante acquatiche piuttosto che sui pesci. Un acquario di questo tipo è conosciuto come acquario olandese, riferendosi al fatto che gli acquariofili nordeuropei furono tra i primi a progettare tali vasche.
L’ACQUARIO DI BARRIERA
Gli acquariofili marini spesso cercano di riprodurre l’ambiente della barriera corallina servendosi di grosse quantità di rocce vive, ovvero pietre calcaree e porose ricoperte ed incrostate da alghe, spugne, vermi ed altri piccoli organismi marini. Più tardi, quando l’acquario è maturato, aggiungono altri invertebrati di dimensioni maggiori, gamberi, granchi, ricci e molluschi, oltre ad una certa varietà di piccoli pesci.
Questo è il cosiddetto acquario di barriera che è unaricostruzione in acquario dell’habitat della barriera corallina tropicale. Queste vasche contengono coralli vivi ed altra fauna associata alle barriere coralline. In epoche recenti, le conoscenze biologiche e delle tecniche di mantenimento hanno permesso a questo tipo di acquario, tra i più vistosi e colorati, di divenire sempre più accessibili agli hobbisti.
L’ACQUARIO ARTIFICIALE
Rispetto a qualsiasi altro acquario, qui non si hanno degli esseri viventi, ma degli elementi in plastica che riproducono le fattezze degli esseri marini, dove per poterli muovere si utilizza una pompa che crea un flusso corrente nell’acquario tramite lo spostamento dell’acqua o tramite l’aria.
I LAGHETTI DA GIARDINO
I laghetti da giardino sono sotto certi aspetti simili agli acquari d’acqua dolce, ma di solito sono molto più grandi ed esposti alle stesse condizioni climatiche dell’ambiente in cui si trovano. Ai tropici è possibile allevare nei laghetti anche pesci tipici di quelle zone, ma nelle aree temperate in genere si allevano specie come il pesce rosso, la Carpa Koi e altro Ciprinidi.
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