LA CLASSIFICAZIONI DEGLI INSETTI IN ORDINI

la classificazioni degli insetti in ordini

L’alimentazione degli insetti è molto varia, la maggior parte di questi è onnivora ma esistono anche specie saprofaghe (in particolare detritivore) e micetofaghe.

In ogni caso non è possibile fare una classificazione esatta poiché i regimi alimentari degli insetti possono variare anche nel corso dello sviluppo di un individuo.

GLI ORDINI DI INSETTI COMMESTIBILI

Gli insetti vengono classificati in diversi ordini: ortotteri, coleotteri, lepidotteri, imenotteri ed altri ordini.

Le specie di insetti considerate commestibili sono molto diverse fra loro, in alcuni casi differiscono anche per lo stadio nel quale sono consumati, di seguito sono riportati gli ordini degli insetti che sono maggiormente utilizzati come alimento.

1) L’ORDINE DEGLI ORTOTTERI

Gli Ortotteri, generalmente, comprendono insetti di medie dimensioni e dal corpo nero, bruno o verdastro, hanno livree con colorazioni varie, alcune omocromiche con l’ambiente, altre brillantissime, ed un esoscheletro piuttosto consistente.

Generalmente sono classificati in due Sottordini: Caelifera, comunemente detti “cavallette” e “locuste”, e Ensifera in cui sono compresi i cosiddetti “grilli”.

Gli Ortotteri sono famosi per emettere dei canti caratteristici per ogni specie, principalmente mediante un apparato stridulante: i suoni vengono prodotti dallo sfregamento tra le nervature delle tegmine o dallo sfregamento delle tegmine contro i femori posteriori.

La stridulazione è generalmente una caratteristica maschile, ma in alcune specie può essere presente anche nelle femmine. La funzione principale dei canti è il richiamo sessuale, inoltre possono essere utilizzati come uno strumento per marcare il territorio.

Le cavallette hanno sul capo due corte antenne, ai lati due grandi occhi composti formati da tanti piccoli ommatidi che vedono una parte dell’oggetto osservato e insieme ricostruiscono l’immagine. Le antenne sono utili per orientarsi e per avvertire la presenza di predatori, inoltre vengono usate per annusare e per gustare. Non hanno le orecchie. Possiedono tre paia di zampe: le prime due sono semplicemente ambulatorie, il terzo paio è saltatorio e presenta invece un femore molto sviluppato, che consente quindi all’insetto, di compiere dei grandi salti.

Le specie che vengono consumate sono principalmente cavallette, grilli e locuste.

2) L’ORDINE DEI COLEOTTERI

L’ordine di Insetti che comprende il maggior numero di specie circa un terzo di tutte le specie di insetti ed anche uno dei più noti, è quello dei Coleotteri. Essi possiedono ali anteriori relativamente dure (chiamate elitre) che permettono di proteggere l’altro paio di ali e gran parte del corpo. Tra i coleotteri si possono osservare comportamenti particolari, spesso atti al corteggiamento della femmina.

I coleotteri rappresentano il più grande ordine tra tutti gli organismi viventi sul pianeta, vegetali compresi. Esistono, infatti, 350.000 specie raggruppate in 20 superfamiglie e 166 famiglie. Si suppone, inoltre, che esistano almeno altrettante specie o molte di più ancora non conosciute, dato che ogni anni ne vengono scoperte circa un centinaio.

In generale, i coleotteri sono formati da un esoscheletro e da ali anteriori (definite “elitre”) molto dure, queste ultime ricoprono la parte posteriore del corpo e proteggono le ali posteriori. Le elitre non sono utilizzate per volare, ma vengono sollevate per scoprire e muovere le ali posteriori; quando l’insetto si posa, le ali posteriori vengono nuovamente ripiegate sotto le elitre.

Le dimensioni variano da meno di un millimetro fino ai 15-18 cm.

Gli occhi sono composti e in alcuni casi, come per i Girinidi, possono presentare degli adattamenti speciali che prevedono una divisione che consente all’animale di poter vedere sia sopra che sotto il livello dell’acqua.

