I BISOGNI DEL CAVALLO: FORAGGIO, ACQUA E CURA DEL CORPO
La nutrizione, la cura e il ricovero del cavallo sono adeguati se corrispondono, secondo il livello dell’esperienza e le conoscenze fisiologiche, etologiche e igieniche, ai bisogni dell’animale.
Un cavallo ha bisogno di bere quotidianamente da 20 a 60 litri d’acqua e deve abbeverarsi più volte al giorno. La soluzione migliore sarebbe quella di dare disponibilità illimitata di acqua attraverso abbeveratoi automatici, accesso ad un bacino idrico, ad una fontana o ad un mezzo cisterna al pascolo.
Non basta però mettergli a disposizione dell’acqua: bisogna controllare quotidianamente che gli abbeveratoi automatici ed altri contenitori per l’acqua siano puliti e ben funzionanti e che l’acqua somministrata sia potabile.
L’ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO
Il cavallo è un erbivoro migratore: in libertà può coprire più di 30km al giorno per alimentarsi.
Il suo apparato digerente è strutturato per accogliere piccoli quantitativi di cibo diluiti nell’arco della giornata, a differenza dell’apparato digerente di un predatore, predisposto per ricevere un elevato quantitativo calorico nel momento della cattura della preda.
Proprio per le sue caratteristiche fisiologiche il cavallo non si nutre in veri e propri pasti, ma dedica quasi l’intera giornata alla ricerca e all’assunzione di cibo.
Il cavallo si alimenta migrando: se osservate un cavallo al pascolo noterete con non rimane mai fermo nello stesso punto, ma mentre bruca si sposta di continuo.
L’APPROVVIGIONAMENTO DEL FORAGGIO
I cavalli sono approvvigionati regolarmente e bastevolmente con foraggio adeguato e, se necessario, con acqua. Se sono tenuti in gruppi, il custode provvede affinché ogni animale riceva foraggio e acqua in modo sufficiente.
Il foraggio dev’essere di natura tale e composto in modo che gli animali possano soddisfare il bisogno d’occuparsi vincolato alla nutrizione e proprio alla loro specie.
I cavalli passano metà della loro vita a mangiare: la loro natura di erbivori fa sì che svariate ore del giorno siano dedicate a questa attività.
Anche i cavalli addomesticati hanno gli stessi bisogni; è dunque necessario garantire dei periodi di foraggiamento sufficientemente lunghi nei quali il cavallo si possa nutrire indisturbato.
Per almeno 16 ore al giorno deve poter avere accesso a foraggio grezzo (lettiera di paglia pulita, erba, fieno) oppure ricevere foraggio grezzo almeno tre volte al giorno. Il foraggiamento non serve solo a fornire le sostanze nutrienti indispensabili per il cavallo, ma soddisfa anche il suo bisogno di essere occupato per varie ore al giorno.
In ogni caso vanno evitati gli eccessi: soprattutto per quegli animali che non hanno necessità di alimentarsi molto, come asini e pony, bisogna fare attenzione a non sovralimentarli.
LA CURA DELLA PELLE
Come tutti gli animali, anche i cavalli si prendono cura istintivamente della pelle e del manto: si rotolano nell’erba e si strofinano alle piante o ad altri oggetti, si mordicchiano e si grattano a vicenda il manto con i denti e le labbra, soprattutto nelle zone del collo, delle spalle e della schiena.
Quando il cavallo non è messo in condizione di farlo, è l’uomo che deve provvedere a queste operazioni, attraverso una regolare pulizia e strigliatura. Il tipo di cura dipende naturalmente da come vengono utilizzati i cavalli.
LA CURA DEGLI ZOCCOLI
Zoccolo malandato cavallo bloccato! La cura degli zoccoli (con o senza protezione) è importantissima per una posizione anatomicamente corretta ed un corretto movimento del cavallo. La lettiera va sostituita frequentemente per garantire che l’osso dello zoccolo non venga rovinato dal letame o dall’urina.
La modifica della posizione naturale degli zoccoli, l’impiego di ferrature dannose e il fissaggio di pesi nella zona degli zoccoli sono vietati dall’ordinanza sulla protezione degli animali.
I PELI TATTILI NON VANNO MAI ELIMINATI
L’intero corpo del cavallo ha una sensibilità tattile; particolarmente sensibile è la zona della testa.
I peli tattili (vibrisse) attorno agli occhi, al naso e alla bocca permettono al cavallo di percepire oggetti al di fuori del suo campo visivo o al buio.
L’eliminazione di questi peli tattili («clipping») priva pertanto il cavallo di un organo sensitivo.
Dal punto di vista della protezione degli animali il clipping è inaccettabile.
LA CURA DEL CAVALLO
La cura deve evitare malattie e ferimenti dovuti alle condizioni di tenuta e sostituire il comportamento proprio della specie, nella misura in cui esso è limitato dalla tenuta e necessario per la salute.
Il custode deve controllare con sufficiente frequenza lo stato di salute degli animali e le attrezzature. Deve eliminare immediatamente i difetti delle attrezzature che menomano le condizioni di salute degli animali oppure prendere altre adeguate misure protettive.
Il custode deve immediatamente ricoverare, curare e trattare o magari uccidere gli animali malati o feriti, secondo il loro stato.
L’alimentazione, la socialità e il movimento sono i bisogni principali dei cavalli e come questi vengano soddisfatti simultaneamente: il cavallo si alimenta migrando e lo fa in branco instaurando dei rapporti sociali regolati e gerarchici
Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI
Questo articolo contiene link di affiliazione icona
La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL