IL PETAURO DELLO ZUCCHERO

il petauro dello zucchero

Il nome scientifico del petauro è Petaurus Breviceps (che in latino significa “acrobata dalla testa corta”) e viene detto “dello zucchero” perché ama gli alimenti dolci. Fa parte della classe dei mammiferi, nella sottoclasse dei marsupiali.

Il petauro dello zucchero fa parte della famiglia degli Sciurinae una sottospecie di un gruppo di mammiferi appartenente a diversi raggruppamenti appartenenti comunque alla famiglia dei roditori.

L’ANATOMIA

I petauri dello zucchero sono marsupiali, il che significa che i piccoli nascono molto immaturi e crescono per 60-70 giorni in una sacca posta sull’addome della madre (come i canguri o gli opossum), sono dotati di membrane pelose, sottili ed elastiche che si estendono dai loro polsi alle loro caviglie (la membrana è chiamata patagio) che permette loro di planare fino a 50 metri in aria.

In natura, si spostano da un albero all’altro planando, non volando, le loro zampe posteriori hanno un grande alluce opponibile che li aiuta a reggersi ai rami mentre il secondo e il terzo dito formano un pettine mentre le altre dita aiutano ad afferrare gli insetti e si connettono al patagio.

Gli occhi grandi sono caratteristici di questi piccoli marsupiali e li aiutano a vedere mentre planano e triangolano le loro posizioni di lancio e atterraggio e a cercare il cibo dato che sono notturni e cacciano di notte. Sia i maschi che le femmine sono dotati di varie ghiandole odorifere, denti affilati e una pelliccia estremamente morbida.

LE CARATTERISTICHE

Il petauro, compresa la coda (che è spesso lunga quanto il corpo), può superare anche i 30 centimetri di lunghezza, per un peso che nei maschi può superare anche i 140 grammi, è provvisto di 4 dita con pollice opposto nelle zampe anteriori e 5 dita in quelle posteriori, ha di solito colore grigio con strisce più scure e un ventre bianco e la sua caratteristica più vistosa e particolare è sicuramente il patagio, una membrana che si estende dalle zampe posteriori a quelle anteriori e permette a questo piccolo animale di compiere lunghe planate di 40-50 metri.

Avete letto bene, il petauro vola, in sostanza, ed è altra caratteristica che dovremo tenere da conto nel comprare questo animale.

Il petauro ha un verso caratteristico, o meglio, convivendoci imparerete a comprendere.

L’HABITAT

Il Petauro dello zucchero è un piccolo marsupiale che origina dalle foreste pluviali della nuova Guinea e dell’Australia. Il nome scientifico è Petaurus Breviceps (in latino “acrobata dalla testa corta”).

Vive nelle foreste della Nuova Guinea Occidentale (Indonesia), Nuova Guinea e Australia.

Il suo habitat è quello delle foreste pluviali e costiere di Nuova Guinea e Australia ed è un animale spiccatamente sociale, caratteristica basilare nel momento in cui si decide di acquistare un petauro dello zucchero: ama la compagnia dei suoi simili e del suo padrone e dovrete quindi tenere almeno una coppia di questi animali domestici, avendo cura di far sentire spesso la vostra presenza.

LA BIOLOGIA

Il petauro dello zucchero è noto anche come scoiattolo volante grazie alla capacità di saltare da un albero all’altro, grazie alle membrane che partono dalle zampe posteriori a quelle anteriori, che lo aiutano a cadere lentamente e planare.

E’ un animale notturno e arboricolo: si muove tra la fitta vegetazione saltando da un albero all’altro lanciandosi in aria e spalancando la sua membrana (patagio) che gli permette di planare ad una distanza che può arrivare anche ai 45 metri. Il petauro è un animale estremamente sociale: in natura vive in gruppi e avere l’opportunità di interagire con i suoi consimili è fondamentale per la sua salute fisica e mentale.

Se allevato sin da piccolo è anche molto docile però, vista la particolarità della specie, non è adatto a bambini in troppo tenera età, consigliandolo maggiormente ai ragazzi adolescenti o agli adulti che sapranno dedicare alla cura del petauro un maggiore impegno.

