LA GIUSTA ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO: L’ERBA E IL FIENO
La giusta alimentazione del cavallo prevede, oltre ad una scelta di materie prime ottime, una costante pulizia degli ambienti nei quali egli mangia e beve. Il fieno deve essere infatti asciutto e pulito mentre l’abbeveratoio dell’acqua deve essere svuotato e pulito giornalmente, per creare un ambiente benefico e salubre per l’animale.
COSA DARE DA MANGIARE AL CAVALLO
Il cavallo ha fabbisogni alimentari specifici perché è un erbivoro e ha un sistema digestivo unico e lungo, che richiede una dieta con molte fibre, da consumare in piccole quantità a diversi orari del giorno, e mai assieme in un unico pasto. I cavalli spendono infatti molto del loro tempo mangiando.
I cavalli devono mangiare carboidrati, fibre, proteine e vitamine, quindi una dieta basata su fieno e mangimi, senza dimenticare di includere anche frutta e verdura. Analizziamo ora i due ingredienti principali della dieta del cavallo, fieno e mangimi.
1) I FORAGGI VERDI:
I foraggi verdi costituiscono la quasi totalità della razione del cavallo al pascolo.
Il loietto, la festuca dei prati, la festuca rossa sono generalmente le specie apprezzate da cavallo; la gramigna dei prati, la dactylis e agrostide vulgarys, il fleo ed il trifoglio bianco, sono in un gradino minore di apprezzamento; il lupino, la bambagiona e soprattutto il bromo sono poco ricercati.
I miscugli di specie sono sempre più apprezzati rispetto alle specie singole. Il valore nutritivo di un dato foraggio è massimo allorché è pascolato presto nel corso del primo ciclo (al primo pascolo dell’annata, in primavera).
L’erba deve essere pascolata molto presto in primavera non appena la vegetazione ha raggiunto l’altezza di 20 cm massimo.
L’ERBA
La dieta naturale del cavallo è l’erba, che contiene la maggior parte dei nutrienti di cui ha bisogno per restare sano, come il silicio, importante per la salute della dentatura.
I cavalli selvaggi vivono spesso di razioni scarse e mangiano sicuramente meno dei cavalli allevati dall’uomo, che soffrono più spesso di obesità, di sindrome metabolica equina e di laminite. E il problema non è l’erba ma il tipo di cavallo che abbiamo cresciuto e la mancanza di esercizio sufficiente. Se hai un cavallo che prende peso normalmente e lo distribuisce in modo uniforme, è bene limitare la quantità di erba fresca, ma se il cavallo ha difficoltà a mettere su peso, allora l’erba è il cibo che gli garantisce i migliori nutrimenti.
2) I FORAGGI CONSERVATI
I differenti metodi di raccolta e di conservazione dei foraggi sono all’origine di perdite variabili di elementi nutrizionali, in rapporto alla pianta fresca. Di più queste perdite sono selettive (zuccheri e sostanze azotate del contenuto cellulare) e sono all’origine di una modificazione del valore alimentare del foraggio.
Le tecniche utilizzate mirano a minimizzare queste perdite e a mantenere nel foraggio conservato le caratteristiche nutrizionali vicine a quelle della pianta fresca.
IL FIENO
L’alimento fondamentale ed insostituibile per il cavallo è rappresentato dal fieno.
Non tutti hanno la possibilità di lasciare il cavallo libero di brucare erba fresca tutto l’anno. Il fieno allora è la miglior scelta successiva. Ma trovare quello giusto a volte è difficile, e spesso le carenze vitaminiche e minerali vanno compensate con l’uso di supplementi. Tutto dipende dall’animale e dalle sue necessità: per alcuni cavalli un fieno troppo ricco può essere un problema, esattamente come un’erba troppo ricca, soprattutto per quegli esemplari che guadagnano peso velocemente e che hanno problemi a perderlo: a loro, l’accesso libero alla mangiatoia dovrebbe essere ridotto.
LA QUALITÀ DEL FIENO
Il fieno somministrato deve essere di ottima qualità, sia esso proveniente da campi di graminacee, trifoglio o erba medica. Le caratteristiche devono essere le seguenti: gli steli devono essere lunghi ed il colore verde, deve essere asciutto e presentare un colore verde. La percentuale di foglie rispetto agli steli deve essere equilibrata e non vi devono essere presenti erbe infestanti.
