GLI APPARATI E I SISTEMI DEI GASTEROPODI

gli apparati e i sistemi dei gasteropodi

A) IL SISTEMA RESPIRATORIO

La respirazione da una sola branchia nella maggior parte delle specie, mentre in altre è solo cutanea. Le branchie dei gasteropodi più antichi sono bipettinate, ma la tendenza evolutiva è quella di avere una branchia monopettinata.

I Polmonati hanno perso le branchie e la cavità del mantello, riccamente vascolarizzata, è diventata un polmone.

L’ossigeno è trasportato a tutto il corpo grazie ad emocianina o emoglobina.

Come già anticipato, i fenomeni di torsione e spiralizzazione causano problemi nel rifornimento di acqua pulita alle branchie dal momento che l’ano si trova sopra il capo. La conchiglia deve assumere delle strutture particolari per non imbrattarle:

B) IL SISTEMA CIRCOLATORIO

Il sistema circolatorio è aperto: hanno un cuore muscolare posto nella parte anteriore della massa viscerale composto da un atrio che riceve l’emolinfa dalle branchie o dal polmone e un ventricolo che pompa l’emolinfa all’aorta. Nei gasteropodi più primitivi che presentano due branchie, il cuore è tricamerato perché gli atri sono due.

L’aorta si divide in due vasi: uno che si dirama verso la massa viscerale e uno verso il capo e il piede. Il sangue non ossigenato confluisce quindi in una vena che va ai nefridi, alle branchie o ai polmoni e ritorna al cuore.
Nel sangue sono presenti amebociti che hanno una funzione immunitaria.

C) IL SISTEMA DIGERENTE

L’apparato digerente può avere diverse specializzazioni dovute alle svariate abitudini alimentari dei gasteropodi: possono infatti essere erbivori, nutrirsi di alghe marine, di plancton o animali morti, ma sono noti anche carnivori ed esemplari che hanno una proboscide estensibile che perfora la conchiglia dei bivavi per nutrirsi dei loro tessuti molli. Alcune specie hanno spine per aprire le conchiglie, altre ancora sono filtratori sessili (come le patelle) che usano le ciglia delle branchie per convogliare cibo alla bocca sotto forma di palline di muco. In generale, però, la maggior parte dei gasteropodi ha:

La digestione avviene sempre almeno parzialmente extracellulare grazie ad enzimi digestivi secreti dalle ghiandole salivari, dalle tasche esofagee e dai ciechi digerenti (sede dell’assorbimento e della digestione intracellulare).

LE SPECIALIZZAZIONI DELL’APPARATO DIGERENTE

Sono conosciute specie parassite. Per lo più si tratta di ectoparassiti (soprattutto di bivalvi e policheti): Questi non hanno né radula, né branchie e si nutrono attraverso una proboscide che pompa il sangue dell’ospite. Alcuni endoparassiti vivono nel celoma periviscerale delle oloturie e sono talmente modificati che negli adulti non si riconosce alcuna caratteristica tipica dei molluschi.

D) IL SISTEMA ESCRETORE

 La maggior parte ha un nefridio (rene) posizionato alla sinistra del corpo perché il destro è scomparso con l’evoluzione. Si trova anteriormente nella massa viscerale e ha delle pliche che aumentano l’assorbimento dal rene al sangue e viceversa. Si apre nella parte posteriore della cavità palleale con un nefridioporo.

Le ghiandole pericardiche producono ultrafiltrato che si immette nella cavità pericardica. Questo fluisce nel rene che si occupa del riassorbimento selettivo e modifica l’urina primaria in urina secondaria. Il tubulo nefridiale si allunga poi in un uretere che si apre in prossimità dell’ano e qui vengono rilasciati i prodotti di scarto. Le specie marine sono principalmente ammonioteliche; quelle dulcacquocole possono essere ammonioteliche o uricoteliche.

E) IL SISTEMA NERVOSO

È costituito da gangli cerebralipedalipleurali (gli unici non coinvolti negli avvenimenti della torsione) boccaliesofagei (uno sopraesofageo e uno sottoesofageo) e viscerali. Nei gasteropodi superiori si evidenzia la tendenza alla fusione dei gangli (cefalizzazione) che riduce il tempo di trasmissione tra i gangli cerebrali.

Gli organi di senso comprendono tentacoli chemiorecettori; occhi (che possono trovarsi alla base dei tentacoli cefalici o all’apice di penduncoli cefalici) consistenti in una coppa nella pelle con cellule fotorecettrici e lente ricoperta da una cornea; statocisti in prossimità dei gangli pedali e innervate dai gangli cerebrali; organi tattili chemiorecettori e infine osfradi chemio sensoriali o meccanorecettrici per percepire la preda nei predatori o con funzione sconosciuta. Hanno anche organi per percepire il campo magnetico.

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