IL MULO

il mulo

Il mulo è il risultato dell’accoppiamento tra una cavalla e un asino

Il mulo è un ibrido sterile a causa del suo corredo cromosomico dispari (63 cromosomi), e deriva dall’incrocio tra l’asino stallone con 31 coppie di cromosomi e la giumenta con 32 coppie di cromosomi.

La sterilità di questo animale è dovuta al fatto che avendo un corredo poliploide dispari, alla meiosi, non riesce ad appaiare i suoi cromosomi nella maniera giusta e non riesce a formare gameti “normali”.

L’ibrido derivato dall’incrocio contrario (cavallo stallone e asina) si chiama bardotto.

LE CARATTERISTICHE SOMATICHE

Si dice che un mulo abbia il corpo del cavallo con le estremità dell’asino. I muli hanno orecchie più piccole rispetto al padre asino, ma di taglia più grande, sebbene con la stessa forma, rispetto alla madre cavalla. Le loro criniere e le loro code non sono folte come quelle di un cavallo.

Se cercano di ragliare, il suono emesso in genere inizia come il nitrito di un cavallo e termina con il raglio caratteristico dell’asino.

I muli possono avere un’altezza che varia da meno di 90 cm fino a superare i 170 cm, e ciò dipende ovviamente dalla taglia della fattrice e dello stallone genitori. Negli Stati Uniti d’America è più facile trovare muli di taglia molto grande poichè sono stati utilizzati come animali da tiro o da sella sin dai tempi della colonizzazione. Questi grandi muli originari del Nord America furono molto popolari nell’esercito Britannico, e furono usati in entrambe le guerre mondiali e durante le campagne in India e in Asia.

A differenza del cavallo, il mulo ha orecchie lunghe e testa grossa; il collo è corto, la criniera è scarsa, l’altezza media è di circa un metro e cinquanta, le articolazioni solide e larghe. Le colorazioni del mantello più frequenti sono il grigio ed il nero. Gli esemplari maschi sono di solito sterili.

L’HABITAT NATURALE

Non è possibile identificare un vero e proprio habitat naturale per questo animale, in quanto è in grado di adattarsi ai vari sbalzi di temperatura e ai vari ambienti che lo circondano. Il mulo è da sempre stato usato, fin dall’antichità per le sue particolari caratteristiche di robustezza e forza, che tutt’ora lo contraddistinguono.

È stato allevato inizialmente in Mesopotamia e in Illiria per poi diffondersi in tutto il mondo.

Creatura quasi “artificiale” ottenuta grazie all’aiuto dell’uomo, il mulo si trova in tutti i paesi del Mediterraneo, in Asia, in Africa e anche nelle regioni dell’America Meridionale.

In Italia inoltre sono sempre stati presenti i muli di “qualità”, famosi per l’aiuto indispensabile che davano ai contadini del Sud e anche nell’artiglieria e nella fanteria alpina.

Possiamo indicare ad esempio i muli pugliesi, spesso identificati con il nome di “marinesi”, erano il risultato dell’accoppiamento tra le cavalle Murgesi e gli asini di Martina Franca.

L’ALIMENTAZIONE

Il mulo, animale assai prezioso in montagna, ha delle abitudini alimentari molto semplici. La sua dieta è composta prevalentemente di orzo, erba fresca e fieno.

Inoltre, ha necessità di bere 20 litri di acqua al giorno, suddivisi in tre fase durante la giornata.

I muli dovrebbero essere nutriti come si nutrirebbe un asino: la maggioranza della dieta deve comprendere paglia e limitate quantità di fieno o di pascolo. I mangimi dovrebbero essere dati soltanto quando richiesto e dovrebbero essere a base di fibre con un basso contenuto di amido e zuccheri, mentre dare cereali ai muli non è raccomandato.

I muli possono essere nutriti con fieno, paglia e fieno come gli asini.

LE TIPOLOGIE DI MULI

I muli sono stati utilizzati nei millenni per compiere i lavori più diversi.

I muli dell’esercito, ad esempio, venivano suddivisi in diverse classi. La suddivisione veniva effettuata in base a determinate caratteristiche quali la resistenza, la forza fisica e l’altezza al garrese.

Tra i più apprezzati ci sono i muli francesi che sono divisi in quattro razze, ciascuna proveniente da una regione in particolare: il mulo Poitou, il Cevennes, il Pirenei e il Dauphine.

Il Poitou è il più grande dei quattro, il Cevennes è originario del massiccio centrale ed è il più piccolo; il Pirenei è frutto dell’incrocio con l’asino Catalano; il Dauphine, infine, è un mulo di taglia media, robusto e vigoroso.

LA CURA DEL MULO

Il mulo si presenta con un carattere assai complicato da gestire, coraggioso e ostinato è anche spesso troppo cocciuto e testardo, nonostante ciò, non richiede grosse attenzioni ed è in grado di adeguarsi.

In conseguenza a questi loro tratti caratteriali, i muli richiedono una gestione paziente ed empatica, che capisca il loro comportamento e i loro bisogni. I muli hanno bisogno di essere gestiti con calma, pazienza e una buona dose di comprensione. Siccome i muli hanno ottima memoria, se provano paura o dolore durante l’addestramento, non lo dimenticheranno e impiegheranno molto tempo a perdonare il fatto di essere stati trattati male. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni extra.

I muli sono intelligenti e sensibili e quindi non si depositano bene durante lunghi periodi di stalla.

Hanno bisogno della compagnia di altri muli o equini e dovrebbero avere più tempo libero nel paddock, dove possono rimanere attivi e mentalmente stimolati il ​​più possibile.

Proprio come gli asini e i cavalli, i muli hanno bisogno di acqua fresca e alimenti. Sembra che i muli richiedano un po ‘meno cibo di un cavallo di taglia simile, sebbene i fabbisogni alimentari dipendano dal singolo animale.

A causa del loro vigore ibrido i muli sono spesso meno inclini ai disturbi rispetto ai loro genitori. Tuttavia possono soffrire delle stesse malattie e sono ancora inclini alla laminite.

I muli, proprio come gli asini e i cavalli, dovrebbero tagliare i piedi ogni 6-10 settimane. I muli e i bardotti hanno bisogno di un cavallerizzo comprensivo in quanto possono essere nervosi di farsi tagliare i piedi se non sono stati completamente allenati.

LA RIPRODUZIONE

I muli maschi sono sempre sterili. Tuttavia la sterilità non impedisce ai maschi di avere degli istinti di accoppiamento, perciò il puledro mulo viene castrato, dopo il compimento dell’anno e mezzo.

Le femmine, invece, possono essere occasionalmente fertili se accoppiate a cavalli o asini.

L’UTILIZZO DEL MULO

A seconda delle loro dimensioni e conformazione, i muli possono fare qualsiasi cosa un cavallo o un asino può fare e in alcuni casi farli meglio. I muli possono essere utilizzati per cavalcare e cavalcare eventi come dressage, salto ostacoli, eventi di resistenza ed eventi di guida occidentali. I muli sono particolarmente adatti alla guida. Sono adatti per le aziende agricole e le piccole aziende agricole dove possono essere utilizzati come animali da soma o per lavori di brutta copia.

I muli hanno una grande abilità nel salto in alto. Questo non proviene da un galoppo come nel salto ostacoli ma da un inizio in piedi all’interno di un’area contrassegnata, sopra un singolo palo. I muli 125 cm al garrese sono noti per eliminare i salti di 178 cm.

In Gran Bretagna, le dimensioni relativamente ridotte del mulo li rendono adatti per l’equitazione dei bambini a condizione che abbiano ricevuto una formazione sufficiente.

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