L’UNICA RARA GIRAFFA BIANCA
Madre natura non smette mai di meravigliarci. Ecco qua un altro esempio sorprendente: la giraffa bianca. Per un periodo di tempo molto lungo, pettegolezzi dicevano che all’Ishaqbini Hirola Park in Tanzania vivessero una giraffa bianca e il suo cucciolo.
Le giraffe bianche sono rare, anzi rarissime. Tanto che sull’ultimo esemplare ancora in vita era stato deciso di impiantare un GPS. Non sappiamo se ci siano altre giraffe bianche, possiamo solo dire che sono meravigliosamente maestose. E speriamo che riescano a vivere in pace senza incontrare predatori o bracconieri.
Le primissime segnalazioni di una giraffa bianca in natura sono arrivate a gennaio 2016 nel Parco Nazionale del Tarangire, in Tanzania. Un secondo avvistamento è stato segnalato nel marzo 2016 nella riserva di Ishaqbini nella contea di Garissa, in Kenya. Sebbene possa sembrare albinismo, le giraffe bianche sono un caso di leucismo.
Le giraffe bianche sono degli esemplari meravigliosi. Oggi al mondo non è rimasta nemmeno una; l’ultima rimasta era un maschio, ucciso dai bracconieri. Qualche tempo fa i bracconieri avevano ucciso una femmina con il suo cucciolo.
PERCHE’ VI SONO GIRAFFE BIANCHE
L’aspetto bianco della giraffa è dovuto al leucismo, una condizione genetica che fa sì che le cellule della pelle non abbiano pigmentazione Questa condizione genetica rara impedisce a molte delle cellule della pelle di chi ne affetto di produrre la pigmentazione, lasciando il busto e il viso di un bianco spettrale. Gli occhi sono un rapido indizio per distinguere le due condizioni: nell’albinismo sono rossi, mentre negli animali leucisti mantengono il loro colore normale.
La condizione leucismo, che porta al colore bianco di queste giraffe, è diversa dall’albinismo, a causa della quale gli animali mancano di melanina in tutto il corpo. Il leucismo, d’altra parte, è parziale e porta a una colorazione pallida o irregolare della pelle, dei capelli, delle piume, delle squame o delle cuticole, ma non degli occhi In sostanza, a differenza degli animali albini, gli animali leucistici conservano una certa essenza della loro normale pigmentazione.
La giraffa bianca ha fatto notizia nel 2017 dopo la sua scoperta, con la sua unica pelle bianca. È bianco ma non albino, a causa di una condizione nota come leucismo. A differenza dell’albinismo, gli animali con leucismo continuano a produrre pigmenti scuri nei loro tessuti molli, quindi i suoi occhi erano di colore scuro. Nelle giraffe, comunque, il leucismo è una condizione molto rara. Esistevano due esemplari di giraffa bianca conosciuti al mondo: un maschio adulto sempre in Kenya e Omo, la popolare giraffa bianca scoperta in Tanzania nel 2015.
LO STATO DELLE GIRAFFE
Le giraffe sono state classificate come vulnerabili nella Lista Rossa nel dicembre 2016, quando si era notato che la loro popolazione era diminuita di oltre il 40% dal 1985. Inoltre le grandi perdite della specie si sono verificati in Africa orientale, dove dal 1985 sono morte circa 86.000 giraffe.Negli ultimi trent’anni la popolazione delle giraffe si è ridotta del 40%, ma nonostante ciò il bracconaggio non accenna a diminuire.
I quattro fattori principali che hanno portato al declino della popolazione tra le giraffe sono la perdita dell’habitat, i disordini civili, il bracconaggio e le questioni ecologiche.
La minaccia principale per questa specie è la perdita del suo habitat naturale, provocata in parte da un aumento della popolazione umana che modifica l’ambiente in favore dell’agricoltura, e in parte dagli effetti del climate change. Le cause, seppur di origine diversa, sono riconducibili all’aumento della concentrazione di carbonio nell’atmosfera e negli oceani. Un aumento che, per la prima volta in miliardi di anni, si configura come anomalo, e a causarlo è l’essere umano.
L’emergere di fattorie lungo il fiume Tana ha bloccato i punti d’acqua delle giraffe, a causa dei quali devono forzare la loro strada verso il fiume attraverso le fattorie. Per tenere le giraffe lontane dalle fattorie e per impedire loro di distruggere i raccolti, gli agricoltori usano trappole e trappole.
L’UCCISIONE DELLA MADRE UNICA GIRAFFA BIANCA
Fino a poco tempo fa esistevano tre giraffe bianche ma, purtroppo, due sono state uccise dai bracconieri brutalmente. Per questo motivo, un gruppo di ambientalisti del Kenya, con l’aiuto di un’organizzazione no profit statunitense, ha “marcato” con un dispositivo GPS l’ultimo esemplare di giraffa bianca conosciuto al mondo.
