GLI ANIMALI A SANGUE FREDDO: I RETTILI

gli animali a sangue freddo i rettili

Per animali a sangue freddo si fa riferimento a tutti gli animali che hanno una temperatura corporea che varia in base all’ambiente esterno. Questo genere di animali hanno un basso tasso metabolico e quindi producono poco calore. Mentre gli animali omotermi, come mammiferi e uccelli, hanno meccanismi che regolano la temperatura, gli animali a sangue freddo soddisfano l’esigenza di termoregolare il proprio corpo attraverso l’ibernazione, l’esposizione al sole e l’estivazione.

Tra gli animali a sangue freddo, chiamati anche eterotermi, ci sono i pesci, gli anfibi e i rettili. Tutti questi animali riescono a risolvere l’assenza del meccanismo di termoregolazione in maniera autonoma.

I RETTILI ANIMALI A SANGUE FREDDO

I rettili sono una classe dei vertebrati eterotermi cioè animali a sangue freddo dove la temperatura del corpo è regolata dalla temperatura esterna dell’ambiente circostante non avendo meccanismi di regolazione interna, invece di mantenersi costante come nei mammiferi e negli uccelli però non è detto che siano necessariamente freddi. Infatti in un clima molto caldo possono raggiungere temperature corporee maggiori di quelle di mammiferi e uccelli ma a basse temperature sono inattivi e possono anche ibernare nei mesi più freddi o restare in letargo otto mesi all’anno.

I rettili hanno polmoni per respirare e sono in gran parte terrestri, con pelle dura e impermeabile ricoperta di squame cornee. Esistono circa 6.000 specie viventi di rettili la maggioranza delle quali è costituita da serpenti e lucertole.

LA TEMPERATURA CORPOREA DEI RETTILI

La temperatura corporea è un altro tratto distintivo dei rettili che, al contrario di uccelli e mammiferi, sono animali a sangue freddo (eterotermi), ovvero incapaci di regolare la propria temperatura interna. Di conseguenza sono continuamente costretti a “riscaldarsi” esponendosi al sole: il detto “stare al sole come una lucertola” ha quindi dei fondamenti scientifici. Tuttavia i rettili sono rivestiti da squame (e non scaglie, proprie dei pesci) di diversa forma e colore, che permettono di trattenere il più possibile il calore, evitando di disperderlo nell’ambiente.

I rettili non riescono a controllare la temperatura del proprio corpo e dipendono in tutto e per tutto dalle variazioni termiche ambientali. C’è da dire però che i rettili compensano la mancanza di meccanismi termoregolatori con un sistema di adattamento. Nello specifico questi animali passano da zone più calde a quelle più fresche per poter usufruire al meglio il calore proveniente dal sole o dal terreno.

L’ADATTAMENTO AD AMBIENTI ARIDI

I rettili sopperiscono alla mancanza di meccanismi termoregolatori interni spostandosi in modo da evitare l’eccessivo surriscaldamento o raffreddamento.

Invece di produrre o disperdere calore metabolico, questi animali hanno adottato un sistema di adattamento per comportamento: passano dalle zone più calde a quelle più fresche per evitare o per sfruttare a loro vantaggio il calore del sole o delle terre.

GLI ECTOTERMI: I SERPENTI

Alcune specie di serpenti e di sauri, per esempio, si seppelliscono sotto la sabbia desertica, altri si spostano continuamente dalle zone d’ombra a quelle soleggiate. Non è quindi propriamente corretto affermare che questi animali sono a sangue freddo: essi, come tutti gli altri animali ectotermi, devono tenere la loro temperatura entro i giusti limiti e la loro sopravvivenza è stata assicurata da questo particolare adattamento comportamentale.

L’ADATTAMENTO ALLA VITA ACQUATICA

Sono moltissime le specie di rettili che trascorrono gran parte della loro vita in acque dolci o salate.

I coccodrilli lo fanno soprattutto per evitare un eccessivo surriscaldamento che potrebbe portarli alla morte. Questi animali hanno sviluppato un dispositivo particolare che permette loro di sbranare le prede senza che l’acqua invada le loro vie respiratorie: valvole predisposte separano la bocca dalla trachea, in modo che questi rettili predatori riescano a godersi il pasto senza rischiare di annegare.

Altri abitatori dei fiumi sono i varani del Nilo, i gaviali indiani e i caimani che frequentano i bacini fluviali amazzonici.

Alcune specie di tartarughe trascorrono la loro vita nel mare e si avventurano sulle spiagge solo per la deposizione delle uova.

La tartaruga alligatore vive sui fondali fangosi dei fiumi, catturando pesci tramite una specie di appendice della lingua che funge da esca.

Anche tra i serpenti molte specie abitano i fiumi, le paludi o il mare cibandosi di alghe o pesci.

L’anaconda, nota specie di ofide costrittore, pur essendo adatta alla vita sulla terraferma, vive di preferenza nei fiumi dove caccia le sue prede.

I PRINCIPALI GRUPPI DI RETTILI

Le lucertole, i serpenti, le tartarughe e i coccodrilli sono i gruppi principali di rettili che vivono attualmente sulla Terra.

IL NEMICO DEI RETTILI: L’UOMO

L’uomo è il peggior nemico dei rettili. Inquina i fiumi, i laghi e le paludi in cui abitano questi animali. Alcune specie sono molto apprezzate e ricercate per preparare pietanze tradizionali, come la zuppa di tartaruga. Certi rettili, come l’iguana, vengono catturati per essere venduti come animali domestici. Inoltre, si utilizza la pelle di serpenti e coccodrilli per fabbricare borse, borsette, cinture, scarpe. Per questo, molti paesi hanno emanato leggi che proibiscono la cattura di certe specie a rischio di estinzione.

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