GLI ANIMALI DA REDDITO

gli animali da reddito

Gli animali cosiddetti da reddito sono definiti dall’art. 1, comma 2, lettera a) del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146, come: “qualsiasi animale, inclusi pesci, rettili e anfibi, allevato o custodito per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli;”.

Rientrano in questa categoria, quindi, i suini, gli ovini, i bovini e gli avicoli, il cui notevole utilizzo e diffusione hanno origini antiche: l’addomesticamento di suini e ovini si stima risalga a 8.000 anni fa, quello dei bovini a 6.000 anni fa, quello di specie avicole a circa 3.000 anni fa, mentre l’addomesticamento del coniglio selvatico è relativamente recente, risale infatti a poco più di mille anni fa.

GLI ANIMALI DA ALLEVAMENTO

Un numero enorme di animali, circa 70 miliardi, vengono allevati ogni anno nel mondo per la nostra alimentazione (esclusi i pesci). In Europa, più dell’80% provengono da allevamenti intensivi: animali geneticamente selezionati per una produttività sempre maggiore, confinati in edifici sovrappopolati, dove non possono esprimere alcuno dei comportamenti naturali della loro specie. Alcune etichette di qualità e i prodotti derivati dall’agricoltura biologica offrono spesso l’assicurazione di migliori condizioni di vita per gli animali

QUALI SONO GLI ANIMALI CHE PRODUCONO REDDITO

L’Italia ha un grande tradizione zootecnica, tanto di bovini, quanto di ovini e suini, distinguendosi spesso in zone geografiche che hanno sfruttato le loro conoscenze per trarre il meglio. Al nord come al Sud gli italiani hanno dimostrato di saper allevare capi di bestiame, raggiungendo livelli di eccellenza tanto nella produzione di carni, quanto in quella casearia. I formaggi vaccini e ovini sono apprezzati in Nord America e nel mercato europeo, la lavorazione delle carni non è inferiore a quella francese, come qualità.

L’ALLEVAMENTO A FINI PRODUTTIVI

La storia dell’allevamento a fini produttivi ovunque nel mondo non si limita solo a bobini, suini e ovini, ma comprende anche cavalli, polli, tacchini, selvaggina e pesci d’acqua dolce, come la trota, la carpa, l’anguilla e lo storione, nonché le produzioni da mare come l’orata, la sogliola, il branzino e tutta la gamma dei crostacei, dei molluschi e delle rane. In alcuni paesi si addomesticano e allevano anche tartarughe e coccodrilli. E naturalmente a questi vanno aggiunti insetti come le api e il baco da seta, che danno luogo a prodotti pregiati come il miele o i tessuti

Sui generis può essere considerato un allevamento produttivo anche quello del cane, in quanto animale da compagnia, da guardia e da caccia. Mentre non mancano le vendite di animali da compagnia un po’ inconsueti come i canarini e i pappagalli e naturalmente il sempreverde gatto, particolarmente apprezzato in città.

LE FINALITÀ ECONOMICHE DELL’ALLEVAMENTO

Le finalità economiche dell’allevamento si perseguono da tempo migliorando le specie, aumentando e migliorando la capacità riproduttiva degli animali, creando le condizioni affinché si ottengano degli incroci e delle ibridazioni in grado di rendere al meglio in un determinato contesto (classico è l’esempio dei cani da caccia).

LA SCOMPARSA DEGLI ANIMALI DA LAVORO

Grazie agli sviluppi tecnologici che hanno investito il mondo delle campagne, sono praticamente scomparsi gli animali da lavoro e da traino e si sono sempre più ristrette le aree di pascolo, a favore di quelle di coltivazione. Ciò ha messo gli allevatori di fronte al dilemma se continuare questa antica tradizione o dedicarsi ad altro; un compromesso è il miglioramento della resa per singolo animale e naturalmente la possibilità di allevare specie esotiche come lo struzzo (considerato nell’insieme più pregiato del pollo).

L’ALLEVAMENTO MODERNO

In ogni caso oggi in un allevamento moderno devono essere presenti sistemi di abbeverata moderni, mungitrici elettriche, sistemi di riscaldamento e conservazione per le uova, locali per i foraggi e i mangimi, gabbie, accessori per le chiusure, sistemi di controllo e verifica sanitaria dei capi, attrezzatura per la pulizia dei locali e l’igiene degli animali. Non per scoraggiare, ma quando si sceglie per l’allevamento bisogna che ci sia passione e amore per la campagna.

È POSSIBE DETENERE UN ANIMALE DA REDDITO COME DA COMPAGNIA

La detenzione di animali da reddito come animali da compagnia deve escludere qualunque attività economica o utilizzo diverso, e bisogna chiarire che questi animali giuridicamente restano comunque classificati come animali da allevamento.