Una madre giraffa e il suo cucciolo di 7 mesi sono stati uccisi senza motivo dai bracconieri in Africa. A rendere ancora più atroce questo atto, già in sé deplorevole, l’eccezionalità delle vittime: due rarissime giraffe bianche. I bracconieri hanno ucciso due giraffe bianche estremamente rare nel nord-est del Kenya, lasciando solo uno di questi animali nel mondo. Le due giraffe da uccidere erano una madre e il suo piccolo di sette mesi. L’altro vitello maschio della madre è quello che è sopravvissuto.
I corpi “scheletrici” di madre e figlio sono stati trovati dopo mesi dalla loro scomparsa nella Ishaqbini Hirola Community Conservancy, un’area protetta in Kenya.
I loro resti sembrano essere lì da quattro mesi. Tutti i segni indicano che le due giraffe sono state massacrate dai bracconieri, anche se il motivo non è chiaro. Il corpo della mamma giraffa sarebbe stato trovato “in uno stato scheletrico dopo essere stata uccisa da bracconieri armati” accanto a quello del suo cucciolo più giovane, probabilmente morto di fame in seguito al decesso della mamma. Si ipotizza che sia stata uccisa 3/4 mesi fa, ma è indubbia la causa dolosa e la ferita da arma da fuoco.
LA DIFESA DELL’UNICA GIRAFFA BIANCA
Una giraffa così rara che potrebbe essere unica nel suo genere. È bianca, dalla testa a quasi tutte le zampe e si trovava in Tanzania, al Tarangire National Park. Omo era il suo nome, come la popolare marca di detersivo, ed è stata avvistata per la prima volta lo scorso anno. Proprio per il loro particolare colore bianco, questi animali sono facili prede dei bracconieri: non solo per la loro carne, ma anche perché secondo alcune credenze popolari il loro cervello e il midollo osseo potrebbero curare l’Aids.
Per difenderle la giraffa bianca, questa era stata dotata di un dispositivo GPS per localizzarla in caso di pericolo. Il device era stato messo su uno dei due corni dell’animale e registrava tutti i suoi movimenti. Il dispositivo GPS è ad energia solare e registra la posizione della giraffa ogni ora. Le informazioni vengono trasmesse ai ranger via satellite, consentendo loro di tracciare i suoi movimenti su base oraria. Se la rarissima creatura si avventurasse in un’area potenzialmente pericolosa per la sua incolumità, i ranger hanno il compito di intercettare la creatura e portarla in un’area più sicura.I ricercatori del parco seguono attentamente la vita di questo esemplare prezioso, in quanto è l’unico vivente che presenti questa particolarità. Insomma, un grande sforzo per preservare questo magnifico esemplare.
Le giraffe bianche sono affette di leucismo, una condizione genetica che determina questo strano colore del manto, diverso dagli altri esemplari al mondo. Evidentemente questa particolare pigmentazione fa gola ai bracconieri: è necessario salvaguardare l’ultimo che è rimasto Grazie a questo escamotage, l’ultima giraffa bianca può stare tranquilla: i bracconieri non verranno a darle fastidio.
L’UNICA GIRAFFA BIANCA UCCISA DAI BRACCONIERI
La bieca crudeltà umana sembra non avere limite. Anche uno degli ultimi esemplari della rara giraffa bianca è stato criminalmente ucciso, mentre il suo cucciolo, anch’esso giovane esemplare bianco, è dovuto morire di stenti. Ne rimane oggi solo uno al mondo, di sesso maschile, primogenito della stessa giraffa uccisa. I bracconieri responsabili dell’accaduto non sono ancora stati identificati ma la Kenya Wildlife Society, il principale ente di conservazione nello stato dell’Africa orientale, sta indagando sull’accaduto.
L’esemplare, infatti, aveva fatto notizia nel giugno 2017 quando era stato avvistato per la prima volta da un abitante del villaggio vicino al Santuario Ishaqbini. Il suo aspetto completamente bianco aveva stupito gli abitanti locali e incantato il mondo.
Un tratto, questo causato però non dall’albinismo, ma dal leucismo, che provoca una parziale perdita della pigmentazione in un animale. In pratica, a differenza degli esemplari albini, gli animali con leucismo continuano a produrre pigmenti più scuri nei loro tessuti molli: avranno, cioè, pelle e capelli bianchi, ma i loro occhi saranno scuri invece che rossi come è solitamente in caso di albinismo. Il leucismo, inoltre può essere ereditato e trasmesso da madre a figlio, come in questo caso. Il cucciolo ucciso insieme alla madre, infatti era bianco anch’esso ed era il secondogenito. Ora rimane una sola giraffa bianca maschio, il primogenito, unico a portare avanti i candidi geni della famiglia.
Il manto bianco delle giraffe, anche se particolare e accattivante, diventa problematico dal punto di vista della sicurezza in quanto espone e rende maggiormente visibile l’animale ai predatori come leoni o, appunto, bracconieri umani.
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