Si chiama petauro dello zucchero, proprio per la sua predilezione verso tutto ciò che è dolce. È un piccolo animale notturno docile e affettuoso, ma anche tanto impegnativo da gestire.

L’ALIMENTAZIONE

In natura i petauri dello zucchero mangiano diversi cibi a seconda della stagione. Sono onnivori e come animali domestici vengono spesso nutriti con diete specifiche raccomandate dagli esperti che comprendono una miscela di alimenti per l’infanzia, miele, frutta, vitamine e altri ingredienti e vengono poi completate con prodotti freschi come frutta, verdura e insetti.

I mangimi preconfezionati e formulati per i petauri dello zucchero che si trovano nei negozi di animali e online non sono raccomandati come alimento base poichè non sono completi dal punto di vista nutrizionale, le esigenze del petauro cambiano man mano che se ne viene a conoscenza.

Il Petauro dello Zucchero è un animale onnivoro. Apprezza particolarmente la linfa dolce che estrae dagli alberi di eucalipto. La sua dieta include anche pollini, nettare, larve e insetti, aracnidi e piccoli vertebrati. Durante i mesi primaverili ed estivi, il Petauro dello Zucchero si nutre principalmente di insetti, soprattutto falene e coleotteri, mentre in autunno e in inverno si nutre di prodotti di origine vegetale, come linfa di eucalipto e pollini.

LA RIPRODUZIONE

I marsupiali sono animali in cui lo sviluppo del feto non avviene all’interno dell’utero per una ridotta funzionalità della placenta, ma all’esterno dentro il marsupio dove è presente una ghiandola mammaria alla quale si attacca per succhiare il latte.

In particolare nel petauro la gestazione dura circa 16 giorni, una volta nati i piccoli, che misurano appena 5 mm, iniziano un avventuroso viaggio verso l’apertura del marsupio, dove proseguiranno il loro sviluppo, guidati solamente dal loro istinto.

Dopo 70 giorni i piccoli sono pronti a esplorare il mondo esterno. Continueranno a succhiare il latte materno introducendo la testa nel marsupio, passando la giornata attaccati alla pancia o alla schiena dei genitori. Lo svezzamento avviene dopo circa 15 settimane.

I petauri maschi sono papà molto affettuosi e aiutano le femmine nella cura e nell’alimentazione della prole.

LA SALUTE

Questi animali non hanno bisogno di vaccinazioni di alcun tipo, ma servirà che troviate un veterinario specializzato in animali esotici, in particolare quelli di piccola taglia, per fargli fare delle visite di controllo.

Vedrete che sarà fantastico e ben tenuto l’animale vivrà 10 anni anche, il tempo per instaurare un rapporto fantastico e riempirvi la vita di gioia.

Un altro aspetto che non va sottovaluto è la preparazione del cibo, una circostanza non da poco a cui non si può mai tirare indietro. Il petauro è un animale onnivoro e quindi ha bisogno di una dieta completa, ricca sia di proteine animali che vegetali. Oltre a ciò non è adatto a stare con i bambini, quindi se ci sono bambini in casa meglio evitare.

I petauri dello zucchero così come altri animali domestici esotici, hanno una moltitudine di disturbi che possono influenzarli, le malattie metaboliche e delle ossa dovute a un’alimentazione inadeguata, lesioni procurate ad esempio mentre planano restando poi incastrati da qualche parte, diarrea da sovralimentazione da frutta e parassiti sono disturbi comunemente osservati nei petauri dello zucchero domestici.

La voliera poi andrà sistemata lontano da fonti di luce, onde evitare danni ai suoi occhi. Anche la temperatura è da tenere sotto controllo, specialmente gli sbalzi improvvisi che potrebbero farlo ammalare.

Una buona cosa da tenere presente all’acquisto è il sesso della coppia. È ovvio che un maschio e una femmina si riproducono e che quindi si necessita di ulteriore spazio. In mancanza di esso, sarebbe opportuno scegliere una coppia dello stesso sesso.

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