LA CLASSIFICAZIONE E LA SUDDIVISIONE DEI PESCI

la classificazione e la suddivisione dei pesci

I pesci sono definiti come i vertebrati acquatici rivestiti da scaglie che utilizzano pinne per nuotare e branchie per respirare, durante tutte le fasi della loro vita. Tuttavia, al contrario di raggruppamenti come i rettili e i mammiferi, che sono considerati classi, i pesci non costituiscono un insieme omogeneo, bensì un gruppo molto eterogeneo. La scienza che studia i pesci, sia viventi che estinti, prende il nome di ittiologia (dal greco ikhthus = pesce).

LA CLASSIFICAZIONE DEI PESCI

I pesci possono essere suddivisi in tre principali gruppi: gli Agnati, i Condritti e gli Osteitti.

A) Gli Agnati sono animali antichi per cui la definizione di pesci è del tutto impropria perché sono privi di mascelle: il loro nome infatti significa letteralmente “senza mascella”. Hanno corpo anguilliforme (attenzione: le anguille però non sono agnati, ma osteitti), e per poter agganciare la preda utilizzano una caratteristica bocca a ventosa dotata di aguzzi dentelli: in relazione alla relativa semplicità di quest’organo, agnati come le lamprede vivono come parassiti, attaccandosi ad altri pesci e succhiando loro il sangue. A causa della loro prolificità, la loro presenza in un habitat può minare la sopravvivenza di altre specie acquatiche.

Lamprede di mare (Petromyzon marinus). Da notare le ventose dotate di uncini all’ingresso della bocca.

B)Condritti o pesci cartilaginei sono dotati di mandibole e caratterizzati da uno scheletro costituito appunto da cartilagine. Hanno branchie settate, che per permettere la respirazione costringono l’animale a muoversi continuamente. Nonostante siano anch’essi pesci preistorici, i condritti si sono evoluti in alcuni casi fino a diventare dei predatori implacabili: lo scheletro cartilagineo e grazie al corpo dalle forme idrodinamiche sono proprietà che donano loro grandissima agilità e flessibilità nell’acqua, mentre i denti sono altamente specializzati nel trattenere o tagliare in diverso modo la preda. I pesci cartilaginei più famosi (e temuti) sono sicuramente gli squali, che insieme alle razze e alle mante costituiscono la sottoclasse degli Elasmobranchi.

Oltre ai denti affilati e all’olfatto eccellente, i condritti si servono di altri mezzi per procurarsi il cibo: dal mimetismo di alcune razze in grado di confondersi sul fondo del mare a grandi bocche in grado di incanalare elevate quantità d’acqua e i piccoli organismi al loro interno, passando per aculei velenosi e recettori sensoriali lungo tutto il corpo.

Uno squalo bianco (Carcharodon carcharias) a sinistra, e uno squalo balena (Rhincodon typus) a destra.

Una manta birostro (Manta birostris) a sinistra, e una razza quattrocchi (Raja miraletus) a destra.

C) Gli Osteitti sono pesci dotati di uno scheletro osseo come quello dei vertebrati terrestri. Questo gruppo comprende una grandissima varietà di pesci, caratterizzata da una eterogeneità di forme, dimensioni, colori e abitudini alimentari ed ecologiche. Oltre che per lo scheletro, gli osteitti si distinguono dai condritti per il tipo di branchie, che presentano un organo mobile, l’opercolo, in grado di regolare il flusso d’acqua attraverso di esse. Inoltre possiedono la vescica natatoria, una sacca contenente gas, i cui volumi e pressioni sono finemente regolati per permettere al pesce di salire o scendere in profondità.

Gli osteitti si dividono in due principali sottoclassi:

Neoceratodo australiano (Neoceratodus forsteri), pesce a pinne carnose, o lobate: questo animale possiede un rudimentale polmone che gli permette di prendere aria dalla superficie, quando le pozze in cui vive si prosciugano.

Lo storione atlantico (Acipenser oxyrinchus), pesce particolarmente pregiato allevato in paesi come la Russia per ottenere il pregiato caviale, a sinistra, e un francobollo della Lettonia (Latvija in lingua locale) del 2003, rappresentante il salmone atlantico (Salmo salar), a destra.

Il cavalluccio dragone (Phyllopteryx taeniolatus) vive in Australia ed è fra i cavallucci marini più grandi.

LA SUDDIVISIONE DEI PESCI IN GRUPPI

I pesci possono essere suddivisi in tre grandi gruppi:

I pesci ossei sono il gruppo più grande, formato dal 95% di tutte le specie di pesci. Essi hanno uno scheletro osseo che sostiene il loro corpo. Sono muniti di scaglie e le loro branchie sono ricoperte da una specie di placca, detta opercolo. Sono dotati della vescica natatoria, una piccola sacca contenente gas, che serve a controllare la profondità. Quando la sacca si riempie d’aria, il pesce galleggia; quando la sacca si svuota il pesce affonda.

I pesci cartilaginei comprendono gli squali, le mante e le razze. Il loro scheletro è più leggero, perchè non è fatto di tessuto osseo ma di cartilagine, un tessuto rigido e morbido, come quello delle nostre orecchie. Il loro corpo è ricoperto da scaglie e hanno le pinne pari. Le branchie, situate ai lati della testa, si aprono verso l’esterno attraverso fessure verticali della pelle (dette fessure branchiali). Sono tutti carnivori e abitano nel mare. Le razze e le mante vivono sul fondo dell’oceano e si nutrono di crostacei, molluschi e piccoli pesci. I pescecani sono predatori e si alimentano di altri animali acquatici.

I pesci senza mandibola, come le lamprede, sono i più antichi vertebrati conosciuti. Hanno il corpo lungo e sottile e lo scheletro cartilagineo. Non hanno le squame e nemmeno le pinne pari. Possiedono una bocca senza mandibole, rotonda e a ventosa, circondata da denti. Le lamprede si attaccano con la bocca al corpo di altri pesci e si nutrono del loro sangue.

I pesci sono un’importantissima fonte di cibo per l’uomo. Oltre il 20% delle proteine animali consumate nel mondo proviene dai pesci.

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