Le antenne, a seconda della specie, possono variare fortemente, possono essere filiformi, claviformi, flabellate o genicolate.

Per esempio le femmine delle lucciole (famiglia dei Lampiridi) possiedono un organo luminoso sull’addome, con il quale emettono una luce (diversa fra le varie specie) in grado di attirare il maschio, o talvolta un’ignara preda. L’emissione di luce è possibile grazie a una molecola, chiamata luciferina, che, ossidata dall’enzima luciferasi, è in grado di provocare una bioluminescenza simile a quella diffusa da alcune meduse.

Il nome inglese della lucciola è firefly, letteralmente “mosca di fuoco”.

I coleotteri della famiglia dei Lucanidi, invece, sono meno “romantici” e più “violenti” in quanto i maschi di queste specie lottano strenuamente con i loro simili per accaparrarsi le femmine: in questi combattimenti utilizzano le grandi e potenti mascelle di cui sono dotate per sollevare e ribaltare l’avversario.

Una specie di lucanide che vive in Europa è il cervo volante (Lucanus cervus), che tuttavia è ritenuta essere una specie a rischio estinzione.

Specie di coleotteri: a sinistra la simpatica coccinella (Coccinella septempunctata), al centro la bioluminescenza verde della lucciola giapponese (Luciola lateralis) e a destra lo spirito combattivo di due esemplari di cervo volante (Lucanus cervus).

I coleotteri maggiormente consumati sono: coleotteri acquatici, scarabei stercorari (sia allo stadio di larva che a quello di adulto), tarli, punteruolo rosso della palma, tenebrioni.

3) L’ORDINE DEI LEPIDOTTERI

I Lepidotteri, conosciuti comunemente come farfalle, comprendono oltre 100.000 specie diffuse in tutto il mondo, la concentrazione maggiore si ritrova nelle regioni tropicali, dove vi sono specie dalle colorazioni molto vistose e di notevoli dimensioni (alcune raggiungono anche i 30 cm di apertura alare). Nel nostro Paese se ne conoscono circa 4000 specie di dimensioni piccole (microlepidotteri) e medie (macrolepidotteri). Le caratteristiche che li distinguono dagli altri insetti sono:

Nel capo sono presenti: grandi occhi composti, a volte due ocelli, e antenne che possono essere di vari tipi (piumose, pettinate, filiformi, clavate, ecc.) e di diversa forma anche a seconda del sesso; le antenne clavate, di solito, si ritrovano solo nelle specie con abitudini diurne.

L’apparato boccale, dell’insetto adulto, è, nella maggior parte delle specie, suggente (mediante la spiritromba); in alcuni Lepidotteri primitivi (appartenenti alla famiglia dei Micropterigidi) l’apparato boccale è masticatore. A riposo la spiritromba è arrotolata, mentre al momento del pasto, l’insetto la srotola attraverso la pressione prodotta dall’emolinfa. In alcune specie la spiritromba è molto sviluppata così da permettere di succhiare il nettare anche da fiori molto profondi.

In alcuni gruppi l’apparato boccale è ridotto, o assente, per cui, allo stadio adulto, l’insetto non si nutre.

Nella zona toracica sono presenti: le zampe, piuttosto esili e utili solo per appoggiarsi al substrato, e due paia di ali membranose e squamose anche se in qualche specie sono ridotte o assenti.

Nella maggior parte delle farfalle ad abitudini diurne le ali in riposo sono mantenute in posizione verticale, mentre le farfalle con abitudini notturne ripiegano le ali a tetto sul dorso o le mantengono semplicemente in posizione orizzontale.

4) L’ORDINE DEGLI IMENOTTERI

L’ordine degli Imenotteri comprende circa 100.000 specie di dimensioni che possono variare da molto piccole a molto grandi. Le forme ed i comportamenti sono molto diversificati a seconda della specie; in ogni caso la caratteristica comune a tutti è quella di avere due paia di ali membranose e trasparenti, da cui il nome dell’ordine (Hymen significa infatti membrana).

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