L’ECHIDNA ISTRICE

l'echidna istrice

L’Echidna è un Monotrema. Ne esistono 4 specie diverse, tre delle quali appartengono al genere Zaglossus, e vivono esclusivamente in Nuova Guinea, mentre l’altra specie (genere Tachyglossus) si trova nella parte meridionale della Nuova Guinea e anche in tutta l’Australia. I due generi si distinguono tra loro soprattutto per la lunghezza del muso, più corto nel Tachyglossus.

IL CORPO DELL’ECHIDNA

L’echidna è un animale dalle caratteristiche molto singolari, basta dire che in inglese sono conosciuti anche come spiny anteaters, cioè formichieri spinosi. Lo stesso nome Echidna deriva dalla mitologia greca ed è il nome di… un mostro, Echidna appunto, rappresentato come metà donna e metà serpente.

Il corpo di questo animale è ricoperto di spine, che lo fanno assomigliare a un riccio, dal quale emerge una testa molto piccola e un lungo muso, stretto e appuntito

Il corpo è massiccio, lungo sino a 53 cm, con una coda di circa 9 cm, è rivestito di peli e di robusti aculei, lunghi anche 6 centimetri. Il muso è aguzzo e gli occhi sono piccolissimi

Il dorso e i fianchi sono interamente ricoperti da aculei, di colore giallo con le punte nere. Al disotto degli aculei è presente una corta pelliccia di colore bruno scuro o nero. Il muso, allungato a becco e sottile, è glabro e nero.

Le zampe sono molto corte ma portano potenti artigli, che conferiscono una grande abilità nello scavare

Le zampe hanno 5 dita, tutte munite di artigli piatti e robusti, adatti allo scavo. Solo nel maschio è presente, su ogni tallone, uno sperone, che costituisce una vera e propria arma di difesa per l’echidna istrice

La bocca è stretta e priva di denti, la lingua è molto lunga, vermiforme e protrattile; le orecchie sono prive di padiglioni auricolari.

L’ALIMENTAZIONE

L’echidna istrice è esclusivamente insettivora: si nutre quasi esclusivamente di formiche e termiti.

L’animale è privo di denti, ma sul palato e alla base della lingua vi sono diverse formazioni cornee, dure ed appuntite, adatte a triturare gli insetti.

Dall’apertura boccale, molto stretta, viene estroflessa la lingua protrattile, la cui lunghezza può raggiungere anche i 18 cm. La lingua è ricoperta di una saliva vischiosa su cui restano intrappolate termiti, formiche o piccoli invertebrati che costituiscono l’alimentazione esclusiva delle echidne

Gli Zaglossus mangiano soprattutto formiche e termiti, mentre l’altra specie, quella dal muso corto, predilige vermi e larve di insetti. In genere non superano i 55-60 cm di lunghezza, per un peso da adulto attorno ai 10-15 kg.

IL COMPORTAMENTO

Le echidne hanno limitata capacità di termoregolazione; di conseguenza, se il tempo si presenta particolarmente freddo, ibernano.

Le echidne non scavano tane, ma vivono tra le radici o nelle cavità degli alberi, pur essendo in grado di nascondersi velocemente sottoterra quando si sentono minacciate

GLI ORGANI DI RIPRODUZIONE

La riproduzione ha elementi molto singolari. Intanto gli Echidna presentano una cloaca (cioè un’apertura unica per i dotti riproduttivo, urinario e intestinale); questo è un carattere che hanno in comune con i Rettili e gli Uccelli, con i quali condividono anche il fatto che il pene si trova dentro la cloaca stessa, e viene estroflesso solo per la copula. Inoltre, il pene è dotato di quattro teste. Durante l’accoppiamento solo due di queste sono funzionali e si introducono nel tratto riproduttivo della femmina, che è biforcato.

LA RIPRODUZIONE

Sono animali prevalentemente solitari, fatta eccezione per la stagione dell’accoppiamento (luglio-agosto).  Dopo 22 giorni dall’accoppiamento, la femmina produce un singolo uovo che viene introdotto direttamente nel marsupio della madre e che tiene per 7-10 giorni in una tasca cutanea ventrale che serve da incubatrice e che si sviluppa nel periodo della riproduzione. Questa tasca è tappezzata di peli duri ai quali le uova aderiscono saldamente, grazie al muco che le ricopre al momento della deposizione delle uova.

IL NUOVO NATO

Dopo 10 giorni nasce il piccolo, il quale resta nel marsupio per altri 45-55 giorni. In questo periodo si allatta. La madre non ha capezzoli e nemmeno delle vere mammelle, ma solo delle “aree” in cui sfociano le ghiandole mammarie. Dopo questo periodo cominciano a crescere le spine; a questo punto la madre scava una tana e vi depone il cucciolo, che torna poi a nutrire ogni 5 giorni, fino allo svezzamento che avviene attorno ai sette mesi di età.

Il nuovo nato rimane per 6-8 mesi nella borsa materna, dove la madre lo allatta e finché i loro aculei non si induriscono. Prevalentemente notturna, l’echidna istrice vive nelle zone cespugliose e alberate. Poiché la femmina dell’echidna non è dotata di mammelle, i piccoli succhiano il latte da diversi piccoli orifizi cutanei presenti all’interno della stessa tasca cutanea.

HABITAT

Tachyglossus aculeatus è diffuso in gran parte dell’Australia e delle isole vicine, tra cui la Tasmania e la Nuova Guinea.

È presente in una ampia varietà di habitat, dalle foreste di alta quota ai deserti.

In cattività ha raggiunto anche i cinquant’anni di vita.Allo stesso genere appartiene Tachyglossus setosus, da alcuni considerato una sottospecie di Tachyglossus aculeatus.

LA CACCIA AGLI ECHIDNA

L’echidna è una specie molto comune, con un areale ampio e differenziato, una specie a rischio minimo di estinzione.

Sebbene, soprattutto in Nuova Guinea, gli Echidna siano cacciati come alimento, non ci sono particolari preoccupazioni per l’Echidna dal becco corto (Tachyglossus). Non è così invece per le tre specie di Zaglossus, che sono tutte catalogate severamente in pericolo, proprio a causa della caccia spietata a cui viene sottoposto, oltre a un generale impoverimento degli habitat.

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