Non esiste un’anagrafe apposita come per cani, gatti e furetti, dunque è necessario rivolgersi all’Asl di competenza per comunicare la detenzione dell’animale, per somministrargli le vaccinazioni obbligatorie e per il rilascio del certificato di autorizzazione in caso di trasporto dell’animale. Infine è fondamentale ricordare che la detenzione di questi animali necessita di ambienti adeguati (come ad esempio spazi esterni attrezzati).

LA DETENZIONE DEGLI ANIMALI DA REDDITO

Una detenzione e una cura adeguate degli animali da reddito costituiscono la base per garantire la salute dei capi, un’agricoltura efficiente e la produzione di derrate alimentari sicure.

La detenzione di animali da reddito è il primo anello della catena di produzione di derrate alimentari di origine animale. Uno dei compiti principali dei detentori è quello di garantire la salute dei propri animali e prevenire malattie. A tal fine è necessario controllare spesso i capi per intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Gli animali malati devono essere curati, portati in un luogo adeguato o eventualmente abbattuti

Impianti di stabulazione adeguati consentono di prevenire danni e malattie correlati alla detenzione e favoriscono il benessere degli animali

LA SUDDIVISIONE DEGLI ANIMALI DA REDDITO

L’attività di detenzione degli animali da reddito è suddivisa in tre categorie:

GLI OBBLIGHI DEI DETENTORI DI ANIMALI DA REDDITO

Gli utenti che intendono detenere animali sono tenuti a comunicare al Servizio Veterinario la detenzione degli stessi.

  1. ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA REDDITO

Le aziende proprietarie di allevamenti di animali da reddito sono tenute a registrarsi presso i Servizi Veterinari, nelle specifiche anagrafi zootecniche e richiedere il codice aziendale Gli allevamenti di animali da reddito possono essere situati solamente in zone agricole.

I detentori degli animali quali bovini, suini, ovicaprini, equini sono tenuti a possedere presso l’azienda un registro di carico/scarico degli animali in formato cartaceo o elettronico, il quale va vidimato dal Servizio Veterinario e registrare le movimentazioni (carico/scarico) degli animali nelle Banche Dati Regionale e Nazionale o per tramite dell’Azienda ULSS, o di enti delegati o in forma autonoma, entro i termini previsti per legge.

Tutti i detentori di animali Destinati alla Produzione di Alimenti di origine animale (DPA) sono tenuti a possedere, presso l’allevamento, il registro per la detenzione e somministrazione dei farmaci, anch’esso debitamente vidimato dal Servizio Veterinario dell’Azienda ULSS competente per territorio (vedi prestazione Vidimazione registri/altri documenti).

  1. DETENZIONE DI ANIMALI DA REDDITO A CARATTERE FAMILIARE

La detenzione e l’allevamento degli animali da reddito a carattere familiare, a scopo d’affezione e da compagnia, e/o per autoconsumo è di massima vietato nelle zone residenziali/commerciali/direzionali. In deroga potrà essere consentito su aree private scoperte previo parere favorevole da parte del Sindaco e del Servizio Veterinario dell’Azienda ULSS territorialmente competente.

I detentori degli animali quali bovini, suini, ovicaprini, equini, apiari, avicoli, anche se posseggono un solo animale sono tenuti a richiedere il codice aziendale.

I detentori degli animali quali bovini, suini, ovicaprini, equini da compagnia ed a carattere familiare sono tenuti a possedere presso l’azienda un registro di carico/scarico degli animali in formato cartaceo o elettronico, il quale va vidimato dal Servizio Veterinario e registrare le movimentazioni (carico/scarico) degli animali nelle Banche Dati Regionale e Nazionale o per tramite dell’Azienda ULSS, o di enti delegati o in forma autonoma, entro i termini previsti per legge.

I detentori degli animali quali bovini, suini, ovicaprini, equidi da compagnia ed a carattere familiare sono tenuti a detenere, presso l’azienda, un registro dei trattamenti medicamentosi vidimato dal Servizio Veterinario.

  1. DETENZIONE DI ANIMALI DA COMPAGNIA O AD USO SPORTIVO NON DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI ALIMENTI

I detentori di animali da compagnia o ad uso sportivo non destinati alla produzione di alimenti (non DPA) appartenenti alle specie bovina, suina, ovicaprina, equina, apiari, avicoli, anche se posseggono un solo animale sono tenuti a richiedere il codice aziendale Per le rimanenti specie rimane l’obbligo dell’iscrizioni alle relative anagrafi.

La detenzione degli animali da reddito a carattere familiare, a scopo d’affezione e da compagnia è regolamentata dal DGR del Veneto n. 272 del 6 febbraio 2007 “Linee guida per una regolamentazione dell’igiene urbana veterinaria nel territorio della Regione Veneto”, l’allevamento è di massima vietato nelle zone residenziali/commerciali/direzionali, in deroga potrà essere consentito su aree private scoperte previo parere favorevole da parte del Sindaco e del Servizio Veterinario dell’Azienda ULSS territorialmente competente.

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