Il suo profumo dovrà essere buono e intenso. Il fieno in questo modo andrà ad assicurare il nutrimento base del cavallo, con le proteine e i sali minerali indispensabili per la sua sopravvivenza.
Un fieno di ottima qualità deve avere steli lunghi, deve essere asciutto e presentare un colore verde. La percentuale di foglie rispetto agli steli deve essere equilibrata e non vi devono essere presenti erbe infestanti. Il profumo dovrà essere buono e intenso.
Il fienocomposto da leguminose è molto ricco di proteine, mentre quello di graminacee o di prato ha un’alta percentuale di zuccheri. Il migliore comunque, è quello composto da erbe diverse (polifita), fra cui l’erba medica che è altamente energetica e contiene caroteni, calcio, vitamine del gruppo B e proteine.
L’essicazione può avvenire a maggio (fieno maggengo, il più ricco di zuccheri e proteine molto gradito dai cavalli); in agosto (fieno agostano, meno digeribile); in autunno (fieno terzuolo, quello con meno qualità nutritive).
LA RAZIONE QUOTIDIANA
La proporzione di consumo è di circa mezzo chilogrammo ogni 100 chili di peso corporeo al giorno.
La razione quotidiana non deve essere inferiore al 1% del peso, quindi ad esempio un cavallo di 500 kg dovrà mangiare almeno 5 kg di fieno al giorno. Un puledro di 6-12 mesi avrà bisogno di 1-2 kg ogni 100kg di peso; una fattrice fino al settimo mese di gravidanza e uno stallone anche di 10 kg al giorno.
IL VALORE NUTRITIVO E LE CONTROINDICAZIONI
Il valore nutritivo di un fieno è sempre inferiore a quello del foraggio verde in prato.
I fieni di leguminose, come l’erba medica, hanno valori maggiori in termini di sostanze azotate e di calcio, ma hanno valore energetico più basso.
Molto importante è valutare sempre lo stato di conservazione del fieno, prestando attenzione all’eventuale presenza di muffe.
Le uniche controindicazioni possono essere legate alla scarsa qualità o alla cattiva conservazione, che privano il fieno dei sui valori nutritivi e possono addirittura provocare intossicazioni. Il fieno infatti non deve essere ammuffito e non deve essere sporco di terra o sassi. Infatti, l’apparato digerente del cavallo è delicato e una cattiva qualità di prodotto potrebbe provocargli problemi come le coliche, talvolta mortali per un cavallo.
QUANDO DARE IL FIENO
È sempre meglio dare da mangiare prima il fieno e poi il mangime. Questo perché lo stomaco digerisce le proteine mentre l’intestino i vegetali, e quindi dando prima il fieno, questo verrà poi spinto in avanti dal mangime. Così l’erba va nell’intestino e il mangime sta nello stomaco dove entrambi vengono digeriti al meglio.
Vi sono diversi tipi di fieno, come il famoso primo taglio maggengo in formato ballette, il wafer di fieno di erba medica e il fieno pellettato.
I CARBOIDRATI STRUTTURALI
I carboidrati strutturali sono composti chimici organici e sono la principale fonte di energia di ogni cavallo. Come ruminante, il suo sistema digestivo ha bisogno di molti carboidrati per funzionare correttamente.
I cavalli, in genere, pascolano per 12 ore al giorno. Ciò significa che il vostro equino è in grado di mangiare dai 6 ai 9 chili di erba e fieno al giorno.
L’alimentazione del cavallo deve contenere abbastanza foraggio per compensare la diminuzione del pascolo naturale.
La quantità del fieno da offrire giornalmente al vostro cavallo è pari all’1-2% del peso corporeo. Dovrete anche fare attenzione a come e dove viene conservato il fieno, per evitare la proliferazione di funghi e batteri.
L’ACQUA
Certamente, rispetto a un cavallo che si nutre prevalentemente di erba fresca, il cavallo che si nutre di fieno tenderà a bere molto di più, ma in entrambi i casi bisogna sempre mantenere a disposizione dell’acqua fresca e pulita.
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